WRC | Hyundai Motorsport riparte dal Rally Estonia con l’idolo di casa Tanak e la rincorsa al titolo
Gli equipaggi Hyundai al Rally Estonia
Dove eravamo rimasti con Hyundai Motorsport? Ad un inizio di stagione partito a due velocità, con la vittoria di Thierry Neuville al Rallye di Monte Carlo da una parte e l’incidente di Ott Tanak dall’altra, per poi proseguire con i due podi di quest’ultimo in Svezia e in Messico e il duello subito entrato nel vivo con i diretti rivali di Toyota Gazoo Racing.
Il lockdown e la calda estate di Hyundai Motorsport
Poi è esplosa la pandemia, i mesi di lockdown, il primo ritorno ai test a giugno sugli sterrati di Finlandia, il team principal Andrea Adamo che riporta buona parte dei suoi equipaggi in appuntamenti su asfalto dei nostri campionati come il Rally di Roma Capitale di luglio, primo round del CIR e dell’ERC europeo, e il Rally di Alba valido per il CIWRC. Infine, altri test in Estonia, pure una sessione in quella Germania dove ha sede il team (sui tracciati di Baumholder) e un primo ritorno ad un contesto competitivo quasi mondiale al South Estonia Rally, o Ralli Lõuna-Eesti, vinto dalla gloria locale Tanak.
Ora, circa sei mesi dopo il Messico è tutto pronto per ripartire nella breve volata finale della stagione 2020 del WRC, che comprenderà quattro round a partire dal Rally Estonia del 4-6 settembre. Al round su sterrato che debutta nel Mondiale Hyundai ci arriva piazzata al secondo posto nella classifica costruttori con 89 punti, in inseguimento di Toyota che è a quota 110, mentre il miglior pilota posizionato nel campionato è Neuville, terzo a 42 punti (venti in meno rispetto all’attuale leader Sébastien Ogier), mentre Tanak è quinto con 38 punti, due in meno rispetto al quarto posto di Kalle Rovanpera.
I piloti ufficiali Hyundai al Rally Estonia
Si riparte quindi dai veloci sterrati estoni, lì dove il campione del mondo rally 2019 ha vinto le ultime due edizioni di una gara che sino all’altroieri era riuscita a diventare evento promozionale per il WRC. Hyundai conta sui risultati di Tanak e di Neuville, e sul gioco di squadra garantito anche da Craig Breen, richiamato dal team anche quest’anno come pilota part time e dopo aver già corso nel 2020 con la i20 Coupé WRC ufficiale in Svezia.
Dei tre, ovviamente il pilota di casa conosce molto bene cosa sta per andare ad affrontare, in una gara che però sarà impegnativa per tutti dopo più di cinque mesi di stop e con qualche ruggine da dover togliere (tanto è vero che nei giorni scorsi l’ex Toyota ha rivolto un appello agli organizzatori del Rally Estonia, affinché siano prudenti nel disseminare salti nel percorso, visto che gli sterrati di gara sono molto veloci). «Spero davvero che possiamo trarre un vantaggio in casa ed è molto importante usarlo. Dobbiamo prendere il massimo da ogni evento da adesso. Non c’è più modo di nascondersi», sottolinea Tanak, conscio del fatto che ha quattro gare per colmare il gap da Ogier e bissare il titolo 2019. Ma anche Neuville ha intenzione di dare il massimo e non certo fare da scudiero al compagno di team: certo è che al recente South Estonia Rally il belga – che ha chiuso al quarto posto – è apparso più cauto rispetto al collega e meno centrato. «Con la ripresa della stagione, penso che tutti riponiamo speranze in un buon risultato. Vogliamo tornare e fornire immediatamente una prestazione forte», ha assicurato Neuville.
Sempre più inserito nel recinto Hyundai (tanto che lo stesso Adamo ci ha detto di recente che si sta discutendo del rinnovo del contratto), Craig Breen ha già corso sulle strade estoni quattro volte in carriera (miglior risultato un terzo posto nel 2018), cosa che ha motivato la scelta di Adamo di schierare l’irlandese. «È fantastico tornare a gareggiare e ad una qualche forma di normalità – ha spiegato il pilota -. Penso che possiamo andare bene, poiché i rally veloci generalmente sembrano adatti a noi».
Hyundai riporta nel WRC2 Veiby e Gryazin
Sul fronte WRC2 tornano a gareggiare con le i20 R5 nel Mondiale i piloti ufficiali Hyundai, ovvero Ole Christian Veiby e Nikolay Gryazin. Il primo ha colto un terzo posto di categoria al Rally del Messico e riparte dal quarto nel campionato cadetto: «Non vedo l’ora di iniziare di nuovo la campagna nel WRC2 con il Rally di Estonia; è passato un po’ di tempo dall’ultima volta. Con la buona preparazione che abbiamo fatto [il norvegese questa estate ha svolto qualche test privato e corso anche nel South Estonia Rally, dove ha chiuso decimo assoluto, ndr], puntiamo al podio e dovrebbe essere possibile lottare per ottenere lì la vittoria». Gryazin invece è attualmente secondo nel WRC2, ed è reduce anche dalla partecipazione al Rally Liepāja valido per l’ERC, anch’esso su sterrato. «Il Rally Estonia è uno dei rally più emozionanti nei Paesi baltici», ha spiegato il russo. «Il mio nuovo copilota Konstantin [Aleksandrov, con il quale corre da dopo il Rally del Messico dello scorso marzo, ndr] sta andando alla grande; è coraggioso e lavora duro per essere preciso. Il mio obiettivo principale è continuare il mio apprendimento e ottenere un buon risultato».
«È un momento davvero speciale tornare agli eventi WRC dopo così tanto tempo. Come altri, abbiamo lavorato duramente durante questo periodo per cercare di recuperare il ritardo e migliorare le cose che ancora ci mancavano», ha chiosato Adamo.
Hayden Paddon e i test con la Hyundai Kona EV
Intanto, sempre dal mondo Hyundai ma non direttamente legato al team ufficiale, in quel della Nuova Zelanda prosegue il cammino della Kona EV, vettura rally totalmente elettrica (nata tramite la collaborazione tra Stohl Advanced Research and Development di Manfred Stohl, l’Università di Canterbury e Hyundai New Zealand) il cui sviluppo è affidato alle mani di Hayden Paddon, già pilota del team WRC sino al 2018. L’auto è entrata nella fase dei test, e lo stesso Paddon ha fatto il punto della situazione al sito neozelandese Stuff: «Il Covid ha reso tutto un po’ più difficile, ma non siamo diversi da qualsiasi piccola impresa che cerca di sopravvivere. Abbiamo perso tempo nel primo lockdown e, sebbene il secondo non ci abbia davvero riguardato qui, Auckland è il fulcro del Paese e abbiamo avuto ritardi con la fornitura di parti e alcuni componenti che arrivavano da lì. Quindi le scadenze sono cambiate un po’ di conseguenza e siamo all’incirca tra i due e i tre mesi di ritardo rispetto al programma originale. […] Come ogni cosa nuova, c’è molto lavoro di sviluppo da fare. E lo faremo davanti agli spettatori durante le cronoscalate, gli sprint e gli eventi in singola sede in cui le persone possono vedere l’auto in azione».
Spiega poi nel dettaglio Paddon: «La prima fase consisterà nel dimostrare la sua affidabilità e prestazioni. Il secondo step è sviluppare l’autonomia della sua batteria. L’obiettivo rimane essere in grado di completare un rally completo in circa dodici mesi da adesso. Questo era l’obiettivo originale e questo è ciò che rende questo progetto così diverso. Come ogni azienda, abbiamo dovuto fare un passo indietro e analizzare tutto ciò che stavamo facendo. È difficile, ma a lungo termine posso vedere alcuni benefici da questo approccio. Abbiamo dovuto intraprendere un po’ di lavoro in più sulle auto dei clienti, ma stimerei che circa il 75% degli sforzi dell’azienda si sia concentrato sul progetto EV». Tanto lavoro e sacrificio che però sta rendendo fiero il pilota neozelandese: Sono incredibilmente orgoglioso dello sforzo e della passione che il nostro team sta mettendo nel progetto. Alcune delle cose che stiamo facendo sono persino più interessanti di un’auto da rally mondiale».
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui