ERC | Rally Serras de Fafe, tra fango e nebbia per ora svetta Solans

Il resoconto della prima mattinata

Le prime cinque prove speciali del Rally Serras de Fafe e Felgueiras, apertura dell'ERC 2022, hanno riservato parecchi imprevisti ai piloti: la sintesi della mattinata
ERC | Rally Serras de Fafe, tra fango e nebbia per ora svetta Solans

Pioggia, fango e banchi di nebbia hanno dato il benvenuto agli equipaggi dell’ERC che ha aperto i battenti della propria stagione sugli sterrati del nord del Portogallo, in occasione del Rally Serras de Fafe – Felgueiras – Cabreira e Boticas. Dopo le prime cinque prove speciali, e in attesa che nel pomeriggio si disputino le ultime quattro PS che ripetono quella viste nella mattinata, la leadership è nelle mani di Nil Solans, pilota che si gioca il proseguimento della stagione nel campionato europeo proprio a Fafe, giacché il suo budget per ora copre solo questo appuntamento.

Solans in testa, si ritira Cais

Il già campione Junior WRC 2017 ha assunto il comando della gara dopo la PS2 che ha aperto la giornata odierna, la Boticas 1 da 15,05 km. A bordo della Volkswagen Polo GTI R5 condivisa con Marc Martì, l’iberico ha vinto due prove speciali scalzando il vincitore della PS1, la superspeciale cittadina di Fafe che ha aperto ieri il programma, ovvero Erik Cais. Quest’ultimo ha pagato la sfortuna che si è abbattuta su di lui come un macigno, soffrendo una doppia foratura ed un problema al servosterzo della sua Ford Fiesta Rally2 nella PS3 di Cabeceiras de Basto 1 (10,84 km), perdendo per strada quasi una quarantina di secondi. Poi, nel tratto di trasferimento verso la PS4 (poi annullata per le condizioni climatiche che hanno reso difficile garantire la sicurezza dei partecipanti, vista la troppa pioggia e nebbia) Cais ha dovuto ritirarsi dal Serras de Fafe, avendo una sola ruota di scorta e non potendo assicurare tutti gli pneumatici in marcia integri.

Linnamäe e Araujo sul podio, per ora

Nel frattempo il secondo posto della classifica generale è stato ereditato da Georg Linnamäe (Volkswagen Polo GTI R5), già autore del miglior tempo nella Qualifying Stage – e che si è guadagnato quindi il diritto di scegliere per primo la posizione di partenza odierna, puntando sul quarto posto allo start – e secondo dopo la PS5 di Luílhas 1 da 11,86 km che ha concluso il giro mattutino. L’estone ha un ritardo da Solans che attualmente si attesta a 28,8 secondi, mentre al terzo posto troviamo per ora il pilota di casa Armindo Araújo (Skoda Fabia Rally2 Evo) a 34,6 secondi.

Tempestini e Battistolli tra i primi sei

Ma già dopo queste prime PS mattutine i distacchi si stanno facendo profondi in una gara così insidiosa come il Serras de Fafe: Simone Tempestini, per dire, occupa al momento il quarto posto della classifica con già un minuto e 34 secondi di ritardo, staccando di 15 secondi Javier Pardo, a sua volta avvantaggio di 5,2 secondi su Alberto Battistolli, sesto: tutti su Skoda Fabia Rally2 Evo. L’italiano del vivaio di ACI Team Italia, in particolare, è uno dei tanti piloti che stamane ha sofferto non solo il grip, ma soprattutto la nebbia fitta.

Sprofonda Llarena

Settimo posto per Miguel Correia a poco più di due minuti, staccando di 12 secondi Norbert Herczig, attualmente il miglior classificato per il team MRF, che schiera anche Simone Campedelli, il quale per ora è decimo a tre minuti e 12 da Solans. Male invece l’altro alfiere dell’azienda indiana di pneumatici, ovvero il vicecampione ERC 2021 Efrén Llarena, che dopo una Qualifying Stage deludente ha sofferto un problema al freno a mano della sua Skoda Fabia Rally2 Evo nella PS1 di Fafe, ed oggi ha pagato il danneggiamento del radiatore della sua auto, accumulando pure due minuti di penalità per essere arrivato di 12 minuti in ritardo al controllo orario della PS3, a seguito del suo imprevisto. Attualmente lo spagnolo e la sua copilota campionessa ERC regnante Sara Fernandez sono 27esimi, con oltre sette minuti e mezzo di gap dalla vetta.

Infine, tornando alla top ten, nono posto per il veterano portoghese Bruno Magalhães, su Hyundai i20 N Rally2, e che ben sintetizza questo inizio di gara per tutti: «È pazzesco. Ho disputato molti rally nella mia carriera, ma questo è il più difficile. Dopo sei o sette auto, la strada è completamente impraticabile e i piloti che partono dietro devono cercare di tenere la vettura sulla strada».

 

 

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