WRC | Rally Finlandia 2020 cancellato, le reazioni. Ennesima beffa per Latvala: “Difficile che la stagione possa continuare”
Inoltre, il commento di Breen e Lappi
La cancellazione del Rally di Finlandia di quest’anno ha preso in contropiede l’ambiente del WRC, anche se ormai in questo disgraziato 2020 bisogna essere pronti agli imprevisti, soprattutto quando si parla di calendari sportivi.
Rally Finlandia 2020, la delusione di Latvala
Anzitutto, la notizia sconvolge i piani di due piloti part time pronti al rientro nel Mondiale su una World Rally Car Plus: parliamo di Jari-Matti Latvala e Craig Breen. Il primo, ricordiamo, non è stato confermato alla fine della scorsa stagione in Toyota Gazoo Racing, perciò ha dovuto reinventarsi un programma da privato, sempre sulla Yaris WRC ma con fondi faticosamente recuperati e con poche uscite competitive a disposizione. Dopo aver disputato un debutto stagionale piuttosto sfortunato al Rally di Svezia, con tanto di ritiro, il finnico non si è perso d’animo e si preparava per un’altra occasione per dimostrare (a sé stesso e ai team) che il vecchio leone è ferito ma non stanco, ed è ancora in pista per cercare di rientrare in una squadra ufficiale. Peccato che il suo obiettivo successivo, il Rally Italia Sardegna, alla fine è stato rinviato a non si ancora quando, e l’opzione seguente del Finlandia… beh, sappiamo come è andata finire.
L’ennesimo smacco per Latvala, già alle prese ultimamente con guai non solo sportivi e professionali ma pure personali. Ai microfoni di Rallit.fi il pilota ha esternato la propria amarezza: «Sono deluso, ovviamente. Forse potevamo pure aspettarcelo. Fino alla fine di luglio saranno vietati eventi con più di 500 persone, quindi è difficile il fatto che solo una settimana dopo saremo in competizione davanti a decine di migliaia di spettatori. Tanto di capello agli organizzatori per aver preso una decisione ora e così in fretta, risparmiando sui costi». Già che c’è, l’ex Toyota svela ancora una volta il proprio scetticismo riguardo il proseguimento della stagione: «Il Rally di Finlandia è organizzato a un livello molto alto e se non è possibile correre qui, non so quali altre tappe potrebbero aver luogo nella seconda metà dell’anno. Secondo me le opportunità di continuare la stagione sono sempre più flebili. Il rally è uno sport costoso e richiede un pubblico. Non è come la Formula 1 in cui le tv pagano per i diritti. Un rally ha bisogno di un pubblico per poter correre».
Sfuma il ritorno in Hyundai Motorsport di Craig Breen
Un altro beffato di lusso è Craig Breen, che proprio in Finlandia sarebbe tornato a bordo della terza i20 Coupé WRC messa a disposizione per lui da Hyundai Motorsport. Il team principal Andrea Adamo crede molto nell’irlandese, che ha debuttato da part time lo scorso anno con la squadra in occasione proprio del round finlandese ed in Galles. Quest’anno il ritorno al Rally di Svezia e, ancora una volta a sorpresa, per l’evento che è stato oggi cancellato e per il quale Breen fremeva. Ed invece l’ex Citroen torna alla casella del via sperando in nuove opportunità nel WRC con Hyundai: nel frattempo, potrà consolarsi con l’ERC che forse dovrebbe partire a luglio con il Rally di Roma Capitale. L’irlandese disputerà il campionato europeo sulla Hyundai i20 R5 per il team MRF Tyres, azienda di pneumatici che aspira ad insidiare colossi come Pirelli e Michelin. «Certo, è importante proteggere la salute delle persone in tutto il mondo, ma tuttavia è un boccone amaro da buttar giù, soprattutto per un’opportunità come questa, così speciale», sono le parole di Breen riguardo lo slittamento al prossimo anno del Finlandia.
Lappi: “Una notizia devastante”
Stando in territorio finlandese, chi ha detto la sua sulla cancellazione dell’evento di casa è anche Esapekka Lappi. Il pilota di M-Sport ha così commentato lo sviluppo di queste ore, come riportato da RallyeSport: «Una notizia devastante per tutti noi. Non vedevo davvero l’ora di tornare al volante con Janne [Ferm, il suo copilota a bordo della Ford Fiesta WRC, ndr] e M-Sport, ma capisco che questa è la decisione migliore e l’organizzazione della manifestazione in Finlandia ha il mio pieno sostegno. Dovremo aspettare un po’ più a lungo e restare forti».
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