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WEC | 24 Ore di Le Mans 2020: anteprima e orari del weekend

Finalmente è giunta l’ora: da domani partono ufficialmente le attività in pista per la 24 Ore di Le Mans. L’appuntamento più importante dell’anno del FIA World Endurance Championship si correrà nell’atipico periodo di settembre e a porte chiuse. Sarà ancora una volta Toyota a trionfare?

FIA WEC, 24 Ore di Le Mans 2020: programma ed orari

Giovedì 17 settembre
10.00 – Prove libere 1 (180 minuti)
14.00 – Prove libere 2 (180 minuti)
17.15 – Qualifiche (45 minuti)
20.00 – Prove libere 3 (240 minuti)

Venerdì 18 settembre
10.00 – Prove libere 4 (60 minuti)
11.30 – Hyperpole (30 minuti)

Sabato 15 agosto
10.30 – Warm up (15 minuti)
14.30 – Gara (24 ore)

Gli orari sono riferiti a quelli italiani (CEST). La gara sarà visibile in diretta su Eurosport.

FIA WEC, 24 Ore di Le Mans 2020: anteprima del weekend

Sono “solo” 59 le vetture iscritte all’edizione di quest’anno, certamente influenzata dalla pandemia di Coronavirus: infatti, la maratona francese è stata spostata dalla tradizionale data di giugno a settembre per tali motivi e sono molti ad aver rinunciato alla corse – come molti team americani come Corvette o le due Porsche dell’IMSA, o altri in difficoltà come Ginetta. In LMP1 c’è il più basso numero di sempre di equipaggi al via per la classe principale: Toyota, Rebellion e ByKolles. I giapponesi rimangono i favoriti, nonostante l’aumento del peso a 895 kg rispetto allo scorso anno ma che rimane più basso dei 932 kg rispetto alla stagione; inoltre, nonostante le non ibride potranno imbarcare più carburante, non ci sono le limitazioni dell’EoT che avevano permesso di rallentare le Toyota fino alle stesse performance di Rebellion. Dunque, sembra chiaro che la lotta sarà tra gli esemplari #7 e #8 della TS050 Hybrid…

C’è molta più vivacità invece tra le LMP2, classe che vede l’impressionante numero di 24 prototipi sulla griglia di partenza. Difficile individuare chi potrà vincere, anche se a prima vista i nomi migliori sono United Autosports, G-Drive Racing o anche Jackie Chan DC Racing. DragonSpeed è presente con ben due vetture – e in una svetta il nome di Juan Pablo Montoya – e potrebbe risultato una valida sorpresa, mentre Signatech Alpine vorrà farsi valere dopo il suo annuncio alla promozione in LMP1. Da segnalare l’equipaggio tutto al femminile di Richard Mille con Tatiana Calderon, Sophia Flörsch e Beitske Visser ma difficilmente sarà al vertice vista l’inesperienza delle tre ragazze nell’endurance. Sicuramente tutte le simpatie saranno rivolte a Cetilar Racing, unica presenza completamente italiana con i soliti Roberto Lacorte, Giorgio Sernagiotto e Andrea Belicchi: ogni anno hanno dimostrato costanza nei risultati nonostante una Dallara poco competitiva.

Ridotta la lotta in GTE Pro, dove la sfida è rappresentata dal triangolo Ferrari-Porsche-Aston Martin. I britannici hanno qualcosa in più visti i risultati stagionali e i tedeschi sembrano essere i maggior rivali, relegando la Rossa a un ruolo di comprimaria; così era anche lo scorso anno, quando fu proprio il Cavallino a vincere con una prestazione da incorniciare. Non dimentichiamo che c’è anche Risi Competizione e WeatherTech Racing con altre due Ferrari. 22 sono invece le auto in GTE Am, categoria imprevedibile data la qualità di piloti e di team in pista: difficile fare un pronostico.

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Luca Basso:
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