WRC | Toyota analizza cosa ha funzionato e cosa non è andato al Rally Estonia: “Abbiamo sbagliato nei test”
Il bilancio di Toyota Gazoo Racing
Le sensazioni di Toyota Gazoo Racing alla vigilia del Rally Estonia erano alquanto contrastanti. Da una parte, il team principal Tommi Mäkinen aveva espresso i suoi dubbi sul fatto che l’appuntamento da cui è ripartito il WRC potesse dare un vantaggio competitivo ai rivali di Hyundai, con in primis il pilota di casa ed ex Toyota Ott Tanak che, come pronostico, ha poi vinto la gara, e dall’altra la fiducia espressa da Kalle Rovanpera, certo che l’Estonia sarebbe stata positiva per il team (e lo stesso Mäkinen alla fine aveva sentenziato che le strade veloci del round di Otepää avrebbe valorizzato le prestazioni della Yaris WRC).
Le cose non sono poi andate proprio benissimo, al di là del terzo posto che Sébastien Ogier è riuscito a salvare anche grazie al ritiro dell’avversario Thierry Neuville, che altrimenti avrebbe composto una tripletta tutta Hyundai sul podio, e ai punti preziosi ottenuti anche dal team. Il francese resta leader nella classifica del WRC, ma intanto rivali temibili come il campione mondiale 2019 Tanak iniziano a farsi più minacciosi quando mancano solo tre round alla fine della stagione, mentre sul fronte costruttori Toyota anche in quel caso è prima, ma la solita Hyundai incombe a soli cinque punti di distanza.
Ogier: “C’era del potenziale che non abbiamo sfruttato in Estonia”
Partire per primo nella mattinata di apertura del Rally Estonia non è stata una passeggiata di salute per Ogier, e nel pomeriggio non ha aiutato un problema alla gomma uscita fuori dal cerchione. Nonostante tutto torna a casa con cinque prove speciali vinte e la solita reazione da campione quando le cose non si mettono benissimo. Difficili da acciuffare gli Hyundai là davanti, tanto è vero che alla fine della gara Ogier ha messo a segno una delle sue punture sostenendo che le i20 hanno avuto un grande vantaggio nelle posizioni di partenza, pur riconoscendo un progresso prestazionale delle vetture avversarie.
In ogni caso, il sei volte campione del mondo ha parlato di «risultato positivo». «Finire sul podio fa bene al campionato», ha spiegato, per poi precisare: «Sicuramente c’è un po’ di frustrazione per noi perché sappiamo che avremmo potuto fare meglio questo fine settimana, c’era del potenziale che non siamo riusciti a sfruttare. Vincere in Estonia sarebbe stato difficile ma avevamo la capacità di essere molto più vicini o almeno da secondo posto. Anche a me sarebbe piaciuto ottenere di più dalla Power Stage [per lui solo il quarto tempo, ndr], ma è stata la prova più dura del weekend e quando capisco che è troppo rischioso provarci, preferisco non osare ed assicurarmi il podio. Comunque è bello fare dei buoni punti in un weekend difficile». Insomma, meglio non correre rischi e cercare di mantenere il vantaggio anziché strafare, ed Ogier che di rally se ne intende ha capito l’antifona e preferito evitare di mandare a carte e quarantotto il suo weekend nella ricerca di un exploit. O almeno così sostiene.
Evans: “Non sono completamente soddisfatto”
Chi invece sembra aver perso, almeno in Estonia, un po’ della brillantezza mostrata ad inizio stagione è Elfyn Evans. Pure lui alle prese con qualche impiccio di troppo come la gomma delaminata nella PS7, ma c’è da dire che il gallese era reduce dallo spettacolare e pauroso incidente nel South Estonia Rally di qualche settimana fa, mentre lo scorso anno al Rally Estonia aveva rimediato un infortunio alla schiena tale da metterlo fuori gioco per una parte della stagione 2019. Fortunatamente integro ed in forma, Evans però non ha dato prova di tempi eccelsi, chiudendo alla fine quarto ad 41,9 secondi da Tanak e una quindicina da Ogier (ma da quest’ultima nella classifica del WRC 2020 continua a mantenere un gap contenuto, salito da otto punti prima dell’Estonia ai nove attuali, grazie al punteggio bonus della Power Stage).
«Non sono completamente soddisfatto alla fine del rally – ha ammesso il gallese – ma arriviamo con il quarto posto assoluto e il secondo nella Power Stage. C’era ovviamente un buon ritmo lì in alcuni punti, ma non sono stato in grado di mantenerlo in modo costante. Abbiamo apportato alcune modifiche durante la notte e domenica mattina con le condizioni scivolose le cose pareva stessero andando un po’ meglio. Poi ho faticato quando le strade sono diventate più impegnative […]. Come sempre ci sono alcune cose su cui possiamo lavorare, ma in fin dei conti siamo qui dopo un weekend difficile con un discreto bottino di punti». In ogni caso, il vincitore del Rally di Svezia anche su DirtFish ammette che ci sia da lavorare, alla luce del weekend estone: «Penso che ci siano piccole modifiche che potremmo apportare alla vettura ad essere onesti, ma sappiamo che l’auto è generalmente forte. Tuttavia penso che tutti noi piloti potremmo ancora apportare piccoli miglioramenti, quindi sì, si può costruire da quello che abbiamo fatto nel weekend, diciamo».
Rovanpera felice del suo Rally Estonia
Un weekend che ha dato qualche margine positivo in più quello di Rovanpera. Il finnico vince la prima prova che ha aperto la giornata di sabato, per poi dover fronteggiare forature e una penalità di un minuto per via di una leggerezza che Jonne Halttunen, suo navigatore, ha commesso prima della PS10, ovvero la rimozione della placca di protezione del radiatore in un momento non consentito, vale a dire dopo il controllo orario. Tra questi due imprevisti Rovanpera perde ogni possibilità di lottare per il podio, stazionando nella metà classifica e chiudendo quinto, come al Rallye di Monte Carlo di quest’anno, a quasi un minuto e venti dalla vetta. Eppure, il giovane vincitore del WRC2 Pro 2019 con Skoda ha dimostrato ancora una volta di avere il talento per segnare tempi e prestazioni di livello: non a caso vince anche lui cinque prove speciali, tra cui la Power Stage, dove stacca di cinque secondi il compagno di squadra Evans, di sei Tanak e di otto Ogier.
Normale che alla fine Rovanpera si esprima così: «Sono veramente felice. Il mio weekend è stato davvero buono in termini di ritmo e guida. Penso di aver fatto tutto il possibile e di non aver commesso errori, anche guidando su questo ritmo molto veloce. Abbiamo avuto un po’ di sfortuna e non è stato proprio il nostro weekend, ma questo è il rally, alle volte. La Power Stage è stata abbastanza buona […]. Un grande ringraziamento al team perché la vettura è stata fantastica da guidare».
Al via in Estonia anche una quarta Toyota Yaris WRC, con una delle rivelazioni del weekend, ovvero Takamoto Katsuta. Il giovane giapponese nelle grazie di Mäkinen stava stazionando nel suo miglior piazzamento in una gara WRC con la World Rally Car Plus, ovvero il quinto posto, sino a quando non ha dovuto ritirarsi per via di un cappottamento ad alta velocità in quinta marcia nella PS13.
Makinen punta il dito sui test pre Rally Estonia
Questo il bilancio della spedizione estone ad opera del team principal Mäkinen: «Il risultato alla fine del Rally Estonia è molto buono per tutta la squadra e ci mantiene ai vertici del campionato piloti e costruttori». Ma al tempo stesso commenta: «Non siamo totalmente soddisfatti della nostra prestazione. Il nostro set-up non era l’ideale per le condizioni che abbiamo dovuto affrontare, che erano diverse dai nostri test».
Spiega meglio il concetto sulle pagine di DirtFish: «Abbiamo compreso che abbiamo svolto i nostri test preparatori [di questa estate] in condizioni troppo veloci, non realistiche; il Rally Estonia presentava condizioni completamente diverse da quelle dei nostri preparativi. Penso che questa sia la risposta per cui la nostra vettura non era assolutamente perfetta.
Domenica – prosegue -, quando abbiamo avuto condizioni più rapide, abbiamo visto che tutti i nostri piloti potevano stabilire i tempi più veloci. La velocità di Kalle è particolarmente impressionante per un pilota così giovane. Sembra trovare la sua migliore prestazione quando è sotto forte pressione, come ha fatto nella Power Stage. Possiamo solo chiederci cosa sarebbe potuto succedere senza il problema delle gomme di sabato, perché sono sicuro che avrebbe potuto ottenere un risultato complessivo decisamente migliore».
Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing
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