L’IMSA WeatherTech SportsCar Championship è pronto a ripartire quest’estate e la federazione nordamericana è riuscita a ottenere il permesso d’accesso a tutto il personale autorizzato e ai piloti stranieri per entrare negli Stati Uniti.
L’IMSA potrà avere i propri piloti stranieri al via
Il Dipartimento di Sicurezza Nazionale degli Stati Uniti aveva firmato un ordine lo scorso giovedì che prevedeva esenzioni nell’attraversamento delle frontiere per diversi campionati sportivi professionali specifici, tra cui il basket, il calcio, il baseball, l’hockey, il golf e il tennis. Dopo che l’IMSA (assieme alla IndyCar) si era mossa per aggiungere a questi atleti anche i propri rispettivi piloti, è stato cruciale ieri l’incontro tra il segretario Chad Wolf e i dirigenti dell’IMSA e della NASCAR a Daytona Beach, riuscendo quindi a togliere questo divieto. Per sottolineare l’importanza di questo accordo, quasi il 40% del paddock è composto proprio da piloti e personale proveniente dall’Europa e dalla Cina, oltre ad altri paesi – come il Brasile, a cui è stato imposto il blocco dei voli costringendo Pipo Derani e Felipe Nasr a muoversi velocemente per atterrare in fretta e furia a Miami qualche giorno fa.
Le dichiarazioni dopo l’incontro di ieri
«Durante l’incontro, il segretario Wolf ha confermato che gli sport motoristici sono inclusi e siamo una delle leghe coperte dal recente ordine del 22 maggio», ha dichiarato il presidente dell’IMSA John Doonan. «Gli sport sono fondamentali per la riapertura economica dell’America e per riaccendere lo spirito americano. Non vediamo l’ora che l’IMSA torni in pista disputando il prossimo evento il 4 luglio a Daytona» ha aggiunto Wolf. Oggi o domani dovrebbe essere previsto un incontro anche coi vertici della IndyCar.