Dopo aver svelato l’idea di un programma GT3 per il GT World Challenge Europe, Calim Bouhadra ha parlato a ruota libere delle Hypercar e del breve rapporto con Peugeot. Il CEO di Rebellion, raggiunto da Sportscars365, ha dichiarato che per loro è impossibile competere nella nuova classe delle Le Mans Hypercar.
Rebellion “spaventata” dal budget
Bisogna ricordare che Rebellion è stata coinvolta nel motorsport grazie a una collaborazione con Speedy Racing Team di Alexandre Pesci e con Sebah Automotive di Hugh Hayden nel 2008. La squadra, ribattezzata poi Rebellion Racing 2010, è diventata una dei privati di maggior successo: due vittorie alla Petit Le Mans con le sue Lola LMP1 e quattro volte quarta alla 24 Ore di Le Mans. Purtroppo, un privato come Rebellion non può prendere parte alla nuova classe regina perché serve un budget molto elevato: «L’unica cosa che produciamo sono orologi. Essere coinvolti nelle LMDh o nelle Le Mans Hypercar con un budget elevato, senza avere un investimento di ritorno, è molto difficile. Sarebbe completamente folle competere in questo modo, non abbiamo la certezza di avere il budget per partecipare. Ho un grande rispetto per il lavoro svolto e sappiamo cosa siamo: un piccolo team che si diverte e che rende felici le persone perché abbiamo una passione, ma questa ha un costo ed è troppo grande anche solo per essere coinvolti».
Rebellion e l’addio a Peugeot: “Siamo indipendenti”
Parlando della breve collaborazione con Peugeot, Rebellion si sarebbe sentita disillusa dalla natura del programma: «Questa partnership ha avuto effetto su due lati: quello positivo era che potevamo permetterci il campionato e lottare per la vittoria perché eravamo con un grande costruttore, ma dall’altro non eravamo più un piccolo team privato. Devi discutere e concordare su tutto, le decisioni non sarebbero state così rapide o facili. Quello che ci piace di Rebellion è che siamo indipendenti».
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