Dakar | X-Raid con Mini schiera un dream team per l’edizione 2019

Ingaggiati Peterhansel, Sainz e Despres

Il team X-Raid schiererà per la Dakar 2019 una line up incredibile, formata dai già plurivincitori Peterhansel, Sainz e Despres. I tre saliranno a bordo dei Mini John Cooper Works Buggy
Dakar | X-Raid con Mini schiera un dream team per l’edizione 2019

La Dakar 2019 si avvicina a passi lunghi e ben distesi, ed intanto arrivano le conferme sui partecipanti della corsa che scatterà il prossimo 6 gennaio e si svolgerà interamente in Perù.
E l’annuncio di oggi ha il suo bel peso perché il team X-Raid ha ufficializzato una line-up spettacolare a bordo delle Buggy Mini John Cooper: entrano in squadra infatti Cyril Despres, Stéphane Peterhansel e Carlos Sainz. Conti alla mano, un trio che vanta in tutto 20 successi alla Dakar.

Il team partner di Mini Motorsport schiererà quindi in Perù una formazione pazzesca in cui figurano tre veterani della corsa offroad a tappe: si sa che quando vinci tutto quello che c’è da vincere, non solo nella Dakar ma anche nei rally (e nel caso di Despres pure tra le due ruote), arrivi ad un punto che senti il bisogno di nuovi stimoli e nuove avventure in cui imbarcarti. I Buggy targati Mini e sviluppati nonché fabbricati dal cliente X-Raid hanno debuttato infatti lo scorso anno, e la versione aggiornata degli stessi  sarà a disposizione del trio ex Peugeot (ormai ritiratasi dalla Dakar dopo l’ultima partecipazione quest’anno), che per due terzi si misurerà per la prima volta ufficialmente con questa tipologia di vettura.

Le dichiarazioni di Despres, Sainz e Peterhansel

Despres ha ottenuto in carriera cinque trionfi nella corsa sudamericana già africana, tutti su una KTM, prima di approdare alle quattro ruote nel 2015, dove pure lì si è tolto più di una soddisfazione con i trionfi nei rally come il doppio successo nel biennio 2016-2017 al Silk Way Rally, un format appartenente alla Dakar Series. «Ho una nuova auto, un nuovo team e un nuovo navigatore, ma la passione e le motivazioni restano sempre le stesse», ha dichiarato Despres, che non vede l’ora di guidare il Mini John Cooper Works Buggy sulle sabbie che faranno da padrona alla Dakar 2019: «Basta un errore per rovinare tutto, ci saranno molte possibilità di impantanarsi e perdere tempo», specifica.
Sainz è il vincitore uscente del rally sudamericano, reduce dal secondo trionfo in carriera dopo il primo nel 2010. E per difendere al meglio il suo titolo El Matador, assieme a Despres, farà pratica con i Buggy di Mini al Rallye du Maroc, facente parte del Coppa della Mondo FIA Cross Country e che si svolgerà da domani al 9 ottobre. Il padre di Carlos Jr impegnato nella F1 si mostra ottimista per quanto riguarda la nuova avventura, ed assicura che il team è pronto al meglio per affrontare l’impegno a cui è chiamato.
Infine Peterhansel, ovvero Mr Dakar, colui che è stato capace di vincere 13 edizioni del rally tra due e quattro ruote – e già questo basterebbe come biglietto da visita. Inoltre, rispetto ai due neo compagni di squadra ha già avuto modo di confrontarsi con Mini e di vincere con l’iconica vettura british, come avvenne nel 2012 a bordo di un modello ALL4 Racing. Con X-Raid invece Peterhansel ha infilato due trionfi, ed assicura di essere felice di tornare con la squadra e che la vettura è molto «divertente e facile da guidare». E per quanto riguarda la location unica del Perù, il pilota afferma che grandi dune e il deserto sconfinato renderanno la prova «molto interessante».

L’amministratore delegato di X-Raid, Sven Quandt, parlando del dream team svela che Carlos Sainz è stato coinvolto nello sviluppo del Mini John Cooper Works Buggy, e il suo aiuto è stato fondamentale per definirne il set up. E degli altri afferma: «Stéphane è un vecchio amico e sono felice che sia ritornato tra noi. Cyril ha dato prova di cosa è capace e sono curioso di vedere come metterà a frutto le sue abilità. In ogni caso, ha già parecchi chilometri all’attivo sulla nostra vettura». E conclude: «Il Buggy Mini ha già completato in maniera soddisfacente molti chilometri di test negli ultimi mesi, e non vediamo l’ora di vederlo in azione nella sua prima competizione ufficiale in Marocco».

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