CIR | Podio per Citroen al Ciocco, ma Rossetti: “Il risultato non mi soddisfa” [FOTO]
Le parole dell'equipaggio Citroen
Il Rally del Ciocco e Valle del Serchio 2019 ha rappresentato non soltanto l’avvio del Campionato Italiano Rally ma anche il debutto di Citroen nel Tricolore.
Lo stesso Direttore Comunicazione ed Eventi del Groupe PSA Italia, Carlo Leoni, aveva parlato alla vigilia di una specie di «anno zero» di un campionato che non avrebbe rivisto al via l’undici volte vincitore Paolo Andreucci, che resta comunque nell’orbita del Tricolore fornendo supporto agli equipaggi Peugeot Italia ufficiali impegnati nel Due Ruote Motrici, oltre a ricoprire il ruolo di ambasciatore del marchio sportivo.
Il Ciocco di Rossetti e Mori
Giubilata la coppia UcciUssi dal CIR, il Gruppo PSA ha puntato quindi su Citroen e sull’equipaggio formato dal rientrante Luca Rossetti, già campione italiano e tre volte europeo rally, e la navigatrice Emanuela Mori a bordo della C3 R5 presentata ufficialmente qualche giorno fa. Ovvio che il debutto avrebbe rappresentato più un momento di rodaggio che di conferme, e ci riferiamo in particolare alla vera esordiente nel CIR, vale a dire la vettura. A Rossetti e Mori il compito di trovare il giusto assetto ed il giusto feeling, dopo la sessione di test svolti qualche tempo fa in Liguria.
Il pilota, in particolare, temeva le insidie relative al grip al Ciocco, oltre alle incognite di una vettura completamente nuova per l’equipaggio. Classificatisi decimi dopo la prima prova speciale del programma, il duo è gradualmente risalito nella classifica assoluta, piazzandosi al quarto posto in sei speciali ed ottenendo i migliori tempi in due PS, la settima e l’ultima. Dopo la PS11, complice anche il ritiro di Andrea Crugnola, Rossetti e Mori sono saliti sul podio al terzo posto, mantenendolo sino alla fine, con un ritardo conclusivo dalla vetta di 13,9 secondi.
Le parole dell’equipaggio Citroen
«Sicuramente un rally non semplice, lo sapevamo già dalla vigilia – ha poi spiegato Rossetti – La C3 R5 è una vettura nuova per noi e tutta da scoprire. Dopo i primi test ero globalmente soddisfatto della vettura, ma il vero banco di prova sono le gare, quando c’è il confronto diretto con i tempi degli avversari. Abbiamo cominciato cauti, evitando i tagli e cercando di guidare il più pulito possibile senza assumerci rischi inutili. Già dal secondo giro di prove, lavorando un po’ sulla vettura siamo riusciti a progredire e migliorare i tempi, segno che stiamo lavorando nella direzione giusta. Si tratta di un risultato che non mi soddisfa, sono comunque punti che ci sono utili in ottica campionato ed un punto di partenza per la nostra stagione».
Questa invece l’analisi di Emanuela Mori: «Un po’ di emozione c’è stata quando è scattato lo start della prima speciale ma è sparita subito. Il contesto del Tricolore 2019 è molto competitivo e gli avversari sono partiti subito con il coltello tra i denti. Noi abbiamo fatto il nostro, la gara è stata come ce la immaginavamo e la nostra strategia era di cercare di essere più aggressivi non appena il feeling con la vettura aumentava. Ci portiamo a casa tanti spunti interessanti su cui dovremo lavorare».
Qui la cronaca ed i risultati finali del Rally Il Ciocco e Valle del Serchio 2019.
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