WRC | Rally Estonia 2021: lo storico trionfo di Rovanpera e gli altri temi di questa gara

La sintesi finale del Rally Estonia

Kalle Rovanpera scrive la storia al Rally Estonia 2021, diventando il più giovane vincitore negli annali del WRC. Ma stupiscono anche Breen, Loubet e Lukyanuk: il resoconto finale e le classifiche aggiornate
WRC | Rally Estonia 2021: lo storico trionfo di Rovanpera e gli altri temi di questa gara

La storia si è compiuta al Rally Estonia, settimo appuntamento del WRC 2021. Kalle Rovanpera ha conquistato il successo finale sugli sterrati così simili a quelli di casa sua in Finlandia, e diventa così il più giovane vincitore negli annali del Mondiale Rally a 20 anni, 3 mesi e 17 giorni.

La (storica) rivincita di Rovanpera

L’alfiere di Toyota Gazoo Racing ed il suo copilota Jonne Halttunen hanno disputato un fine settimana da assoluti dominatori, in netta controtendenza rispetto ad una prima parte di stagione che, escludendo il podio al Rally di Svezia che aveva provvisoriamente proiettato il ragazzo in testa alla classifica WRC, ha riservato loro solo beffe, errori, imprevisti e risultati al di sotto delle attese. Sino all’Estonia, dove a partire dallo shakedown Rovanpera aveva impresso la leadership con la sua consueta serenità olimpica ed understatement scandinavo. Primo nella PS1, primo alla fine della giornata di venerdì, primo in quella di sabato e poi via a sigillare la propria vittoria controllando il proprio vantaggio domenica, senza spingere troppo neanche nella Power Stage finale, dove non è andato oltre il quinto tempo.

Ma tanto è bastato per trionfare e far commuovere anche il padre Harri, ex rallista e presente a festeggiare il successo storico del figlio, che ha così commentato il suo exploit: «È stata ad oggi una stagione difficile ed è davvero bello essere giunti qui in Estonia. È quasi un rally di casa e molti fan erano qui a sostenerci. Finora è stata una stagione lunga con risultati non così buoni, ma abbiamo dimostrato che il ritmo c’è e che possiamo portare a casa il risultato, il che è positivo».

Breen torna al podio in Estonia

Ma c’è un altro protagonista in positivo del Rally Estonia 2021, ed è Craig Breen. Terzo pilota di Hyundai Motorsport schierato per l’occasione, l’irlandese riprendeva la i20 Coupé WRC Plus su sterrato a dieci mesi dall’ultima volta, avvenuta proprio in Estonia. E come allora, il suo risultato finale è stato un secondo posto, inizialmente molto vicino a Rovanpera, per poi veder allargarsi il solco durante la giornata di sabato (con un piccolo brivido dato dall’impatto contro una roccia, fortunatamente senza gravi conseguenze) toccando i 50 secondi di ritardo. Breen chiuderà quindi sulla piazza d’onore a 59,9 secondi di gap dal rivale di Toyota, parlando di un fine settimana che si è goduto alla grande e ringraziando il team manager in uscita Alain Penasse, alla sua ultima gara con Hyundai, responsabile principale dell’ingresso dell’irlandese in squadra («Adamo [il team principal, ndr] mi ha dato l’opportunità, ma è stato Alain ad introdurmi»).

La battaglia per il podio tra Neuville ed Ogier

E Hyundai Motorsport tira un po’ il fiato, dopo una prima parte di stagione al di sotto delle aspettative, salendo sul podio anche con Thierry Neuville, terzo (è la quinta medaglia di bronzo su sette appuntamenti quest’anno, e il belga non ha mai ottenuto un risultato migliore di questo in tutto il 2021 sino ad oggi) ed autore di una splendida gara senza sbavature e di un appassionante duello contro Sébastien Ogier per l’ultimo gradino del podio. Certo, il pilota Hyundai alla fine ha puntato il dito contro i «troppi problemi tecnici» della i20 Coupé WRC, la cui affidabilità resta il tallone d’Achille di questa stagione; tuttavia alla fine riesce a tenere a bada il leader del WRC che si piazza quarto a 11,6 secondi. Partito per primo nelle giornate iniziali, Ogier non ha avuto lo stesso tocco magico visto nelle ultime gare a cui ha preso parte nel Mondiale, ma resta sempre primo nella classifica piloti, in virtù del fatto che il secondo nonché compagno di squadra in Toyota Gazoo Racing Elfyn Evans conclude senza infamia né lode quinto, a 43 secondi di gap dal francese di Gap. Il gallese, pur stazionando in larga parte del fine settimana nella top 5, ha faticato a trovare il giusto ritmo e chiude un Rally Estonia che, per dirla alla Ru Paul, è stato per lui un grosso «meh».

I problemi di M-Sport

Sesto posto per l’unico alfiere di M-Sport in top ten, ovvero Teemu Suninen, funestato nella sua gara praticamente di casa (il finnico ha preso da qualche anno residenza in Estonia) da problemi tecnici e forature con la sua Ford Fiesta WRC, nella quale tornava a bordo dopo averla ceduta nel precedente Safari Rally in Kenya ad Adrien Fourmaux, che sugli sterrati baltici ha a sua volta ripreso la Fiesta Rally2 nel WRC2, dove chiuderà quarto. Peggio è andata al compagno di squadra Gus Greensmith, costretto al ritiro venerdì per un guasto alla pompa dell’acqua (stesso grattacapo di Suninen) e suo malgrado ostacolo alla gara di Breen, che partiva dopo di lui (per due volte all’irlandese è stato infatti dato un tempo imposto per rimediare ai suoi imprevisti) e tornato in competizione il giorno dopo, per poi chiudere 23esimo dopo un fine settimana davvero da dimenticare per il britannico.

Il riscatto di Loubet

Torniamo alle note positive con il settimo posto di Pierre-Louis Loubet, che finalmente non solo chiude un rally senza ritirarsi, ma lo fa pure conquistando un bel piazzamento nella top ten. Il francese sulla Hyundai i20 Coupé WRC di 2C-Competition ha dimostrato che la pausa di riflessione, saltando il Safari dopo una prima parte di stagione davvero pessima e ricca di imprevisti e sfortune, gli ha fatto bene, e difatti ha affrontato l’Estonia in maniera intelligente ed accorta, senza spingere troppo e controllando il risultato senza strafare. Risultato: praticamente zero grattacapi, zero errori, e un sospiro di sollievo per Loubet, che salva per ora la sua permanenza nel WRC.

La grande gara di Lukyanuk 

Ottavo posto per un’altra rivelazione dell’Estonia, ovvero Alexey Lukyanuk. Sì, proprio l’attuale campione europeo rally, impegnato anche quest’anno nell’ERC e che ha avuto l’occasione di partecipare alla sua quarta gara WRC in carriera, ma non con la solita Citroen C3 Rally2, bensì – per la prima volta – con la Skoda Fabia Rally2 Evo. Ed il russo completa un fine settimana eccellente (nonostante la cappottata finale), piazzandosi non solo ottavo assoluto e primo nel WRC3, rifilando in questo caso tre minuti e un quarto di ritardo all’altro campione europeo Kajetan Kajetanowicz, ma confermandosi inoltre miglior pilota su una vettura non World Rally Car. Lukyanuk ha sempre fatto capire che nell’ERC sta benissimo, ma chissà se questo successo non possa fargli cambiare idea, o spingere qualche team a farlo entrare prossimamente nel Mondiale.

Mikkelsen torna al successo nel WRC2

Nono posto per Andreas Mikkelsen, che torna a vincere a sua volta nel WRC2 dopo le ultime sfortunate uscite e si prende pure il massimo dei punti extra nella Power Stage. Il norvegese su Skoda Fabia Rally2 Evo per Toksport WRT batte di 16,7 secondi il connazionale Mads Ostberg, secondo di categoria e decimo assoluto, inizialmente in testa per poi scivolare indietro a causa di forature continue, ritardi ai controlli orari e problemi tecnici con la C3 Rally2, in particolare ai freni nell’ultima giornata. Riesce comunque a recuperare circa un minuto da Mikkelsen, dando prova ancora una volta della sua classe, ma certamente per Ostberg questo è stato un fine settimana piuttosto atroce. Sami Pajari, infine, vince per la prima volta nello Junior WRC.

La disfatta di Tanak

Ed Ott Tanak? La gloria locale, l’idolo estone che ha vinto la gara quattro volte in carriera, di cui tre di fila negli ultimi anni, parte piuttosto bene ma è costretto ad un clamoroso ritiro nella giornata di venerdì per una triplice foratura. Ritrovatosi a corto di gomme, come è successo allo scorso Rallye di Monte Carlo, il pilota di Hyundai Motorsport ha preferito evitare rischi e ha abbandonato la competizione, per poi tornare in pista sabato e da lì regalare spettacolo al pubblico di casa vincendo dieci prove speciali, undici in tutto, compresa la Power Stage finale. Chiuderà comunque 29esimo.

Nelle classifiche del WRC Toyota Gazoo Racing resta leader tra i Costruttori, sempre con 59 punti di vantaggio su Hyundai Motorsport; tra i piloti, Ogier mantiene la vetta, con 37 lunghezze rispetto ad Evans e 52 su Neuville. Grazie alla vittoria, al mezzo disastro di Tanak e al ritiro di Takamoto Katsuta per sospetto infortunio del copilota Dan Barritt, Rovanpera balza al quarto posto, a 14 punti da Neuville.

 

Rally Estonia 2021, classifica finale

 

WRC 2021, classifiche aggiornate

-Costruttori

POS. TEAM   PUNTI
1. Toyota Gazoo Racing World Rally Team Toyota 315
2. Hyundai Shell Mobis World Rally Team Hyundai-Logo 256
3. M-Sport Ford World Rally Team Ford-logo 125
4. Hyundai 2C Compétition Hyundai-Logo 36

Piloti

POS. PILOTA   PUNTI
1. Sébastien OGIER Toyota 148
2. Elfyn EVANS Toyota 111
3. Thierry NEUVILLE Hyundai-Logo 96
4. Kalle ROVANPERÄ Toyota 82
5. Ott TÄNAK Hyundai-Logo 74
6. Takamoto KATSUTA Toyota 66

 

Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing

 

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