IMSA | 12 Ore di Sebring, Finale: Bourdais resiste e vince con JDC-Miller MotorSports
Finale sprint ricco di emozioni
Vittoria a sorpresa da parte di JDC-Miller MotorSports alla 12 Ore di Sebring, secondo appuntamento dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship. Sébastien Bourdais emerge nelle ultime ore e resiste agli avversari, regalando la vittoria a lui, a Loïc Duval e a Tristan Vautier.
Il report finale di gara: DPi
Un finale sprint quello vissuto sul circuito della Florida. A causa di un incidente alla Mercedes-AMG GT3 Evo di Sun Energy 1, la direzione gara è stata costretta a chiamare una bandiera gialla e a raggruppare tutte le auto: una situazione che ha riaperto i giochi per la vittoria in tutte le categorie, comprese le DPi che vedevano in quel momento Bourdais davanti alla Mazda RT24-P #55 di Harry Tincknell. Alla ripartenza, Bourdais ha tentato la fuga ma ha lamentato via radio un problema non meglio precisato alla vettura, permettendo a quelli dietro di rimanere incollati ai suoi scarichi. Chi si è lanciato è stato Kamui Kobayashi con la Cadillac DPi-V.R #48 di Action Express Racing, risalendo 3° e unitosi a Tincknell nella caccia a Bourdais: i due hanno infiammato la pista, mettendosi però il bastone tra le ruote e lasciando il successo alla Cadillac #5 di Bourdais.
Peccato invece per Chip Ganassi Racing, a cui sfugge di nuovo la vittoria dopo Daytona: Scott Dixon, in fase di rallentamento per rientrare ai pit mentre era in testa con meno di un’ora dal termine, viene colpito dalla BMW M8 GTE #25 di Connor De Phillippi, costringendolo a un lungo stop per sostituire la carrozzeria e lo sterzo.
Il report finale di gara: LMP2 e LMP3
PR1/Mathiasen Motorsports conferma la propria supremazia tra le LMP2 con l’Oreca 07 Gibson #52 affidata a Mikkel Jensen, Ben Keating e Scott Huffaker. Jensen chiude con 2”587 di vantaggio sulla Era Motorsport #18. Da segnalare un brutto incidente per Timothé Buret con Tower Motorsport #8, finito violentemente contro le barriere esterne di curva 2.
CORE Autosport conquista gli onori della categoria LMP3 con la Ligier JS P320 #54. Jon Bennett, Colin Braun e George Kurtz hanno recuperato diversi giri di ritardo, salendo in testa a 90 minuti dal termine e battendo la Riley Motorsports #91, a lungo in vetta.
Il report finale di gara: GTLM e GTD
Disastro BMW: dopo essere stato protagonista con Dixon, De Phillippi ha deciso la vittoria della classe GTLM, entrando prepotentemente sulla Corvette C8.R #3 di Antonio Garcia (e spedendolo fuori) e poi anche sulla Porsche 911 RSR del WeatherTech Racing. I commissari hanno inflitto una penalità allo statunitense, assegnando di fatto (e con stupore) il trionfo a Cooper MacNeil, Matt Campbell e Mathieu Jaminet.
Pfaff Motorsports vince contro la sfortuna incontrata nelle qualifiche e ottiene la vittoria nella classe GTD con Laurens Vanthoor, Lars Kern e Zacharie Robichon. La Porsche 911 GT3 R #9 è salita al comando dell’11a ora con Vanthoor dopo un duro sorpasso sulla Lexus RC F GT3 #12 di Zach Veach, tornata poi ai box per una foratura. Jan Heylan, Patrick Long e Trent Hindman chiudono secondi con la Porsche #16 di Wright Motorsports, chiude il podio l’Aston Martin Vantage GT3 #23 di Heart of Racing con Ian James, Roman De Angelis e Ross Gunn.
Copyright foto: Michael Levitt / LAT Images
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui