WRC | Rally Estonia 2021, la reazione di Hyundai: podio con Breen e Neuville (che si becca una sanzione)
Colpo di scena finale per Hyundai
Un po’ come a seguito del Rally del Messico dello scorso anno, immaginiamo che Andrea Adamo abbia detto ai suoi uomini e donne in Hyundai Motorsport dopo il Safari Rally «signori, mo’ basta: abbiamo bisogno di una vittoria, di non commettere più errori, non è sufficiente la velocità che abbiamo ma ci vuole anche affidabilità, perché Toyota Gazoo Racing è in fuga e se continua così col cavolo che ci portiamo a casa per il terzo anno di fila il titolo Costruttori». Immaginiamo ovviamente, considerando anche il fatto che, dopo una prima parte di stagione nel WRC davvero al di sotto della attese per Hyundai, il team principal più volte ha ribadito di assumersi la totale responsabilità della défaillance di una squadra ferma al secondo posto della classifica mondiale, a 59 punti di distacco da Toyota.
Doppietta sul podio al Rally Estonia 2021
E come dopo il Rally del Messico dello scorso anno, una reazione c’è stata, e proprio come allora al Rally Estonia. Un po’ meno dirompente rispetto all’edizione 2020, ma comunque non ci sono state disfatte totali, ma neanche la sperata vittoria, andata invece ad uno scatenato ed in stato di grazia Kalle Rovanpera per Toyota. Guardando però al bicchiere mezzo pieno, gli altri due posti del podio sono stati occupati da uno splendido Craig Breen, che bissa la piazza d’onore ottenuta all’Estonia del 2020, e da Thierry Neuville, per la quinta volta quest’anno terzo in una gara del WRC. Se invece guardiamo al bicchiere mezzo vuoto, il favoritissimo nonché quattro volte vincitore nella gara di casa (di cui tre di fila negli ultimi anni), Ott Tanak, è stato costretto al ritiro per colpa di una triplice foratura. Se torniamo ancora agli aspetti positivi, i talloni d’Achille della Hyundai i20 Coupé WRC, ovvero le sospensioni, a questo giro hanno retto, il motore aggiornato che debuttava in questa gara ha dato buoni riscontri e la distanza nella classifica costruttori da Toyota non è scesa, ma neppure salita, restando a quota 59 punti. Non pochissimi a cinque appuntamenti dal termine del Mondiale Rally, ma ancora non è finita.
L’ottima gara di Breen
Andiamo per gradi: a circa dieci mesi dall’ultima volta in cui ha corso con la i20 Coupé WRC su sterrato, allora proprio in Estonia, Breen realizza un fine settimana da stretta di mano e pacca di congratulazioni, visto che per quasi tutte le 24 prove speciali di questo appuntamento baltico ha mantenuto la piazza d’onore dietro ad un imprendibile Rovanpera. Inizialmente l’irlandese si è fatto molto vicino nella prima giornata di gara, prendendosi per un attimo anche la vetta: poi il finnico ha preso il largo, espandendo il gap dagli 8,5 secondi alla fine di venerdì ai 50 alla fine di sabato (dove Breen se la vede brutta scontrandosi in una curva con un masso, che però gli fa perdere giusto qualche secondo: la vettura ha retto). Il pilota Hyundai alla fine termina a 59,9 secondi da Rovanpera, intelligentemente concentrato nel difendere il secondo posto anziché fare la follia di spingere troppo per raggiungere il rivale. «Sono contento di come è andato il fine settimana e sono soddisfatto della nostra prestazione: abbiamo dimostrato di avere una buona velocità in tutte le PS. Mi sono divertito immensamente dall’inizio alla fine. Tutto ciò di cui ho bisogno è un po’ più di tempo per ottenere quell’uno o due percento in più che so che possiamo ancora tirare fuori», ha spiegato Breen, che in più riprese ha fatto notare come, rispetto agli avversari, nell’ultimo periodo abbia avuto meno occasione di correre con la World Rally Car essendo tra l’altro un part time (impegnato pure in altri fronti come l’ERC e il nostro CIR).
Neuville, terzo e mazziato
Per Neuville, come detto, l’ennesimo terzo posto in questa stagione a cui è praticamente abituato come unico risultato di spicco, più i migliori tempi in cinque PS. C’è da dire che la sua difesa del podio dagli assalti di uno come Ogier è stata una delle battaglie più interessanti del fine settimana estone, una lotta tra due pesi massimi del WRC che è stata di sicuro non meno che appassionante. «È stato un lungo weekend con 24 prove impegnative, il nostro obiettivo principale venendo qui era di tenere indietro i nostri rivali più vicini, Sébastien ed Elfyn [Evans], e siamo stati in grado di raggiungerlo», ha commentato Neuville. «Dal punto di vista della squadra, portare due vetture sul podio è un aspetto positivo che ci portiamo a casa».
Peccato però che per il belga a fine giornata sia arrivata una stangata piuttosto pesante. Nel tratto di trasferimento verso la PS23, pare infatti che abbia calcato un po’ il piede infrangendo i limiti di velocità stabiliti a 90 km/h, correndo invece a ben 190 km/h (ricordiamo che i piloti del WRC sono soggetti alle norme del codice della strada del luogo dove gareggiano quando si trovano nei tratti non cronometrati, ma stradali). L’equipaggio tra l’altro in quel controllo orario si era preso una penalità di 10 secondi per essere arrivati in ritardo di un minuto, spiegando in seguito che avevano avuto un problema tecnico alla i20 Coupé WRC, in particolare al motorino di avviamento, motivo per cui sono andati così forte (in un tratto «senza traffico», hanno voluto precisare) visto che si giocavano il podio.
Fatto sta che i commissari di gara hanno così ravvisato la «grave violazione» dell’articolo 34.3.1 del Regolamento Sportivo del WRC, quello che appunto impone ai concorrenti il rispetto del codice della strada nazionale, oltre alle norme del Codice Sportivo Internazionale 2021 della FIA. Morale: 2.500 euro di multa e squalifica sospesa, ovvero se Neuville tornerà a correre in un trasferimento superando del 30% i limiti di velocità sarà escluso dalla gara successiva. A nulla sono valse le potenziali attenuanti, ovviamente.
Mezza disfatta per Tanak
Curiosamente per la seconda volta in questa stagione un pilota di Hyundai Motorsport si becca una squalifica sospesa. Il primo è stato Ott Tanak, in corrispondenza del Rallye di Monte Carlo dove si era ritrovato a percorrere un tratto di trasferimento con una gomma a terra avendo finito quelle di riserva – altra infrazione del codice della strada. Ed altrettanto curiosamente anche questa volta l’idolo di casa, colui che domina l’albo d’oro dell’Estonia con quattro vittorie, si sia ritrovato di nuovo in una situazione del genere dopo una triplice foratura avvenuta nella giornata di venerdì. Compresa l’antifona, Tanak ha preferito ritirarsi, per poi ripresentarsi nella tappa successiva: persa ogni speranza di vittoria e di classifica, ha dato fondo allo spettacolo per la gioia del suo pubblico, vincendo in tutto il fine settimana ben undici prove speciali, Power Stage inclusa. Inoltre ha dato una mano alla squadra, ritardando la sua partenza nella PS17 in modo da consentire al compagno di squadra Neuville una prova senza polveroni sollevati dalla vettura che lo precedeva. «Tutto sommato non è stato il fine settimana che volevamo, ma devo dire che abbiamo avuto un grande supporto dai fan e abbiamo affrontato alcune nuove prove che sono state interessanti e a volte impegnative. Continuiamo a lottare», ha spiegato l’estone.
Quindi, Hyundai Motorsport resta seconda nella classifica costruttori, con lo stesso gap da Hyundai, mentre il miglior piazzato tra i piloti è Neuville, terzo a 52 punti dalla vetta occupata da Ogier. Bilancio del team principal Adamo, in una gara che ha visto ai titoli di coda la collaborazione con il team manager Alain Penasse: «I miei ringraziamenti a Craig e Paul [Nagle, il copilota, ndr] per un fantastico secondo posto. Thierry ha dimostrato ancora una volta che tipo di combattente è. Anche Ott ha dimostrato la sua incredibile velocità, ma questo rende le sue forature di venerdì ancora più frustranti. Guardiamo avanti all’Ypres Rally in Belgio [il prossimo mese] e promettiamo di continuare il nostro duro lavoro».
Crediti Immagine di Copertina: Hyundai Motorsport
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