Gioia ma anche delusione: sono questi i due sentimenti contrastanti che ha vissuto Audi alla 9 Ore di Kyalami. Mirko Bortolotti, Frédéric Vervisch e Charles Weerts hanno centrato un importante 2° posto nell’ultimo round dell’Intercontinental GT Challenge, mancando però la vittoria per soli 22 centesimi.
Bortolotti-Vervisch-Weerts vicini alla vittoria in Sudafrica
Sembrava a portata di mano il successo della 9 Ore di Kyalami per Audi: Bortolotti-Vervisch-Weerts si trovavano al comando dietro alla Safety Car nell’ultima ora colpita dalla pioggia torrenziale ma è sono stati costretti a restituire una posizione alla BMW che ha poi vinto. Il motivo è molto semplice: in direzione gara hanno penalizzato Vervisch per un’infrazione all’uscita dalla pit-lane dopo una sosta e, di conseguenza, Bortolotti – in quel momento al volante della #32 e alla sua ultima gara con la Casa degli Anelli – ha lasciato passare i rivali e hanno ottenuto il 2° posto. «Quest’anno avevamo già sperimentato due gare da 24 Ore assolutamente aperte e combattute al Nürburgring e a Spa-Francorchamps, ripetuto qui a Kyalami. I team hanno effettuato pit-stop impeccabili e la nostra strategia si è adattata perfettamente ai nostri piloti» ha detto Chris Reinke, boss del Customer Racing di Audi Sport.
La malasorte colpisce gli altri equipaggi Audi
Sfortunati gli altri equipaggi: Kelvin van der Linde, Dries Vanthoor e Markus Winkelhock sono riusciti a segnare per ben sette volte il giro più veloce in gara ma hanno concluso solamente all’8° posto, causa anche di un incidente senza colpe subìto alla partenza; al contrario Mattia Drudi, Christopher Haase e Patric Niederhauser si sono portati al 2° posto prima della pioggia, con l’italiano che è finito in testacoda perdendo tre posizioni.
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