WRC | Rallye Monte Carlo 2020, la start list tra conferme e novitÃ
Gli iscritti del Rallye Monte Carlo 2020
Tempo pochi giorni e finalmente vedremo all’opera i team e gli equipaggi che scriveranno l’epopea del campionato WRC 2020, che partirà mercoledì 22 gennaio dal primo appuntamento in calendario, il Rallye di Monte Carlo.
Un anno dopo nel WRC
Una stagione che si prospetta particolare per gli equipaggi pronti ad affrontare un’altra annata correndo “per montagne, per valloni, con le nevi ed i sollioni”, se ci passate la citazione tratta da Le Nozze di Figaro: sarà particolare sia perché in piena fase transitoria verso la nuova era ibrida nel Mondiale Rally che dovrebbe aprirsi dal 2022, sia per la partecipazione di sole tre realtà ufficiali nella massima competizione iridata dopo il clamoroso addio al WRC di Citroen alla fine dello scorso anno. Si riparte quindi con le “superstiti” Hyundai Motorsport, Toyota Gazoo Racing e M-Sport, ognuna oggetto di alcuni cambiamenti, piccoli e grandi, a partire dalle loro line-up.
L’anno scorso il Rallye di Monte Carlo terminò con la vittoria di Sébastien Ogier, allora fresco di contratto con Citroen, con uno scarto storico (mai così basso nella storia dei vincitori della gara monegasca) di appena 2,2 secondi su Thierry Neuville, per Hyundai Motorsport. Al terzo posto si classificò Ott Tanak, al tempo pilota Toyota Gazoo Racing. Un anno dopo, due di loro hanno cambiato casacca dopo che la stagione 2019 è finita come il podio del Monte Carlo, ma a posizioni invertite.
Quattro equipaggi a Monte Carlo per Toyota Gazoo Racing
Nella start list del Rallye di Monte Carlo, dove si contano 88 equipaggi iscritti (come il numero delle edizioni dell’evento, coincidenza curiosa) ci sono alcune conferme ed alcune novità rispetto alle prime anticipazioni che vi avevamo dato un mese addietro. In tutto sono 11 le WRC Plus presenti, con la rappresentativa più ampia offerta dai Toyota Gazoo Racing: quattro gli equipaggi, con le tre punte nuove di innesto (Ogier, Elfyn Evans e Kalle Rovanpera) più Takamoto Katsuta, a bordo della quarta Yaris WRC in alcuni selezionati eventi del calendario. Ogier ha dichiarato di non voler alcun favoritismo, ma è ovvio che la testa d’ariete per il titolo (se lo vincerà , sarà il settimo ed ultimo della sua carriera, visto che ha chiarito che dopo questa stagione si ritirerà dal WRC) sia lui, mentre Evans sarà l’uomo squadra e il giovanissimo Rovanpera dovrà fare esperienza con la vettura WRC Plus che userà per la prima volta in una stagione ai massimi livelli.
Hyundai e il fattore Tanak
Ma in generale tutti i piloti Toyota, escluso Katsuta, dovranno trovare subito il giusto feeling sulle imprevedibili ed insidiose strade della Alpi Francesi con la Yaris WRC, se consideriamo che anche Ogier la guida in gara per la prima volta così come Evans, una vita con M-Sport. Prima volta con una nuova veste ed una nuova vettura per il campione del mondo rally uscente Ott Tanak, colpo di mercato dello scorso anno, passato da Toyota a Hyundai Motorsport (qui avevamo riportato un possibile retroscena sul clamoroso cambio di casacca) e che dovrà far fruttare la i20 Coupé WRC nelle sue mani come è avvenuto con la Yaris WRC, che non ha subito grossi cambiamenti rispetto lo scorso anno.
Piccole modifiche anche per la vettura Hyundai, protagonista del team guidato per il secondo anno da Andrea Adamo che punta a bissare il titolo costruttori conquistato nel 2019, e realizzare il colpo grosso conquistando anche quello piloti. Motivo per cui è stato ingaggiato Tanak, che però dovrà convivere sotto lo stesso tetto con l’altro capitano designato nonché quattro volte vicampione consecutivo WRC, ovvero Neuville. I due negano ogni rivalità , la squadra la prende con filosofia, ma il loro rapporto che si svilupperà lungo tutta la stagione a partire dal Monte Carlo sarà particolarmente attenzionato da addetti ai lavori (e anche ai livori, se vogliamo) e appassionati. Nel primo appuntamento del Mondiale Hyundai, oltre a Tanak (che avrà come numero di gara l’8 e non l’1, come invece dovrebbe essere per i campioni uscenti) e Neuville, schiererà anche il sette volte vincitore del Monte Carlo ai tempi di Citroen Sébastien Loeb.
Il nuovo corso di M-Sport
Abbonata dallo scorso anno ad essere il vaso di coccio tra quelli di ferro, M-Sport ha deciso intelligentemente di puntare sui suoi punti di forza anziché inseguire gli altri che in teoria si troverebbero su un altro livello, ovvero valorizzare i giovani talenti che faranno il futuro dei rally (si spera). Così, accanto al confermato Teemu Suninen, che ha dato prova di una buona crescita l’anno scorso, ecco salire di grado Gus Greensmith che passa dalle R5 alle WRC Plus della squadra ufficiale, e l’ingaggio di Esapekka Lappi, appiedato dopo l’addio di Citroen e pronto a salire a bordo della Ford Fiesta WRC che quest’anno avrà un’anima rinnovata ma al tempo stesso una livrea dal sapore vintage.
Un team per due terzi battente bandiera finlandese come ai bei tempi e con l’età media molto giovane, come d’altronde tutta la squadra di Malcom Wilson, diretta da Richard Millener: se Lappi ha dichiarato candidamente che sarà difficile ottenere un titolo quest’anno, certo è che dopo l’anno purgatoriale vissuto nel 2019 M-Sport si rilancia in una veste senz’altro interessante e in un momento di grandi cambiamenti per la struttura di Cockermouth.
I piloti del WRC2 e WRC3 al Rallye Monte Carlo 2020
Dopo l’esperimento non proprio riuscito del WRC2 Pro, torna dopo un solo anno di assenza l’originale classificazione dei campionati cadetti del Mondiale: riecco quindi il WRC2 dei team ufficiali da una parte ed il WRC3 dei privati dall’altra. Nella prima categoria rivedremo al Rallye di Monte Carlo una Citroen C3 R5 con a bordo Mads Ostberg, appoggiato da Citroen Norway (la casa francese ha sottolineato il fatto che, pur essendosi ritirata dal Mondiale in veste ufficiale, continuerà a supportare il programma nelle R5 e con i team privati, come vedremo); il debutto di Hyundai nella categoria con due i20 R5 affidate ai nuovi acquisti Ole Christian Veiby e Nikolay Gryazin, e le due nuove leve di M-Sport per il WRC2 a bordo della Ford Fiesta R5, ovvero Adrien Fourmaux e Rhys Yates, sempre per ribadire l’onda verde del team.
Nel WRC3 compaiono altre cinque Citroen C3 R5, affidate alle cure di Nicolas Ciamin, Yoann Bonato, Eric Camilli, Yohan Rossel e Pepe López, ovviamente sotto le insegne di team privati, così come le Hyundai i20 R5 che vedranno a bordo i nostri Umberto Scandola (con Hyundai Rally Team Italia, nato l’anno scorso) ed Andrea Nucita, oltre a Stephane Sarrazin. Sulla Ford Fiesta R5 troveremo il nostro “Pedro”, mentre sulle Skoda Fabia R5 (assente come team ufficiale nel WRC2 da quest’anno) ci saranno Paulo Nobre, Grégoire Munster, Miguel Diaz-Aboitiz ed Enrico Brazzoli, fresco del titolo FIA R-GT Cup 2019 con l’Abarth 124 Rally. Fuori dalle categorie del WRC2 e WRC3 rintracciamo anche il nome di Oliver Solberg, che a Monte Carlo correrà con la Volkswagen Polo GTI R5 (in attesa di definire un possibile programma ufficiale da qualche parte nel WRC) e pure una Fiat MR 500X R4 in gara conRaphael Astier.
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