Dakar | Quasi ultimato il concept del prototipo elettrico di Audi. Imminenti i test
Debutto previsto per la Dakar 2022
Mentre in questo fine settimana di Pasqua il motorsport vedrà nascere una nuova serie basata su veicoli elettrici, ovvero l’Extreme E, anche la Dakar – a proposito di rally raid – si prepara ad accogliere nella sua competizione le tecnologie sostenibili applicate alle vetture da gara.
La transizione ecologica della Dakar
Una corsa verso l’impatto zero (o quasi) che coinvolge anche l’evento a tappe più leggendario del mondo dei motori sportivi, con una tabella di marcia già innestata da alcuni team e costruttori. Se è vero che esiste infatti un piano per una transizione verso una totale sostenibilità ambientale, ovvero il DakarFuture presentato nell’edizione di quest’anno e che si pone il 2030 come traguardo per questo ambizioso motivo, dall’altro lato gli stessi concorrenti si stanno attrezzando per farsi trovare pronti nel salto verso motorizzazioni a zero impatto: è il caso, ad esempio, della GCK Motorsport di Guerlain Chicherit, che è al lavoro per entrare in gara nelle prossime Dakar con un veicolo con alimentazione ad idrogeno, eventualmente entro il 2024. Ma anche un costruttore come Audi intende fare la sua parte.
Il progetto Dakar di Audi
Dopo la chiusura del programma in Formula E al termine dell’attuale stagione, l’impegno della casa dei quattro anelli nel mondo delle zero emissioni nel motorsport proseguirà debuttando nella Dakar nella prossima stagione, con un veicolo dotato di propulsione elettrica. «Con il progetto Dakar – ha spiegato Julius Seebach, amministratore delegato di Audi Sport GmbH nonché responsabile di tutte le attività motorsportive del marchio tedesco – noi di Audi restiamo fedeli alla nostra filosofia di utilizzare per la prima volta nuove tecnologie nel motorsport che sono rivoluzionarie per le future auto stradali. Nella nostra storia nei rally, ad esempio, è stato il caso delle quattro ruote motrici [con l’Audi Quattro nelle competizioni rallistiche negli anni Ottanta, ndr], e ora testeremo i componenti delle powertrain di domani in condizioni estreme alla Dakar. Allo stesso tempo, offriremo esperienze entusiasmanti a clienti e fan».
Tre MGU per il prototipo Audi
Il progetto della vettura Audi per l’edizione 2022 del rally raid, gestito dal già capo del programma DTM di Audi Sport Andreas Roos, sta andando perciò avanti, con il concept quasi ultimato e i test già fissati per metà 2021. «Il progetto Dakar è una sfida enorme per l’intero team. Abbiamo un programma serrato per implementare il nostro concept innovativo. Siamo la prima casa automobilistica ad affrontare la Dakar con un gruppo motopropulsore elettrico. L’intero team sta lavorando a tutto campo in modo da poter essere pronti per partire in tempo per la Dakar 2022», ha spiegato Roos, esponendo poi i dettagli tecnici della vettura, che monterà tre powertrain che arrivano dall’esperienza in Formula E: «Avremo una MGU sull’asse anteriore e uno sull’asse posteriore. Una terza MGU funge da generatore per caricare la batteria ad alta tensione durante la guida. Certo – puntualizza -, dobbiamo apportare modifiche, perché il deserto ha sfide diverse rispetto alle città in cui stiamo correndo attualmente in Formula E: salti, sabbia, le tappe molto lunghe. Ma fondamentalmente possiamo sfruttare l’esperienza della Formula E e anche dei nostri prototipi di Le Mans con la e-tron Quattro».
L’autonomia del prototipo Audi e la ricarica della batteria
La batteria del veicolo per la Dakar sarà sviluppata in proprio da Audi e verrà caricata grazie all’energia trasmessa dal motore termico turbo-benzina TFSI mutuato dal DTM, che Roos assicura essere «incredibilmente efficiente e all’avanguardia in termini di peso e consumi», ma «utilizzato solo per caricare le batterie nelle prove speciali», mentre nelle tappe di trasferimento la vettura dovrebbe correre in pieno regime elettrico, secondo i piani di Audi. «La batteria deve essere caricata durante la guida, poiché attualmente non ci sono altre opzioni per farlo nel deserto», ha concluso Roos. In pratica non si tratterà di una vettura 100% elettrica, anche perché per rally raid come la Dakar bisogna ancora trovare la quadra per garantire mezzi a zero emissioni con una autonomia tale da resistere per centinaia di chilometri, senza necessità di ricarica.
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