CIR | Disfatta per gli equipaggi Ford Racing al Rally Italia Sardegna

Rally deludente per Campedelli e Dalmazzini

Un weekend terribile e sfortunato per gli equipaggi Ford Racing al Rally Italia Sardegna 2019: sia Campedelli che Dalmazzini ottengono risultati deludenti
CIR | Disfatta per gli equipaggi Ford Racing al Rally Italia Sardegna

Gli equipaggi Ford Racing Italia tornano dal Rally Italia Sardegna acciaccati nelle vetture e un po’ nel morale, con un weekend da mandare gli occhi al cielo e sperare venga archiviato presto.

Weekend amaro per Campedelli

Simone Campedelli e Tania Canton, sulla Ford Fiesta R5 supportata da M-Sport (il cui aiuto si è rivelato questo fine settimana più che mai vitale) e la livrea di Orange1, partono al meglio conquistando la superspeciale di apertura del programma, preludio alla Gara 1 che correranno, secondo il format previsto per il Campionato Italiano Rally in questo appuntamento, l’indomani. Un buon inizio per l’equipaggio carico dalla precedente vittoria alla Targa Florio e con lo stesso Campedelli deciso a far giustizia della sua sfortunata ultima volta al Rally Italia Sardegna, quando nel 2014 dovette ritirarsi.

Sembrava andare tutto liscio anche venerdì, con le Pantere Alate in testa con un vantaggio di circa cinquanta secondi sugli avversari del Tricolore, e autori di ottime prestazioni e di un discreto confronto con gli altri protagonisti del Mondiale (nonostante un tempo imposto nella PS4 per via di una bandiera rossa, che fa credere a Campedelli e Canton di aver accumulato un considerevole ritardo). Poi però nella PS8 del secondo giro sulla Tergu-Osilo la loro Fiesta R5 cappotta per un guasto alla pompa dell’idroguida, dissipando così tutto il vantaggio e salutando la vittoria in Gara 1, andata ad Andrea Crugnola, oltre ai punti in palio.

Nella seconda manche corsa tra sabato e domenica le cose non vanno meglio, anzi. Già nella prima speciale si rompe il tirante dello sterzo, ma comunque Campedelli si mette di buzzo buono e lo ripara, bruciando però una mezz’oretta per l’intervento di rimessa a nuovo. Di conseguenza anche in Gara 2 svaniscono le chance di vittoria e di punteggio pieno (in tutto il weekend l’equipaggio conquista appena 0,75 punti, non avendo più tra l’altro l’opportunità di giocarsi gli scarti del punteggio). Un peccato anche per l’eccellente lavoro dei meccanici di M-Sport a disposizione delle Pantere Alate, costretti a lavorare nella notte tra venerdì e sabato per sistemare la vettura.

Ma Campedelli non perde la fiducia

Campedelli e Canton alla fine sono quarantesimi assoluti, condividendo il weekend sfortunato anche con l’altro pilota Ford Racing Italia, Andrea Dalmazzini, pure lui in difficoltà con la Fiesta R5, ma nel Tricolore Terra: per lui un undicesimo posto finale. In ogni caso Ford continua a restare in vetta al campionato italiano, fronte costruttori, seppure Citroen accorci il gap a 3,75 punti.

«E’ stata una gara durissima», commenta alla fine uno sconsolato Campedelli, che però vede il bicchiere mezzo pieno: «Anche se il risultato finale non ci ha premiati prestazionalmente abbiamo dimostrato di essere competitivi anche in una prova difficile dove ci si misurava con quelli del WRC. Con il gioco degli scarti nulla è compromesso, ma non possiamo permetterci altri passi falsi e dal rally di Roma Capitale [dove vinse nel 2017, ndr] ripartiremo più determinati di prima, perché siamo ancora più fiduciosi nei nostri mezzi. Lavorare con un team ufficiale come la M-Sport è qualcosa di fantastico, quanto hanno fatto venerdì notte sulla vettura è stato incredibile, da applausi a scena aperta».

Ed ancora, in un altro giro di dichiarazioni Campedelli la prende sempre con filosofia: «Sembrava la Dakar, altro che un rally! Davvero, per noi, la Sardegna si è trasformata in un’odissea, con l’intera prestazione compromessa dal problema di venerdì. Nonostante questo non ci siamo persi d’animo ed abbiamo reagito, dimostrando che quando serviva eravamo i più veloci anche sullo sterrato. Poi, purtroppo, anche in Gara 2 la durezza del fondo ha reso vano ogni nostro tentativo di ottenere un buon risultato. Pazienza. Non ci abbattiamo, del resto non si può sempre vincere: le corse sono fatte così, bisogna accettare i verdetti che vengono. Noi, ripeto, stringiamo i denti e tiriamo avanti per la nostra strada, che è ancora lunga. Il campionato è appena a metà del suo cammino».

Crediti Immagine di Copertina: ACI Sport

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