I 5 migliori equipaggi dei prototipi della stagione 2020
Tra LMP1, LMP2 e DPi
La lunga stagione endurance si è conclusa ormai da diverse settimane e manca veramente poco alla prossima 24 Ore di Daytona di gennaio. Per celebrare i campioni di quest’anno, ecco a voi gli equipaggi delle vetture prototipo (LMP1, LMP2 e DPi) che si sono più distinti assieme in pista.
05. Ryan Briscoe e Renger van der Zande
Wayne Taylor Racing (Konica Minolta Cadillac), 2° posto nell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship
Dopo la partenza di Jordan Taylor verso Corvette, al fianco di Renger van der Zande per il 2020 si era liberato un posto in casa Wayne Taylor Racing e la scelta è ricaduta su Ryan Briscoe, libero da Ford e Chip Ganassi. I due si sono trovati subito bene e ciò si era subito notato alla 24 Ore di Daytona: terza vittoria in quattro anni per WTR, grazie però anche all’apporto di un velocissimo Kamui Kobayashi e di un sempreverde Scott Dixon. Come da tradizione (e nonostante la pandemia) c’è stato un periodo di magra nonostante il successo sfiorato sotto il diluvio a Road America, poi la vittoria alla Petit Le Mans con van der Zande aggressivo su Pipo Derani nelle battute finali. Alla 12 Ore di Sebring hanno sbagliato tutto: una penalità beccata alla partenza e un incidente con una Mazda hanno permesso a Hélio Castroneves e Ricky Taylor di aggiudicarsi il titolo. Almeno è arrivata la soddisfazione della coppa Endurance…
04. Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Kazuki Nakajima
Toyota Gazoo Racing, 2° posto LMP1 nel FIA WEC e 1° posto 24 Ore di Le Mans
Non c’erano dubbi sull’ennesimo dominio di Toyota nel FIA World Endurance Championship e alla 24 Ore di Le Mans, ma non è stato scontato a chi è andato il titolo 2019-20. Doveva essere di nuovo la volta di Sébastien Buemi e Kazuki Nakajima, a cui è arrivato Brendon Hartley in sostituzione di Fernando Alonso, ma l’ultima 8 Ore del Bahrain è stata la chiave della sconfitta: l’assenza dei rivali come Rebellion e Ginetta e un BoP che favoriva ampiamente i compagni di squadra Mike Conway, Kamui Kobayashi e José MarÃa López hanno costretto i tre ad accontentarsi del 2° posto in campionato. Alla fine hanno conquistato solamente due vittorie nel corso della Super Season, tra cui l’importante 24 Ore di Le Mans ma ringraziando la sfortuna dell’altra Toyota.
03. Hélio Castroneves e Ricky Taylor
Acura Team Penske, 1° posto IMSA WeatherTech SportsCar Championship
Finalmente è arrivato il turno di Hélio Castroneves e Ricky Taylor: con il titolo 2019 andato nelle mani di Dane Cameron e Juan Pablo Montoya, i due dell’altra Acura DPi erano stati messi in ombra e così sembrava anche dopo le prime tre gare dell’anno: alla 24 Ore di Daytona solo ottavi, ritirati nella ripartenza sempre in Florida e settimi a Sebring. La svolta è arrivata a Road America, dove non hanno sbagliato nulla nel diluvio, collezionando quattro vittorie, un 2° posto e due pole position nelle successive cinque gare, arrivando alla 12 Ore di Sebring come favoriti. Se inizialmente la sfortuna è piombata sull’Acura – problema all’intercooler nella prima ora e 11 giri di ritardo accumulati – ad aiutarli si sono messi i rivali Ryan Briscoe e Renger van der Zande, che hanno fatto davvero di tutto per perdere il titolo. Per il duo di Roger è andata bene così.
02. Mike Conway, Kamui Kobayashi e José MarÃa López
Toyota Gazoo Racing, 1° posto LMP1 nel FIA WEC
Erano sempre additati come il secondo equipaggio di Toyota nonostante portino un numero più basso (il 7 rispetto all’8 di Sébastien Buemi, Brendon Hartley e Kazuki Nakajima) e avevano sempre mancato l’appuntamento a qualcosa di clamoroso nel FIA World Endurance Championship; si può dire che ora è tutto cambiato (o quasi) per Mike Conway, Kamui Kobayashi e José MarÃa López grazie al titolo conquistato alla 8 Ore del Bahrain, con un percorso stagionale fatto di quattro vittorie e tre pole position nonostante le penalizzazioni prestazionali inflitte dai nuovi regolamenti per avvantaggiare Rebellion e Ginetta. Alla fine meritatissimo il risultato finale anche nei confronti dell’altra Toyota, peccato però per la 24 Ore di Le Mans: Kobayashi si è dimostrato il miglior interprete del circuito francese e Conway-López hanno dimostrato un ottimo passo, ma solo un problema con il collettore dello scarico e al turbo li hanno fermati. Anche quest’anno, Le Mans per loro rimane stregata.
01. Filipe Albuquerque e Phil Hanson
United Autosports, 1° posto LMP2 nel FIA WEC e nell’ELMS
Hanno vinto tutto quello che c’era da vincere e senza mai accontentarsi: Filipe Albuquerque e Phil Hanson nel solo anno 2020 hanno collezionato sei successi e sette pole position, ma aggiungendo anche le altre gare 2019 del FIA World Endurance Championship aggiungiamo un altro 1° posto in gara e in qualifica. I due sono stati praticamente imbattibili nel Mondiale e nell’European Le Mans Series con l’Oreca 07 Gibson LMP2 di United Autosports, conquistando entrambi i titoli di classe dei campionati e aggiungendo anche il trofeo della 24 Ore di Le Mans. Solo in due occasioni non sono andati a podio, ovvero alla 4 Ore di Silverstone del 2019 e alla conclusiva 8 Ore del Bahrain dello scorso novembre, in quest’ultima quando avevano già lo scettro in cassaforte. Più veloci, più costanti, più in simbiosi e più terrificanti di loro non c’è nessuno.
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