WRC | Citroen pronta per le insidie del Rally del Galles
L'esperienza dei piloti alla prova dei tracciati imprevedibili
Le imprevedibili insidie del Rally del Galles
Umidi perché siamo in terre interessate da frequenti piogge e cambiamenti repentini del meteo, e questa sarà una delle variabili di cui dovranno tenere conto gli equipaggi ufficiali Citroen formati da Craig Breen con Scott Martin e Mads Østberg con Torstein Eriksen, ma dalla loro gioca il fattore esperienza: l’irlandese vanta sette apparizioni nel Galles, mentre il norvegese dodici. Di conseguenza dovrebbero aver fatto il callo ai tracciati resi umidicci dalle piogge e che possono cambiare nel grip da una PS all’altra, oltre alle sezioni impegnative tra la ghiaia ed infine la nebbia fitta che aumenta l’imprevedibilità della prova.
In particolare Østberg ha ottenuto due podi in carriera nel 2011 (secondo) e nel 2014 (terzo, a bordo della allora Citroen DS3 WRC) e spera di poter replicare l’ultimo exploit ottenuto in stagione, quando terminò al secondo posto sugli sterrati del Rally di Finlandia, mentre Breen può contare sulla prossimità dei suoi tifosi connazionali, pronti a spostarsi dall’Irlanda per supportare il loro beniamino su una Citroen C3 WRC che ormai ha raggiunto la quadratura del cerchio per quanto riguarda il feeling con i piloti, dopo i recenti aggiornamenti che ne ridefiniscono il bilanciamento, come la nuova geometria assale anteriore.
I due piloti con i loro navigatori avranno però non pochi grattacapi in caso di pioggia, giacché venerdì 5 ottobre, quando partirà la 74esima edizione del Dayinsure Wales Rally GB, Østberg partirà decimo e Breen undicesimo, con la prospettiva quindi di trovarsi delle strade rese ancora più scivolose dai passaggi dei loro avversari. Il punto è che anche in condizioni di asciutto alcune sezioni restano umide a prescindere dal meteo, ma non solo: una insidia certo da non sottovalutare arriva anche dalla tappa di sabato, la più lunga con i 15,24 km cronometrati totali, che non sarà intervallata dal service park. Ovvia conclusione: qualsiasi guasto, problema meccanico, foratura e così via potrebbe diventare letteralmente fatale.
Perciò conoscere bene i tracciati ed essere reattivi ai cambi repentini del fondo, tra grip elevati intervallati a condizioni molto scivolose, quasi inerziali, saranno delle conditio sine qua non per arrivare fino in fondo ed essere competitivi. Tuttavia il fatto che il Rally del Galles quest’anno sarà anticipato di tre settimane rispetto al solito (l’anno scorso si è svolto dal 26 al 29 ottobre, per dire) potrebbe presentare agli equipaggi delle condizioni differenti, magari più asciutte. Ma a mano a mano che si gareggia le strade diventando comunque sempre più fangose e scivolose, quindi meglio non farsi prendere alla sprovvista.
Rinviando la presentazione del percorso al nostro consueto approfondimento, prossimamente su queste pagine, il Rally di Gran Bretagna introduce nuove speciali come la Penmachno da 16,95 km e la Slate Mountain da 1,63 km prevista il venerdì, e poi la Elsi (10,06 km)di domenica e alcuni segmenti rivisitati delle Brenig, Sweet Lamb Hafren e Gwydir. In tutto le PS saranno 23 per un totale cronometrato di 318,34 km.
Le dichiarazioni dei protagonisti del team Citroen
Mads Østberg afferma di amare questo round del WRC, e visti i risultati che ha conseguito non poteva essere altrimenti. «Ho avuto delle ottime esperienze nel Galles», ammette, e spiega: «La C3 WRC si è comportata al meglio su queste strade lo scorso anno, e il nostro test pre gara della scorsa settimana è stato soddisfacente. Perciò mi sento sicuro per questa prova: in un rally del genere […] sei sempre messo alla prova e devi al tempo stesso provarci sempre, senza farti fregare dalle condizioni scivolose di alcune sezioni che cambiano repentinamente l’aderenza».
Craig Breen, pilota quasi di casa, considera anche lui – ça va sans dire – la prova molto importante e foriera di bei ricordi per lui. «Conosco bene le strade e ho avuto una buona sensazione nei test, perciò sono desideroso di fare un ottimo risultato. Il vero problema sarà mettere a punto il livello di grip il più presto possibile. Bisogna fidarsi delle proprie sensazioni, osservare il colore della terra e della ghiaia, ed affidarti alla tua precedente esperienza. Se le prove saranno asciutte – conclude la sua disamina – il terreno diventerà abbastanza accidentato e allora lì bisognerà fare attenzione alle gomme».
Pierre Budar alimenta le speranze di un team che ha trovato la pace dei sensi nel tormentone sulla prossima line-up a partire dal 2019, e ritiene che a prescindere dal meteo, dai tracciati insidiosi e scivolosi, dalla difficoltà delle posizioni di partenza, si possano raggiungere dei buoni risultati. «Abbiamo fatto tutto il possibile per poter ottenere le migliori performance possibili, soprattutto dopo i test nel Galles», spiega il team principal che desidera aggiungere un’altra vittoria al Rally di Gran Bretagna dopo i tempi d’oro con Sébastien Loeb sulla C4 WRC dal 2008 al 2010. Prima che un altro Sèbastien, Ogier, torni in Citroen dal prossimo anno.
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