WRC | Rally Estonia 2021, Shakedown: Rovanpera batte Tanak per il miglior tempo

I risultati dello shakedown

Si è disputato stamattina lo shakedown del Rally Estonia 2021, dove i Toyota hanno monopolizzato la top 5 dei tempi. O quasi, vista l'intromissione nella piazza d'onore di Ott Tanak
WRC | Rally Estonia 2021, Shakedown: Rovanpera batte Tanak per il miglior tempo

Parte il lungo fine settimana del Rally Estonia, settimo appuntamento del WRC 2021 e che vedrà gli equipaggi impegnati per 24 prove speciali per circa 320 km cronometrati; intanto, nell’attesa che la gara vera e propria inizi a scaldarsi con la prima prova speciale di stasera, si è partiti stamane con lo shakedown di Abissaare, da 6,23 km, prima occasione per i piloti affinché riprendano mano sui velocissimi sterrati dell’evento. 

Il duello Rovanpera vs Tanak

Protagonisti della sessione, dopo i primi tre giri obbligatori, gli attuali dominatori delle classifiche del Mondiale, vale a dire i Toyota Gazoo Racing che occupano con i loro equipaggi quattro piazzamenti nella top 5. Ad ottenere il miglior tempo Kalle Rovanpera, evidentemente a proprio agio su sterrati simili alla sua Finlandia e che ferma le lancette a 2:51.1 nell’ultimo giro, seguito dall’ex Toyota nonché dominatore delle ultime tre edizioni di fila della gara di casa (più un più lontano successo nel 2014), ovvero Ott Tanak: il pilota salva la faccia a Hyundai Motorsport, squadra in cerca di riscatto dopo una prima parte della stagione sotto le attese, portando la propria i20 Coupé WRC con motore aggiornato a cinque decimi da Rovanpera, dopo essere stato il primo nei tempi una volta concluso il giro inaugurale dello shakedown.

Toyota monopolizza la top 5 dello shakedown

Terzo posto per un sempre più costante Takamoto Katsuta, sulla quarta Yaris WRC schierata da Toyota, e che si ferma ad un solo decimo di secondo da Tanak. Elfyn Evans si posiziona al quarto posto con 1,1 secondi di gap dal compagno di squadra Rovanpera, iniziando così la sua centesima gara in carriera nel WRC. Quinto l’attuale padrone del Mondiale, Sébastien Ogier, a nove decimi dal collega di team gallese.

Gli altri piazzamenti dello shakedown

Nel resto della top ten troviamo poi Thierry Neuville per Hyundai, separato da Ogier da un solo decimo, seguito dal compagno di squadra Craig Breen, che torna ad essere schierato dalla squadra in occasione di un evento dove lo scorso anno ottenne la piazza d’onore dietro Tanak: per l’irlandese un ritardo di cinque decimi da Neuville.

Ottavo posto per Teemu Suninen, che riprende la Ford Fiesta WRC di M-Sport e chiude con uno svantaggio un po’ più alto dalla vetta rispetto agli altri piloti prima di lui, ovvero 3,5 secondi. Nono il compagno di team Gus Greensmith, separato dal finnico da 1,1 secondi, ed infine decimo Pierre-Louis Loubet, di nuovo in pista nel WRC dopo la pausa di riflessione che lo ha tenuto lontano dal Safari Rally, e che conclude con la sua Hyundai i20 Coupé WRC di 2C-Competition a sei secondi da Rovanpera.

Solberg e Lukyanuk in testa nel WRC2 e WRC3

Nel WRC2 ottimo inizio per Oliver Solberg sulla i20 R5, che riesce a battere il campione uscente di categoria Mads Ostberg (su Citroen C3 Rally2) per quattro decimi: quest’ultimo stacca di otto decimi Adrien Fourmaux, che riprende la Ford Fiesta Rally2 di M-Sport che ha guidato Suninen negli ultimi appuntamenti; solo quinto Andreas Mikkelsen (su Skoda Fabia Rally2 Evo). Per quanto riguarda il WRC3, parte al meglio anche il campione europeo regnante ed attuale leader dell’ERC, Alexey Lukyanuk, il quale mette a segno il miglior tempo con la Skoda Fabia Rally2 Evo (e non la C3 Rally2 con la quale corre abitualmente nella competizione continentale).

La selezione delle gomme Pirelli per il Rally Estonia

Infine, una nota a margine: per il quarto appuntamento di fila su terra, il fornitore Pirelli ha messo a disposizione i propri Scorpion KX privilegiando le gomme soft (24 in tutto) rispetto a quelle hard (8). A differenza degli sterrati del Portogallo, Sardegna e Safari in Kenya, infatti, quelli estoni sono in linea generale più sabbiosi, meno aspri e più veloci: ecco spiegato quindi un bilanciamento tra mescole dure e morbide speculare rispetto alle gare precedenti. Ovviamente, non bisogna dimenticare le incognite del caldo (che potrebbe far privilegiare eventualmente le hard) e della pioggia, per non parlare poi del rischio usura delle Pirelli che in questo avvio della stagione ha messo in croce una serie di equipaggi.

Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing

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