WRX | Johan Kristoffersson torna nel Mondiale Rallycross con il team di famiglia
A bordo della Volkswagen Polo GTI RX
La stagione del Mondiale FIA Rallycross, che dovrebbe aprirsi il prossimo mese da Barcellona (il condizionale è d’obbligo, visto che il coronavirus sta bloccando qualunque cosa, in ogni parte del mondo, ad ogni livello), accoglierà un figliol prodigo che ha fatto la storia del WRX, ovvero Johan Kristoffersson.
Il 2019 di Kristoffersson lontano dal WRX
Il due volte campione iridato nel Rallycross (stagione 2017 e 2018) ha passato l’ultimo anno nel WTCR, correndo sulla Volkswagen Golf GTI TCR per il team Sébastien Loeb Racing. Un 2019 con alcune soddisfazioni di peso, come le due vittorie ottenute una in Gara 2 alla Race of Germany e un’altra nell’ultimissimo appuntamento in Malesia, chiudendo poi il Mondiale TCR quinto assoluto. Ma adesso è tempo di ritornare nel contesto che più ha dato soddisfazioni a Kristoffersson, che ogni tanto si diletta anche con i rally di casa sua in Svezia, incluso l’appuntamento del WRC corso anche recentemente (cogliendo un terzo posto nel WRC3, a bordo della Polo GTI R5 assieme a Stig Rune Skjærmoen).
«È stato un periodo frenetico e non certo il percorso più semplice da percorrere» ha motivato la sua scelta al sito DirtFish lo svedese. «Ci sono state molte alternative, ma in questo momento mi sento davvero soddisfatto. Il rallycross è parte del mio cuore. Tutta la nostra energia e attenzione è ora concentrata sul WRX».
Stagione con Volkswagen da privato per Kristoffersson
Kristoffersson salirà a bordo della Volkswagen Polo GTI RX ma non più con il team PSRX Volkswagen, che ha portato alla vittoria non solo lo svedese ma prima di lui anche – e sempre due volte – Petter Solberg, chiudendo poi il programma nel WRX dopo la stagione 2018. L’iridato nel rallycross correrà quest’anno con il Volkswagen Dealer Team Bauhaus di suoi padre Tommy. Una squadra privata che per diretta ammissione di quest’ultimo ha «risorse limitate, non comparabili al 2017 e al 2018» in cui il figlio trionfò, ma Johan è entusiasta di questa nuova opportunità .
«È una cosa un po’ speciale correre con Kristoffersson Motorsport. Quando siamo entrati nel rallycross nel 2014, abbiamo fissato un piano triennale per diventare campioni del mondo. Ci siamo riusciti con PSRX, dove ho avuto due anni fantastici. Ma alcuni membri del nostro personale erano in panchina, più o meno». ha affermato lo svedese. Poi, rivolgendo il suo sguardo alla stagione precedente e a quella attuale, e alle nuove gare del calendario WRX, ha aggiunto: «Tendo a concentrarmi sulle cose in cui sono coinvolto, ma ho dato uno sguardo ad alcune gare che non ho fatto e la mia conclusione è che i nostri avversari hanno fatto passi avanti nel 2019. Ho imparato dai rally e dal WTCR e quel mix è ciò che rende il rallycross. Spa sembra eccezionale [è una delle nuove gare aggiunte al WRX, ndr]. Mi piace l’atmosfera lì, quindi non vedo l’ora di incontrare di nuovo i miei colleghi. Mi sono mancati e mi chiedo se provano la stessa cosa … ».
Kristoffersson e la pressione per i risultati
C’è da dire che il resto della concorrenza nel Mondiale Rallycross è ormai popolata da soggetti privati, giacché i costruttori ufficiali negli ultimi tempi si sono via via sfilati dal WRX, da Peugeot a Volkswagen. Sarà curioso vedere come si svilupperà il duello con un altra squadra a conduzione familiare, ovvero quella degli Hansen, con Timmy campione uscente, in gara assieme a suo fratello Kevin sulle Peugeot 208 WRX.
Tom Kristoffersson ha invece spiegato che, pur usufruendo dei servizi di Volkswagen Motorsport, la vettura avrà la propria base in Svezia, nella località di Arvika, e ha rimarcato l’importanza di ottenere subito dei buoni risultati per poter contare sul sostegno degli sponsor. «Dei buoni risultati ci darebbero la possibilità di un supporto ulteriore per la seconda parte della stagione. Naturalmente questo mette sotto pressione il nostro team, ma sono sicuro del fatto che abbiamo una squadra molto preparata. […] Ci vuole un enorme sforzo, ma abbiamo costruito la nostra credibilità nel corso degli anni, non da ultimo con i successi di Johan».
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