Rallycross | Le motivazioni ufficiali sul ritiro dal WRX di Peugeot: troppa incertezza sull’elettrico
Peugeot spiega perchè dal 2019 non sarà nel WRX
La notizia dell’abbandono da parte di Peugeot del WRX a partire dal 2019 ha scosso l’ambiente del Mondiale Rallycross (e soprattutto i piloti del team, i fratelli Hansen), e superata la sorpresa di questo fulmine a ciel sereno subito ci si è chiesti quali possano essere i motivi alla base di una decisione così tranchant e, in secondo luogo, quale sarà il futuro per gli equipaggi.
Come abbiamo detto nell’articolo precedente restiamo in attesa di aggiornamenti, tuttavia possiamo già darvi una versione ufficiale almeno sul perché Peugeot abbia maturato la convinzione che sarebbe stato inutile proseguire sulla strada del WRX.
“Troppe incertezze sul futuro elettrico nel WRX”
Ad occhio, dopo l’ennesimo dominio dei concorrenti Volkswagen nel Mondiale Rallycross, che ha lasciato alla casa francese solo le briciole con un’unica vittoria stagionale (grazie a Sébastien Loeb, in attesa del finale in Sud Africa) e nonostante le modifiche apportate alla 208 WRX a metà stagione, potrebbe sembrare logico decidere di dedicarsi ad altri campionati e spostare gli investimenti altrove. In realtà , la spiegazione che offre Peugeot è più complessa, e riguarda sostanzialmente la disparità di tempistiche sullo sviluppo dell’elettrico tra la casa costruttrice e il Mondiale Rallycross. Una scelta sofferta evidentemente maturata da tempo, e venuta fuori quando ormai il campionato 2018 è alle sue battute finali, ma che ha colto di sorpresa gli equipaggi che dovranno riconsiderare i loro programmi per il 2019.
Spieghiamo la situazione: qualche mese fa vi avevamo raccontato del rinvio deciso dalla FIA riguardo l’introduzione del full electric nel WRX, che sarebbe diventata una serie a zero emissioni – un po’ come la Formula E – a partire dalla stagione 2020. Tuttavia, la rivoluzione dai motori termici a quelli elettrici per le vetture partecipanti è stata appunto spostata di un anno, dal 2021 (sempre che tutto avvenga secondo i piani), ufficialmente per consentire ai costruttori più tempo per adeguarsi (era già pronto quasi tutto, ovvero i telai Oreca e le batterie Williams che avrebbero alimentato i motori realizzati dalle case iscritte). Questo rinvio e le relative incertezze però, spiega Peugeot, contrastano con i programmi del Leone che aveva già predisposto tutto basandosi sui programmi proposti inizialmente, che vedevano l’introduzione dell’elettrico nel WRX nel 2020. Lo sviluppo delle tecnologie a zero emissioni da parte della casa francese, in pratica, procede a tappe serrate e non può andare di pari passo con i tentennamenti venuti alla luce quest’anno da parte della FIA.
Dal 2020 infatti Peugeot si impegnerà nello sviluppo di vetture elettriche destinate alle corse sportive, sulla scorta di quanto sta già avvenendo per i modelli non da gara, alcuni di essi presentati al Motor Show di Parigi di quest’anno: parliamo ad esempio della 3008 Hybrid4, un 4×4 ibrido, la nuova 508 Sedan e la SW Hybrid, che offrono un primo saggio del percorso seguito dal Leone verso il full electric (rivoluzione necessaria anche alla luce delle disposizioni dell istituzioni europee, che ultimamente hanno calcato la mano sulla riduzione dei veicoli inquinanti e le emissioni di CO2: una mannaia che si è abbattuta sui costruttori che stanno correndo ai ripari), cercando di preservare al tempo stesso una esperienza di guida piacevole.
Certo è che per il Mondiale Rallycross questo è un brutto colpo, che si ritrova ora con solo due costruttori ufficiali (Volkswagen che recita un po’ la parte di Toyota nel WEC ed Audi, l’unica rimasta al momento tra le sfidanti dirette) ed un futuro incerto sul piano della trasformazione nell’elettrico da dover gestire.
Crediti Immagine di Copertina: (c) Peugeot
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