CIR | Rossetti e Mori, il duo Citroen alla conquista del Rally Italia Sardegna [INTERVISTA e FOTO]

Ottimo piazzamento finale per l'equipaggio Citroen Italia

Grande soddisfazione per Luca Rossetti ed Eleonora Mori, che al Rally Italia Sardegna ottengono ottimi piazzamenti per il CIR e primeggiano tra gli equipaggi italiani. Le dichiarazioni del pilota ai nostri microfoni

Luca Rossetti ed Eleonora Mori rilanciano la loro corsa al titolo nel Campionato Italiano Rally, disputando un Rally Italia Sardegna di spessore a bordo della Citroen C3 R5.

Il primato di Rossetti e Mori

L’equipaggio conclude primo tra i nostri connazionali nella classifica assoluta finale dell’ottavo round del WRC, valido anche come quarto del CIR e secondo del CIRT. Rossetti e Mori sono secondi in entrambe le gare in cui era diviso l’appuntamento su sterrato per gli iscritti al Tricolore, conquistando un bottino totale di 16,5 punti e portandosi dal terzo al secondo posto della classifica di campionato dietro Giandomenico Basso e Luca Granai, vincitori di Gara 2. Al tempo stesso, Citroen ora è a soli 3,75 punti da Ford nella classifica costruttori del CIR.

Un risultato non così scontato visto che il duo debuttava quest’anno su sterrato con la C3 R5 gommata Pirelli, mentre lo stesso Rossetti da alcuni anni non gareggiava su fondo terra. «Sono molto contento di questo risultato, ottenuto in una delle gare che considero tra le più impegnative dell’intero Campionato, su un tracciato completamento nuovo per me» spiega il pilota nelle dichiarazioni ufficiali post-gara, nell’inedito ruolo di debuttante in una gara rally questo weekend. Eppure se consideriamo globalmente la classifica del Sardegna per il CIR, Rossetti e Mori sono l’equipaggio migliore, non a caso meglio classificato nei piazzamenti complessivi dell’evento, con 2,6 secondi su Basso e più di trenta minuti su Crugnola.

Il debutto vincente anche per Eleonora Mori

Non male per l’equipaggio assistito dallo staff tecnico di Fabrizio Fabbri, capace di tenere testa ad una gara che per molti loro colleghi, non solo nel CIR ma anche a bordo delle WRC Plus, è stata infernale e frustrante. «È stata una gara che mi è piaciuta molto – prosegue Rossetti – ma che è stata davvero dura, sia perché molto lunga in termini di chilometri percorsi, ma soprattutto perché il tracciato era estremamente impegnativo: in alcune Prove Speciali presentava un fondo duro ma pieno di pietre affioranti in superficie per cui l’aderenza era molto scarsa; in altri punti le sospensioni erano molto sollecitate per dossi, avvallamenti ed i continui cambiamenti di pendenza; nelle ultime Speciali invece il fondo era sabbioso e si degradava ad ogni passaggio, in particolare la Sassari-Argentiera, piena di solchi. In tutte le situazioni, pur diverse tra loro, non era per niente facile mantenere velocità elevate. Ad ogni modo siamo riusciti a trovare il giusto equilibrio e non commettere errori, mantenendo un buon ritmo di gara. Con il team tecnico di Fabrizio Fabbri abbiamo trovato il miglior set-up adatto alle caratteristiche di questo tracciato».

Anche per Eleonora Mori il Rally Italia Sardegna è stato un debutto assoluto, in questo caso su sterrato. «E devo dire che iniziare ad affrontare questo tipo di tracciato con la gara più impegnativa di tutto il Campionato, per me è stato davvero emozionante, soprattutto visto l’ottimo risultato raggiunto! Sono molto soddisfatta perché credo di essere riuscita nel mio intento di aiutare Luca ad affrontare con la massima concentrazione queste Speciali così dure, evitando le tante insidie che nascondono», commenta la talentuosa navigatrice.

Le dichiarazioni di Rossetti ai nostri microfoni

Tornando a Rossetti, abbiamo chiesto al diretto interessato, all’arrivo ad Alghero l’ultima giornata, come fosse il feeling con la C3 R5 dopo le sue dichiarazioni alla vigilia della stagione, in cui il pilota aveva rivelato il fatto che ci fosse ancora qualcosa da limare. Ora, alla luce degli ultimi risultati positivi dopo un avvio di stagione in salita, il già campione ERC ha commentato: «Sicuramente sto conoscendo sempre di più l’auto. Qui in Sardegna abbiamo fatto delle scelte di set-up che l’hanno resa molto più facile da guidare per aiutarmi, sia per conoscerla sia per il fatto che era molto che non correvo su terra. E così è stato, perché la C3 R5 è stata molto facile da guidare, anche se probabilmente il set-up non era il più veloce, ero al limite del sistema. Sull’asfalto siamo già a buon punto. Sicuramente in vista del finale di campionato sulla terra ci sarà ancora da lavorare, ma abbiamo visto che andando piano, tra virgolette, riusciamo ad esprimere un buon potenziale. Guardiamo avanti».

Sarà un battaglia incerta sino al Tuscan Rewind, atto finale di stagione? Rossetti non ha dubbi: «Sì, sicuramente. Gli avversari più temibili? Sono tre, come abbiamo visto in Sardegna: c’è Crugnola, che ha dato prova di una buonissima velocità, poi è stato sfortunato; c’è Campedelli, sfortunato anch’esso ed infine Basso: ci corro contro da tanti anni quindi so che lui non molla mai, è molto pericoloso». Praticamente tutti i potenziali candidati al titolo meno Craig Breen, assente per problemi di budget della squadra in Sardegna ed attualmente quinto nella classifica CIR ad una discreta distanza dagli altri contendenti.

Crediti Immagini: Marco Passaniti

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