WEC | Ferrari a podio in Bahrain con Molina/Rigon ma non soddisfatta
Uno stop and go ha tolto la vittoria
Il quarto appuntamento del FIA World Endurance Championship non ha consegnato la tanto attesa vittoria agli equipaggi Ferrari. Nella 8 Ore del Bahrain, Miguel Molina e Davide Rigon hanno lottato per il successo nella classe LMGTE Pro, ma una penalità li ha relegati al 2° posto finale.
Il resoconto della classe LMGTE Pro
Su una pista storicamente positiva per Ferrari, le due 488 GTE sono state protagoniste di una gara brillante in tutte le fasi, grazie anche ad una strategia che aveva portato le due vetture a poter contare su pneumatici in condizioni migliori rispetto a quelli degli avversari. A togliere la possibilità di vittoria alla #51 è stato un pit stop in più, reso necessario per una sospetta foratura lenta, che ha fatto il paio con alcuni problemi elettronici che si sono manifestati saltuariamente durante la gara. Sotto la bandiera a scacchi Alessandro Pier Guidi e James Calado hanno chiuso in quarta posizione a 25 secondi dai vincitori – Thiim/Sørensen su Aston Martin – e a 3”6 dal terzo gradino del podio, occupato da Martin/Lynn. Proprio durante il duello per la terza posizione, sebbene l’equipaggio Ferrari fosse stato accompagnato fuori dalla pista durante un attacco, Calado era riuscito ad avere la meglio del rivale ma la direzione gara lo aveva costretto a restituire la posizione. Ancora più severa invece la decisione che, a trenta minuti dal termine della corsa, obbligava la #71 ad uno stop and go mentre lottava per la vittoria: un leggero pattinamento degli pneumatici posteriori alla ripartenza dall’ultimo pit-stop che ha ricevuto l’attenzione dei commissari, togliendo di fatto la possibilità di trionfare e relegando la Rossa al 2° posto finale.
Il commento di Rigon e Molina
Davide Rigon: «È stata una bella gara e ho creduto alla vittoria fino alla fine. Nell’ultima ora ci sono stati alcuni piccoli inconvenienti che però ci hanno impedito di vincere. Prima non siamo riusciti ad accendere immediatamente la macchina al termine della sosta, perdendo alcuni secondi che avevamo però recuperato, poi nella ripartenza, il leggero pattinamento agli pneumatici posteriori che è stato sanzionato, a mio modo di vedere in maniera tuttavia eccessiva. Lo stop&go è stato pesante perché eravamo più veloci e con gomme più fresche rispetto all’Aston Martin che ha vinto. La strategia era perfetta e voglio ringraziare il team per tutti i pit-stop. Sono contento della mia prestazione e anche di come ha guidato Miguel, anche se in questo momento non so se essere più felice per il podio finalmente raggiunto o amareggiato per una vittoria persa a causa di una penalizzazione eccessiva».
Miguel Molina: «Penso che abbiamo fatto una gara grandissima, frutto di un lavoro eccellente nella preparazione della corsa. Credo che meritassimo di più oggi, ma il secondo posto quantomeno testimonia il fatto che siamo competitivi. Eravamo fiduciosi di fare bene su questo tracciato e siamo riusciti nell’impresa di prendere punti molto buoni dopo una prima parte di stagione in cui non siamo stati fortunati».
Il resoconto della classe LMGTE Am
Il quarto posto con cui François Perrodo, Nicklas Nielsen e Emmanuel Collard hanno tagliato il traguardo al termine della 8 Ore del Bahrain, pur non rispettando le attese della squadra, permette sia al terzetto che ad AF Corse di tornare in testa alle classifiche piloti e team della classe. La 488 GTE #83 è stata costretta ad una lunga sosta nelle prime ore di gara in seguito all’esposizione della bandiera nero-arancio per la temperatura eccessiva nell’abitacolo dovuta ad un malfunzionamento del condizionatore. Una volta risolto il problema, i vincitori della gara di Silverstone si sono prodotti in una splendida rimonta, completata con il quarto posto finale davanti alla gemella #54 di Fisichella/Flohr/Castellacci, costretta a fare i conti con alcuni testacoda e contatti in gara ma premiata dalla solida prestazione del pilota romano. Dopo un avvio tormentato, la gara delle altre due Ferrari, quella di MR Racing e di Red River Sport, si è conclusa rispettivamente in settima e ottava posizione. La vettura di Ishikawa/Cozzolino/Beretta, in particolare, ha avuto la peggio in alcune fasi concitate della corsa costringendola a perdere tempo prezioso ai box per le riparazioni.
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