IMSA | Nasr e Derani ritornano negli Stati Uniti prima del blocco dei voli dal Brasile

Un viaggio "forzato"

Felipe Nasr e Pipo Derani sono stati costretti a ritornare negli Stati Uniti prima che fosse bloccato l'accesso dal Brasile, in previsione anche dell'inizio del campionato IMSA.
IMSA | Nasr e Derani ritornano negli Stati Uniti prima del blocco dei voli dal Brasile

strong>Felipe Nasr e Pipo Derani, i due piloti brasiliani di Action Express Racing nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship, sono stati costretti a viaggiare negli Stati Uniti prima che quest’ultima chiudesse completamente l’accesso ai residenti del Brasile.

Una corsa contro il tempo

Sono stati giorni frenetici per Nasr e Derani, che dovevano essere all’interno dei confini statunitensi entro le 23.59 del 26 maggio per non rimanere bloccati fuori dal paese e quindi costretti a mettere in dubbio la loro presenza nel campionato. Donald Trump, il presidente degli USA, aveva originariamente annunciato che il divieto sarebbe cominciato il 28 maggio (quindi oggi), ma solamente lunedì aveva confermato di aver anticipato il tutto. Derani, che è rimasto vicino alla sua famiglia vicino a San Paolo, è volato domenica scorsa, mentre Nasr è partito da Brasilia in fretta e furia lunedì. «Stavano parlando ancora un mese fa dell’annullare i voli dal Brasile verso gli Stati Uniti» ha detto Derani a Sportscar365. «Stavamo monitorando la situazione ed ero in contatto con il mio team e la stessa IMSA, che forniva feedback a tutti i piloti per poter tornare nel paese. Quando ho visto che la tensione si stava accumulando, ho comprato il mio biglietto per lunedì e il giorno successivo ho visto la notizia».

Difficoltà nel reperire i voli

«Sono contento di essere qui poiché il mio lavoro è correre con Action Express Racing, ho preso tutte le precauzioni del caso per essere qui in tempo» ha aggiunto Derani. «Almeno possono garantire due piloti che sono già negli Stati Uniti, nel caso in cui il campionato riparta». Non è stato comunque facile trovare il “passaggio”: «C’erano meno opzioni perché tutte le compagnie aeree non volano con la stessa frequenza di prima, ma sono riuscito a prendere il volo domenica. Non c’erano voli disponibili giovedì, venerdì e sabato».

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