ERC | Nil Solans domina e conquista il Rally Serras de Fafe. Battistolli nella top 5

Successo per Solans alla prima dell'ERC 2022

Parte con il piede giusto Nil Solans, che si gioca già da ora la sua permanenza nell'ERC 2022 per questioni di budget: intanto vince il primo appuntamento, il Rally Serras de Fafe
ERC | Nil Solans domina e conquista il Rally Serras de Fafe. Battistolli nella top 5

Nil Solans ha archiviato l’ardua pratica del Rally Serras de Fafe – Felgueiras – Cabreira e Boticas, vincendo il primo appuntamento del rinnovato ERC 2022 e rilanciando le sue possibilità di proseguire nella stagione. 

Il successo di Nil Solans e il duello con Linnamäe

Lo spagnolo sulla Volkswagen Polo GTI R5 condivisa con Marc Martì infatti non godrà quest’anno del supporto del Rallye Team Spain, e perciò doveva sperare in un successo sugli sterrati nel nord del Portogallo per convincere eventuali sponsor a garantirgli il budget per proseguire nel campionato. E Solans non solo ha vinto, ma ha praticamente dominato il Fafe, a partire dalla prima giornata di gara dove tra la mattinata ed il pomeriggio ha iniziato a scavare un solco rispetto agli avversari che lo ha proiettato alla fine di sabato in testa con oltre un minuto e mezzo sul primo dei suoi inseguitori, Georg Linnamäe, nonostante una gara pesantemente influenzata dalle condizioni avverse (in particolare tanta nebbia e tracciati parecchio fangosi, ostici soprattutto per chi partiva dalle posizioni arretrate, e non era il caso dell’iberico: inoltre, per motivi di sicurezza, gli organizzatori hanno cancellato ieri due prove speciali).

Oggi Solans ha coronato la sua marcia trionfale, e questo nonostante Linnamäe si sia avvicinato a lui riducendo il ritardo sotto il minuto dopo la penultima prova speciale, dove lo spagnolo è andato in testacoda e in un guado ha danneggiato il paraurti anteriore della sua Polo, lasciando per strada circa una trentina di secondi. Ma alla fine Solans ha salvato la pelle nella Power Stage finale (una delle novità del nuovo corso dell’ERC gestito dal WRC Promoter, e che mutua dal Mondiale Rally proprio questo format dell’ultima PS con punti bonus), dove ha ottenuto un quarto posto e due punti extra per la sua classifica. «Non abbiamo avuto il tempo di preparare questa gara, quindi siamo molto contenti di questo risultato», sono le parole del pilota che guarda già al prossimo appuntamento: «Ora pensiamo se possiamo andare alle Azzorre. La nostra iscrizione c’è ma dobbiamo trovare sostegno».

Cambia il podio nella Power Stage

Secondo posto per l’idolo di casa Armindo Araújo con un ritardo di 55,7 secondi, e che pareva destinato in realtà al terzo, alle spalle di Linnamäe, per tutta la durata del fine settimana: poi però nella Power Stage è riuscito a piazzare un signor tempo spodestando così l’estone, in difficoltà proprio nel momento topico con l’assetto dell’auto, e staccando così con la sua Skoda Fabia Rally2 Evo il rivale di 3,8 secondi. Linnamäe è quindi terzo, beffato all’ultimo e con un gap di 59,5 secondi da Solans.

Battistolli nella top 5

Quarto posto per il campione ERC2 2021 Javier Pardo, su Skoda anch’egli, e a 2 minuti e 56 secondi di ritardo, mentre al quinto troviamo il nostro Alberto Battistolli, guidato alle note da Simone Scattolin. Il pilota sulla Fabia Rally2 Evo ha lottato per la top 5 per tutto il Serras de Fafe, avvantaggiandosi inoltre della disfatta di Simone Tempestini (sempre sulla vettura ceca) che occupava il quinto posto sino alla Power Stage finale, dove invece ha dovuto gettare la spugna per una uscita di strada con tanto di impatto contro un terrapieno: equipaggio completato da Sergiu Itu incolume, ma auto ko. Battistolli, per la cronaca, chiude a 3 minuti e 32 da Solans, e si prende anche tre punti bonus nella Power Stage.

Disfatti per il team MRF: solo Llarena riesce a concludere

Sesto posto per un altro idolo di casa in Portogallo, ovvero Bruno Magalhães, su Hyundai i20 N Rally2 e a 6 minuti e 53 dalla vetta, e che a sua volta si giova del ritiro di Norbert Herczig: il pilota sulla Fabia del team MRF ha dovuto abbandonare la contesa nel tratto di trasferimento verso l’ultima prova. Settimo Mārtiņš Sesks, ennesima Skoda ma versione Rally2 Kit, a 8 minuti e 55 secondi, nonché primo dell’ERC Open (ovvero il vecchio ERC2 riservato alla vetture del Gruppo N, Kit Car e RGT).

Ottavo posto per José Pedro Fontes, su Citroen C3 Rally2, nono Ricardo Teodósio su i20 N Rally2 e decimo Miklós Csomós su Fabia R5, unico della top ten a non montare gomme né Pirelli né Michelin, bensì Hankook.

Parte invece male la stagione del pilota vicecampione ERC uscente e della sua copilota, a sua volta campionessa europea 2021 tra i navigatori: Efrén Llarena e Sara Fernandez hanno lottato contro dei problemi tecnici alla loro Skoda che li hanno messi fuori dai giochi per la vittoria nella prima giornata, e hanno fallito anche l’assalto al massimo dei punti bonus nella Power Stage dacché sono finiti in testacoda. Chiudono comunque dodicesimi assoluti. Sempre restando in casa team MRF, Simone Campedelli e Tania Canton hanno sventolato bandiera bianca nella PS7 per un danneggiamento alla sospensione della loro Fabia, tale da non permettere loro di rientrare in gara il giorno dopo. Nella Power Stage si ritira inoltre Erik Cais, che ha impattato due volte con la sua Ford Fiesta Rally2.

L’estone Kaspar Kasari su Fiesta Rally3 vince nell’ERC3, e lo spagnolo Óscar Palomo Ortíz svetta con la Peugeot 208 Rally4 nell’ERC4 davanti ad Andrea Mabellini, su Renault Clio Rally4.

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