ERC | Rally Cipro 2019, Al Attiyah vince come da pronostico, Ingram fortifica la sua leadership [AGGIORNAMENTO]

Resoconto finale del Rally Cipro 2019

Il penultimo appuntamento dell'ERC si conclude con la vittoria, senza sorprese, di Nasser Al Attiyah. Ma al Rally Cipro 2019 Chris Ingram prova la fuga per il titolo europeo, grazie ai problemi dei suoi avversari
ERC | Rally Cipro 2019, Al Attiyah vince come da pronostico, Ingram fortifica la sua leadership [AGGIORNAMENTO]

AGGIORNAMENTO: Non molto dopo la conclusione del Rally di Cipro 2019 la classifica ha subito un cambiamento che riguarda il podio: Nasser Al-Attiyah resta vincitore, ma Simos Galatoriotis è stato squalificato per aver commesso una infrazione conducendo la propria vettura, dopo la cerimonia di premiazione, al parco assistenza anziché al parco chiuso (l’equipaggio si è giustificato parlando di un fraintendimento, ma ormai la frittata era fatta). Di conseguenza il pilota di casa perde il secondo posto dove sale Chris Ingram, seguito da Mikko Hirvonen e da tutto il resto della top ten che scala di una posizione.

Il britannico così allunga ulteriormente il suo passo da leader nella classifica dell’ERC 2019, dove è in testa con 135 punti. Al secondo posto balza Łukasz Habaj, a quota 116, mentre Alexey Lukyanuk, che paga il ritiro, si ferma al terzo con 107 punti. La top 5 è completata da Filip Mareš e dal giovanissimo figlio d’arte Oliver Solberg, ma ovviamente la lotta per il titolo, ad un solo appuntamento dal termine (il Rally d’Ungheria di novembre), è aperta ai primi tre piloti.


Nasser Al-Attiyah ha vinto il Rally del Cipro 2019, e fin qui nessuna sorpresa: il principe qatariota ha rispettato i pronostici e a bordo della Volkswagen Polo GTI R5 (assieme al copilota Matthieu Baumel) ha conquistato senza grossi problemi l’appuntamento cipriota dell’ERC per la sesta volta in carriera.

Al Attiyah senza rivali, Galatoriotis unico inseguitore

Al-Attiyah ha stabilito la sua leadership già dai giri mattutini e ha conservato la vetta della classifica assoluta dall’inizio alla fine, senza farsi impensierire dagli avversari pur essendo lui una wild card del Campionato Europeo Rally FIA. Ma, come abbiamo visto, il feeling tra il campione della Dakar uscente ed il Rally di Cipro è molto stretto, nonostante l’anno scorso abbia salutato la vittoria per colpa di una foratura. Nel 2018 il successo arrise infatti alla gloria locale Simos Galatoriotis, ma in questa edizione Al-Attiyah si è preso la rivincita relegando il cipriota al secondo posto. Guidato alle note da Antonis Ioannou sulla Skoda Fabia R5, il pilota ha faticato non poco per restare in scia del qatariota, tanto è vero che il suo secondo posto finale con un ritardo di ben 02:37.5 (tanto per capire quanto è andato forte Al-Attiyah) è anche frutto del ritiro di Alexey Lukyanuk ed Alexey Arnautov.

L’equipaggio sulla Citroen C3 R5 infatti è rimasto alle spalle del qatariota sino alla PS9, per poi doversi ritirare per un problema al motore della vettura nella speciale successiva. Questo colpo di scena apre la strada a Galatoriotis ma soprattutto riverbera i suoi effetti nella classifica di campionato.

Il colpo di scena a favore di Ingram

Lukyanuk infatti è in lotta per bissare il titolo europeo dello scorso anno, e prima del Rally di Cipro si trovava secondo in classifica con un solo punto di distanza dal leader Chris Ingram. Ed è qui che abbiamo la storia di copertina del penultimo appuntamento dell’ERC, non ce ne voglia Al-Attiyah: il britannico rischiava di non poter disputare gli ultimi due round del campionato continentale per problemi di budget, e così non poter né difendere la sua leadership né alimentare il suo sogno di laurearsi campione ERC 2019, primo britannico ad ottenere un titolo del genere dai tempi di Vic Elford nel 1967.

Poi una provvidenziale raccolta fondi sul web organizzata dalla madre ha consentito ad Ingram e al suo navigatore Ross Whittock di poter correre almeno a Cipro e ritornare in gara sulla Fabia R5, con i nomi di più di 250 donatori impressi sulla vettura. Partito in sordina con un quinto posto assoluto, il giovane pilota che ha mancato di poco il successo nell’ERC1 Junior Championship 2019 ha preferito nelle prime fasi di gara optare per una guida prudente sugli insidiosi sterrati ciprioti. Stesso discorso nella giornata conclusiva, con qualche difficoltà per via della polvere sollevata sulla strada, ma complici i ritiri dei suoi rivali nella lotta al titolo Ingram disputa un finale di gara con un ritmo più rilassato (non a caso nelle ultime due PS ottiene il sesto tempo).

Prudenza, buona gestione delle gomme Michelin e fortuna sono state il mix vincente che ha consentito al britannico di conquistare il terzo posto finale, a 03:50.9 da Al-Attiyah ma poco importa: contavano i punti per allungare in testa al campionato, e così il britannico arriva al traguardo quasi commosso per essere ritornato in corsa nell’ERC, lui che giusto qualche settimana fa rischiava di assistere al campionato che lo poteva laureare campione da casa, da spettatore, e di vivere inoltre un weekend così positivo.

Abbiamo parlato di ritiri e sfortune degli avversari di Ingram al plurale, perché ha sventolato la bandiera bianca non solo Lukyanuk ma anche Łukasz Habaj, terzo in classifica prima del Cipro con 10 punti di distacco dal britannico. Il polacco non ha abbandonato la gara ma, dopo una prima tappa anche per esso all’insegna della prudenza, ha vissuto assieme al copilota Daniel Dymurski un proseguimento della gara foriero di guai per la sua Fabia R5: prima un testacoda nella PS9, poi alcuni problemi elettrici nella prova successiva che hanno mandato in tilt l’acceleratore della vettura (tanto che il rischio ritiro si è fatto molto concreto); inoltre, nella PS11 va fuori uso anche l’interfono. Habaj quindi si è ritrovato a correre un finale di gara con la Skoda che non poteva accelerare più di tanto pena la rottura del motore, e così il debutto del polacco nella calda Cipro frutta un quinto posto finale al pilota e un rallentamento nella sua corsa al titolo.

Gli altri piazzamenti al Rally Cipro 2019

Facciamo un passo indietro e vediamo che al quarto posto del Rally di Cipro si piazza l’altra wild card e veterano nonché campione del WRC Mikko Hirvonen, che ha ammesso di essersi divertito nel weekend con la Ford Fiesta R5 sugli sterrati della competizione. Il resto della top ten vede al sesto posto Nikolaus Mayr-Melnhof, reduce da una prima tappa infernale tra forature e problemi alla sua Fiesta R5 che si sono poi ripetuti nell’ultima giornata, ma solo all’altezza della PS10: alla fine l’austriaco migliora la sua gara chiudendo tra i primi dieci. Settimo posto per un altro nobile in zona top ten dopo Al-Attiyah, ovvero Albert von Thurn und Taxis, che per la prima volta quest’anno entra tra i primi dieci di un evento ERC dopo le ultime sfortunate gare e conquista il suo miglior risultato delle ultime due stagioni. Ottavo posto per il cileno Emilio Fernàndez, nono per un altro qatariota in corsa a Cipro, ovvero Abdulaziz Al-Kuwari, già sul podio della gara in passato ma assente da tre anni dai rally ed infine decimo Norbert Herczig, che paga un danno all’albero di trasmissione dopo un atterraggio a seguito di un salto nella PS8.

Fuori dalla top ten Paulo Nobre, undicesimo, seguito da Tibor Érdi Jr. che soffre tra la PS9 e la PS10 un testacoda e un aumento della temperatura dell’acqua della sua Skoda Fabia R5. Efren Llarena si laurea definitivamente campione ERC3 vincendo a Cipro davanti ad Erik Cais: l’equipaggio che è passato sotto le cure di Peugeot Sport festeggia anche l’ufficialità del titolo navigatori di categoria per Sara Fernández. Juan Carlos Alonso invece vince il titolo nell’ERC2.

Infine, tornando ad Al-Attiyah, il qatariota con il successo a Cipro vince anche il titolo nel Middle East Rally Championship (MERC) per la quattordicesima volta in carriera.

Crediti Immagine di Copertina: FIA ERC – Francois Flamand / DPPI

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