Dakar | Tappa 9, Moto: il riscatto di Quintanilla, che lancia il guanto di sfida al leader Brabec
Quintanilla vince Tappa 9
La rivincita di Husqvarna arriva alla fine nella Tappa 9 della Dakar 2020 con Pablo Quintanilla che si prende la sua prima vittoria, limando così di qualche minuto la distanza in classifica generale che lo separa da un sempre leader Ricky Brabec.
Dakar 2020, Tappa 9: Price secondo dietro Quintanilla
Salito al comando dal chilometro 244 della Wadi Al Dawasir – Haradh da 410 km di gara (oggi si andava verso il Rub’ al Khali, la sconfinata zona desertica nella settore meridionale dell’Arabia Saudita, nota da noi come Quarto Vuoto), il cileno di Husqvarna ha mantenuto la testa soffiandola a Brabec, precedentemente nella prima posizione, e si prende la vittoria con un vantaggio di 01′ 54” su un ritrovato Toby Price, il KTM campione uscente della Dakar che arrivava da alcuni giorni piuttosto delicati (a proposito: questa è stata la prima tappa per le Moto e i Quad dopo il giorno di sospensione per lutto di ieri).
Dakar 2020, Tappa 9: i piazzamenti al traguardo per le Moto
I distacchi odierni tra i big comunque sono stati molto ridotti, tanto è vero che circa a metà della gara quattro piloti di classifica (Quintanilla, Brabec, Joan Barreda e Price) erano racchiusi in 32 secondi. Perciò al terzo posto troviamo Barreda a 02′ 42” dalla vittoria, con il pilota Honda che prosegue la striscia positiva di podi di tappa (è il terzo consecutivo) dopo le difficoltà vissute nei primi quattro giorni della Dakar (anche se oggi ha sofferto una piccola caduta intorno al centesimo chilometro di gara, ma fortunatamente nulla che gli abbia impedito di proseguire normalmente).
Quarto posto al traguardo per Brabec con un ritardo di 03′ 55” su Quintanilla, cosa che fa sì che lo statunitense di Honda conceda al rivale cileno 4 minuti nella generale, ma comunque resta leader dopo una Tappa 9 gestita generalmente in controllo più che in attacco. Dal canto suo, il rivale Husqvarna ha lanciato oggi un messaggio ben chiaro all’indirizzo di Brabec, che con tre tappe alla fine della Dakar 2020 dovrà guardarsi alle spalle dagli assalti di Quintanilla, ora a 20′ 53” di ritardo da lui nella generale.
Tornando alla frazione odierna, al quinto posto rintracciamo il piazzamento di Ross Branch, il sorprendente vincitore di Tappa 2 che zitto zitto continua a fare la sua dignitosissima Dakar ritornando in zona top ten (era dalla quinta frazione che non ci rientrava, per via delle alterne sfortune vissute nelle tappe successive). Sesto posto per Kevin Benavides, partito molto bene stamattina aprendo la strada per poi perdere terreno sino a chiudere con 05’50” dal primato, a soli 20 secondi da Branch. Per la seconda volta in questa Dakar 2020 dopo quanto è avvenuto in Tappa 5, Kevin si ritrova al traguardo vicino al fratello, ma in questo caso è il KTM Luciano a seguire, piazzato al settimo posto con un ritardo di 18 secondi dal suo consanguineo in corsa per Honda.
All’ottavo troviamo José Ignacio Cornejo, mentre la top ten si chiude con Andrew Short e Matthias Walkner, distante poco più di otto minuti dal primo posto. Dopo l’exploit in Tappa 6, Jacopo Cerutti scivola nuovamente fuori dai primi venti ma ottiene un altro risultato frutto di una costanza incrollabile, ovvero il 22esimo posto a 17′ 16” di ritardo. Sempre molto vicino a lui il compagno di squadra in Solarys Racing, Maurizio Gerini, che chiude 24esimo a 19′ 52”.
Dakar 2020, Brabec insidiato dagli avversari
Riprendendo il discorso della generale, mentre Brabec lo vedremo negli ultimi tre giorni della Dakar (a proposito, domani Marathon Stage nel Quarto Vuoto, ciò significa niente assistenza tecnica a fine tappa) impegnato nel tenere a bada i possibili assalti di Quintanilla, Price risale al terzo posto con un gap di 26′ 43”, rendendosi anch’egli un cliente insidioso per Brabec.
Sale anche Barreda, quarto a 28′ 16”, mentre Cornejo perde due posizioni piazzandosi al quinto a 29′ 29”. Il resto della top ten generale è completato da Walkner, Luciano Benavides, l’ormai unico alfiere Yamaha a tenere alto il nome del team Franco Caimi, Skyler Howes ed infine Stefan Svitko, con distacchi dai 37 minuti in su. Al 19esimo e 20esimo posto troviamo rispettivamente Cerutti e Gerini.
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