CIR | Dopo la Targa Florio, edizione (inevitabilmente) sprint: le parole di Crugnola ed Andreucci
Altro weekend positivo per i marchi PSA
La Targa Florio andata in archivio lo scorso weekend sarebbe stata già in partenza una edizione più breve del solito (90 km cronometrati in luogo dei 145 dello scorso anno, causa protocollo Covid), ma alla fine il maltempo ha dato un ulteriore colpo di cesoia alla gara, spingendo gli organizzatori a depennare le ultime due prove speciali.
Targa Florio 2020, la sicurezza prima di tutto
Quindi, solo sette PS per 66 km: un round sprint del Campionato Italiano Rally, insomma. E quindi giù polemiche da parte di organizzatori e rallisti da salotto su una competizione ritenuta troppo breve, al limite della validità , dimenticando che la sicurezza è un imperativo categorico anche in questo tipo di discipline e che in nome dello spettacolo non si può sacrificare la pelle di chi disputa queste gare. Vabbè. Questo per dire che la vittoria di Andrea Crugnola e Pietro Ometto sulla Citroen C3 R5 di FPF Sport ha piena dignità , e ci mancherebbe altro, anche per via del loro indiscutibile dominio lungo il percorso globale della Targa e la bella lotta che si è accesa soprattutto per le piazza d’onore.
Crugnola commenta la sua Targa Florio
«Mamma mia che gara!», ha commentato il varesino. «Sono contentissimo, sono rally sprint che si giocano sul filo dei secondi. Siamo stati bravissimi, noi, il team, Pirelli e la nostra Citroën C3 R5! Abbiamo spinto dalla prima prova e siamo stati capaci di dare il nostro ritmo alla gara. All’ultimo parco la situazione era molto complicata, con un meteo tutto da interpretare era altissimo il rischio di fare una scelta sbagliata degli pneumatici e compromettere tutto. La PS7 era molto scivolosa, non è stato facile ma credo che il tempo ottenuto ci abbia dato ragione».
“Non possiamo che puntare al risultato pieno”
Per Crugnola è il primo successo ne ‘a cursa, e segue i primi posti ottenuti quest’anno nel CIR in Gara 2 del Roma Capitale e al Rally Il Ciocco, altra prima volta per l’istrionico varesino. «Vincere la Targa è una grandissima soddisfazione, ha un sapore speciale per noi. Il feeling con la C3 sta aumentando, abbiamo trovato le giuste regolazioni e stiamo sfruttando al meglio le nostre Pirelli e credo che anche qui – dopo la seconda gara di Roma e il Ciocco – abbiamo dato dimostrazione della nostra forza e della nostra competitività . Un successo importante. Sappiamo benissimo che il nostro campionato è partito con un handicap [il ritiro in Gara 1 al Roma Capitale, ndr] e che la nostra strategia in questa fase del Tricolore può essere una sola, quella di puntare sempre al risultato pieno. Oggi sicuramente abbiamo messo un altro tassello importante per la rincorsa alla testa della classifica, ma la testa è già a Sanremo». Attualmente è secondo nella classifica del CIR 2020, ma il gap dal leader Giandomenico Basso è sceso a soli quattro punti.
Andreucci ed Andreussi, un’altra vittoria nel CIR Due Ruote Motrici
Nell’universo del Gruppo PSA, oltre a Citroen ed altri marchi, troviamo anche Peugeot, portata su strada all’interno del CIR Due Ruote Motrici anche in questo caso da FPF Sport, con il modello 208 e in versione Rally4 e con a bordo Paolo Andreucci ed Anna Andreussi.
La coppia ha segnato un nuovo successo nella categoria dopo l’esordio stagione sulla nuova vettura al Ciocco: «Sono soddisfatto della nostra gara e della vittoria tra le due ruote motrici», ha spiegato il pluricampione italiano, autore di un altro weekend da leader incontrastato. «Già dai test – analizza Andreucci – avevamo trovato il giusto set up della nostra Peugeot 208 Rally 4, ma allo shakedown, con l’incognita pioggia, avremmo voluto fare qualche giro in più sotto l’acqua scrosciante arrivata subito dopo la fine del tempo previsto per lo shakedown. In gara abbiamo continuamente monitorato il tempo e la decisione di scelte gomme ci ha premiato nel secondo parco assistenza. Nella prova Tribune 3, sicuramente complice anche un miglioramento dell’asfalto, abbiamo centrato l’ottava posizione assoluta, consolidando la nostra leadership tra le due ruote motrici. Il campionato adesso inizia ad essere interessante per ciò che ci riguarda, anche se l’assenza a Roma, per il rally inaugurale ci ha fortemente penalizzato».
Per questo motivo infatti la coppia Ucci-Ussi non è leader del CIR Due Ruote Motrici ma quarta, ad otto punti dalla vetta occupata dal giovane Alessandro Casella, sulla Peugeot 208 R2. Chiosa Anna Andreussi: «Le prove della Targa sono belle, ma allo stesso tempo molto impegnative. Chi conosce la Targa Florio, sa quanto siano insidiose le prove. Parliamo di un tracciato con asfalto molto sconnesso e spesso scivoloso. Noi siamo riusciti a fare un ottimo lavoro in assistenza e senza commettere errori in gara».
Paolo Andreucci, prima del prossimo round nel CIR al Rallye Sanremo di inizio ottobre, tornerà nel Tricolore Terra per il Rally Adriatico del 26-27 settembre, sperando arrivi presto una schiarita nel caso avvenuto nel precedente round del San Marino Rally e che è costato la squalifica al toscano (qui i dettagli della vicenda).
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