WRC | Ostberg: “Sono maturato come pilota in questi anni. Sbagliai nel 2016 a lasciare Citroen”

Le confessioni di Mads Ostberg

Alla vigilia del suo rientro alle gare rally dopo il lockdown, Mads Ostberg parla dei suoi progressi come pilota e di un episodio della sua carriera di cui ancora si pente
WRC | Ostberg: “Sono maturato come pilota in questi anni. Sbagliai nel 2016 a lasciare Citroen”

Questo weekend Mads Ostberg tornerà finalmente in un contesto di gara in occasione del Rally Liepāja di questo weekend. Non solo: a breve debutterà anche nel Mondiale Rallycross partecipando al World RX di Holjes, in Svezia, a bordo della Citroen C3 ERX iscritta nella categoria a zero emissioni del Projekt E. E, non ultimo, il ritorno a settembre nel WRC2 (dove prima della sosta forzata causa coronavirus era in testa alla classifica) a partire dal Rally Estonia, a bordo della C3 R5.

Insomma, dopo tanti mesi a secco di gare per il norvegese si prospetta un ritorno a scuola carico di impegni, a cominciare dall’appuntamento del Campionato Europeo Rally sugli sterrati lettoni che servirà da test in vista della ripresa del suo cammino nel Mondiale. E a proposito di ciò, in lunga confessione su DirtFish Ostberg ha fatto il punto sulla sua crescita da pilota, ma prima è ritornato su un momento della sua carriera da rallista nel WRC, in particolare quello che successe tra il 2015 e il 2016, anno in cui lasciò Citroen Racing – con la quale aveva corso nei due anni precedenti – per accasarsi in M-Sport.

Il pentimento di Ostberg: “Ho sbagliato a lasciare Citroen per M-Sport”

«Sicuramente quando guardi indietro ci sono sempre cose che avresti potuto fare diversamente», ha spiegato il pilota, che riguardo quel cambio di team esprime un giudizio a posteriori abbastanza netto: «Penso che probabilmente sia stato un errore e mi dispiace di aver lasciato Citroen dopo il 2015 perché avevo certamente l’opportunità di restare lì con loro. Scelsi diversamente e ora me ne pento, ma sono davvero felice di essere tornato con Citroen nel 2018, disputando tra l’altro una stagione abbastanza buona, a dire il vero. Non ho fatto molti rally ma abbiamo ottenuto dei risultati davvero ottimi e ci è voluto del tempo per cambiare la C3 WRC secondo i miei desiderata. Non appena abbiamo apportato dei grandi cambiamenti per quanto riguardava il feeling con l’auto e verso la fine di quella stagione ero molto, molto soddisfatto di ciò che avevamo ottenuto. Sfortunatamente non fui parte della squadra nel WRC 2019, il che non fu perfetto ovviamente, ma sono stato in grado di rimanere con Citroen ancora dal 2019: ecco perché è bello stare con loro».

Ostberg nel 2013 correva con M-Sport nel Mondiale Rally, a bordo della Ford Feista RS WRC con cui centrò il sesto posto finale; l’anno successivo firmò con Citroen, migliorando di una posizione il suo piazzamento nella classifica finale mentre il team – allora formato anche da Kris Meeke e Khalid Al-Qassimi – ottenne la piazza d’onore tra i costruttori. Nel 2015 Ostberg fece un altro passo in avanti classificandosi quarto, in una squadra dove tra gli altri figuravano anche Stéphane Lefebvre e Sébastien Loeb. Nel 2016 però Citroen si concesse un anno sabbatico dal Mondiale in modo tale da poter lavorare allo sviluppo della nuova C3 WRC Plus, che avrebbe rispettato così le nuove regolamentazioni tecniche del campionato entrate in vigore nel 2017; la casa francese, pur ritiratasi momentaneamente con l’impegno ufficiale, ebbe comunque part time nella competizione mondiale la DS3 WRC affidata a Meeke. 

Ostberg invece nel 2016 si era trasferito in M-Sport, dove era stato riaccolto: alla fine dell’anno mise a referto due podi ed il settimo posto finale. Ma poi il team di Malcom Wilson non lo riconfermò nella stagione successiva: una situazione che lo spinse a correre il campionato in veste da privato con la Fiesta WRC in alcuni selezionati eventi del calendario, pur di non stare fuori dalla competizione. Il norvegese affrontò in pratica un anno purgatoriale, sino a quando il provvidenziale licenziamento di Kris Meeke nel 2018 gli riaprì le porte del team ufficiale di Citroen. Un’avventura, quella sulla C3 WRC Plus, durata una stagione, per poi ripartire dal via nuovamente nel 2019 e cogliere una nuova chance nelle categorie di supporto del Mondiale, a bordo della C3 R5 nata nel 2018. Il resto è storia, con Ostberg che recentemente ha pure rivelato di essere stato vicino all’ennesima riconferma nel team ufficiale per il 2020, ma poi l’addio di Citroen al WRC ha lasciato le cose così come stanno tutt’ora.

Mads Ostberg: “Sono cresciuto come pilota”

«Mi piace molto la squadra e lavoro ancora con molte delle stesse persone dei tempi in cui ero sulla Citroen WRC», ha proseguito il pilota di Fredrikstad. «Sono davvero brave persone, mi piacciono». Nel frattempo, Ostberg ha ammesso di essere maturato come pilota «negli ultimi tre anni, direi». «Penso che prima non fossi molto consapevole di ciò che è realmente importante quando si gareggia nei vari rally – ha spiegato -. Ho iniziato a fare alcuni lavori su me stesso per capire molto di più la guida e anche dal punto di vista tecnico le vetture, per essere in grado di diventare più competitivo in ogni evento, e ho fatto dei grandi, grandi passi avanti che mi hanno dato delle buone sensazioni. Nel 2018 ho continuato a lavorarci e ho visto dei grandi progressi e sono stato effettivamente in grado di modificare il mio stile di guida che fino al 2015-2016 era sempre stato simile; abbastanza spettacolare, abbastanza di traverso. Ho cambiato un po’ l’approccio, ho studiato parecchi altri piloti e ho cercato di trovare il modo migliore di guidare e proteggere la macchina. Sono stato in grado di fare dei buoni progressi con me stesso e con Torstein [Eriksen], il mio copilota, quindi mi sento come se avessi fatto davvero dei grandi passi in avanti. E stavo per mostrare tutto ciò nel 2019 con alcuni ottimi risultati, ma non sono stato in grado di continuare nel WRC, il che ha cambiato un po’ le cose. Ma guidare la R5 ora – conclude riguardo la sua attuale vettura –  ti dà l’opportunità di continuare a sperimentare, crescere e stare al passo con questi giovani ragazzi. Hai davvero bisogno di esserci e ho avvertito di essere in grado di farlo: ho ancora un vantaggio e ho intenzione di mantenerlo».

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