ERC | Mikkelsen vince il Rally Ungheria, Munster migliore tra i piloti del campionato europeo
Ma Lukyanuk resiste in vetta nell'ERC
Un papa straniero si è preso il trionfo al Rally Ungheria, terzultimo appuntamento dell’ERC 2020: Andreas Mikkelsen, assieme ad uno dei suoi storici navigatori, Ola Fløene, ha vinto la gara magiara correndo con la Skoda Fabia Rally2 Evo del Topp-Cars Rally Team. Ma il migliore tra i piloti iscritti al campionato europeo è stato Grégoire Munster, secondo assoluto e primo nell’ERC1 Junior, nonché autore del suo miglior risultato in carriera nell’ERC.
Lukyanuk resiste dopo le difficoltà di ieri
Tornando al norvegese, già in testa alla fine della giornata di ieri, si è distinto per essere riuscito a tenersi lontano dalle insidie di un round su asfalti resi sporchi dai tagli, dalle foglie e dal fango, allargando via via il proprio vantaggio sulla serie di avversari che hanno provato a stare sulla sua scia. A cominciare da Alexey Lukyanuk, arrivato a soli 5 secondi da Mikkelsen prima che una penalità di cinque minuti rimediata a ridosso della PS6, inflittagli per via di un ritardo al controllo orario, lo mettesse fuori dai giochi. Imbestialito (anche con gli organizzatori, che in effetti non sono stati inappuntabili in qualche dettaglio della gara) per aver buttato al vento questa possibilità di provare la fuga in classifica, e cementare la sua leadership, il russo su Citroen C3 R5 ha recuperato un po’ di calma nella giornata di oggi («Debbo imparare a gestire meglio la rabbia, quando le cose vanno male a volte mi infurio. Bisogna essere un po’ più calmi, d’altra parte non posso sempre controllare io tutto. Ma essendo un perfezionista, se qualcosa non è a posto mi scoccia. Ci lavorerò», ha dichiarato a mente fredda, riportato dal sito dell’ERC) e si prende il quattordicesimo posto finale, con due punti più cinque di bonus per i suoi tempi realizzati nella tappa decisiva (nel format dell’ERC vengono messi in palio punteggi extra nell’ultima giornata per i cinque piloti più veloci).
La soddisfazione di Mikkelsen
Fallito sino ad un certo punto il riscatto, mentre Mikkelsen ha potuto festeggiare la sua prima vittoria stagionale nell’unica gara disputata sino ad oggi nell’attuale stagione. «Nel 2020 sono ancora imbattuto!», ha scherzato il già tester Pirelli per il WRC. «È stato un buon weekend – ha poi spiegato -, ma come avevo già detto, è diverso essere attivi come collaudatori. Nelle ultime gare, infatti, non ero stato un gran che, tant’è che qualcuno aveva detto che non ero più capace di guidare su asfalto. Invece eccomi qui, è bello dimostrare che si sbagliano! Ringrazio la Topp-Cars per avermi dato questa grande macchina su cui hanno lavorato incessantemente, così come la Skoda che l’ha costruita benissimo. L’avevo già provata nel 2017 e mi era piaciuta da subito, poi è passato tanto tempo. Mi sono trovato bene e ho potuto controllare il rally. La strategia era essere puliti e non prendere rischi, ma siamo stati veloci e ci siamo divertiti». Mikkelsen, che durante il fine settimana si è lamentato per una presenza un po’ troppo sregolata di spettatori a bordo strada, può giocarsi questa vittoria come carta per ribussare alle porte del mondo rally che conta, come il WRC a cui punta per un ritorno ufficiale.
Il podio del Rally Ungheria 2020 e il ritiro di Breen
Munster, dicevamo: il giovane pilota sulla Hyundai i20 R5 schierata da BMA Autosport ha dovuto fare i conti oggi con una foratura, ma intanto la sua scalata alla piazza d’onore – e al primo posto tra i piloti ERC in lotta nelle classifiche – è alla fine andato a segno, pur con un minuto e mezzo di ritardo da Mikkelsen: una piccola rimonta partita dalla PS12, prendendo il posto di Craig Breen, prima di quella prova speciale secondo. L’irlandese del team MRF è stato poi costretto al ritiro per un problema tecnico al motore della sua i20 R5, totalmente andato, grippato, come poi ha spiegato lo stesso pilota. Munster quindi è salito al secondo posto mantenendo la piazza sino alla fine, davanti a Efrén Llarena, un altro che nella giornata di oggi ha messo a segno una bella rimonta, dai dintorni della top 5 al podio. Lo spagnolo su Citroen C3 R5 ha ingaggiato un bel duello con Niki Mayr-Melnhof, approfittando anche della foratura subito da Norbert Herczig, che sino alla PS14 era terzo, per poi successivamente scivolare sesto.
Problemi anche per Oliver Solberg
Quindi, Llarena sale sull’ultimo gradino del podio finale, a due minuti praticamente tondi da Mikkelsen, seguito a 4,5 secondi da Oliver Solberg, quarto finale. Il giovane pilota, secondo nella classifica ERC, poteva approfittare delle difficoltà di Lukyanuk per accorciare parecchio le distanze dalla vetta del campionato, ma due forature ieri ne hanno compromesso la gara e le ambizioni. Oggi però Solberg ha spinto al massimo per rimontare dall’ottavo sino al quarto posto, restando però spiazzato dalla tattica intelligente di Llarena, capace di gestire e preservare al meglio le gomme, e sfruttando quindi quelle da bagnato sul finale per giovare di un grip migliore: cosa che ha portato lo spagnolo sul podio, ma intanto il rivale su Fabia Rally2 Evo è riuscito a portarsi a casa cinque punti bonus per la sua classifica dell’ERC1 Junior. In quella assoluta, invece, resta sempre a 25 lunghezze di distanza da un Lukyanuk ancora leader: ma con due round al termine dell’ERC 2020 (salvo imprevisti dettati dalla pandemia) tutto è ancora aperto.
Gli altri risultati del Rally Ungheria 2020
Il resto della top ten del Rally Ungheria 2020 vede Mayr-Melnhof quinto, Herczig sesto, settimo Callum Devine, ottavo Marijan Griebel, nono Erik Cais ed infine decimo Yoann Bonato. Munster svetta nell’ERC1 Junior, mentre nell’ERC3 Junior terzo successo di categoria stagionale per Ken Torn, vittorioso nel duello contro Pep Bassas, seppur vittima di una foratura nel finale; terzo posto per un ottimo Ola Jr Nore, al suo debutto la nuova Renault Clio RSR Rally5 per Toksport WRT. Tibor Érdi Jr ha firmato invece il successo nell’ERC2 con un margine di sei minuto sul nostro Zelindo Melegari, ed infine nell’Abarth Rally Cup nuova vittoria per Andrea Mabellini, nonostante abbia dovuto fare i conti con la rottura della sospensione nella PS1 e la conseguente penalità di cinque minuti per non aver finito la prova.
Crediti Immagine di Copertina: FIA ERC
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