CIR | Rally di Roma Capitale, prima tappa: gara ancora aperta, tra ritiri e rimonte
La cronaca della prima giornata del Rally di Roma Capitale 2018
È terminata ieri la prima giornata del Rally di Roma Capitale 2018, che come sappiamo è valido sia per il Campionato Italiano che per quello Europeo FIA, e i colpi di scena non sono mancati, tra ritiri, ritorni e rimonte.
La cronaca della prima giornata al Rally di Roma Capitale 2018
Eravamo rimasti alla speciale di apertura di venerdì sera, dominata dagli equipaggi ERC con in testa Nikolay Gryazin e Yaroslav Fedorov su Skoda Fabia R5 tallonati da Alexey Lukyanuk e Alexey Arnautov sulla Ford Fiesta R5. Ebbene, vi spoileriamo subito (ma forse lo sapete già) che il 37enne russo, attualmente secondo in classifica del torneo rallistico europeo dietro Bruno Magalhães, è in testa alla generale dopo la prima giornata. Eppure qualcosa si muove tra gli avversari e in particolare tra gli italiani, con un veterano plurititolato tra rally nazionali ed internazionali e TCR quale è Giandomenico Basso ad insidiare la leadership di Lukyanuk e Paolo Andreucci che se conferma il suo stato di grazia visto ieri (alla faccia dell’incidente di una settimana fa) veleggia ormai verso il suo undicesimo titolo nel CIR.
La mattinata si era aperta con la bella vittoria di Simone Campedelli di Orange1 Racing, che conquista la seconda speciale del programma (e la prima di giornata) tenendo dietro di sé Lukyanuk con un vantaggio di 1”4. Il pilota navigato da Tania Canton sulla Ford Fiesta R5 sembrava essersi lasciato alle spalle i problemi al posteriore della vettura che avevano ingessato la prova all’ACI Arena del giorno prima, mentre al terzo posto troviamo Gryazin e al quarto, parimerito, Andreucci e Basso. Costretto al ritiro Luca Panzani per la rottura della cinghia esterna della Skoda Fabia R5, e dal momento che il giorno dopo non avrebbe raggiunto il numero minimo di chilometri per fare punti, non gli è rimasto altro che abbandonare il Rally di Roma Capitale.
Lukyanuk mantiene il comando assoluto anche nelle successive speciali della giornata sino alla conclusiva, la numero otto, mentre dietro di lui succede un po’ di tutto: Umberto Scandola si ritira nella PS3, perdendo l’occasione di poter insidiare il primato nella generale di Andreucci, mentre quest’ultimo è sempre dietro Campedelli, migliore degli italiani sino al secondo giro della Pico-Greci, stage numero 5 del programma nonché la più lunga di giornata con i suoi 19,46 km. Nel corso di questa speciale che apre il pomeriggio Lukyanuk migliora il record precedente del pilota Orange1 Racing di circa due secondi, ed è seguito da Gryazin e da Andreucci, che sulla Peugeot 2018 T16 R5 navigato da David Castiglioni inizia a mostrare lo smalto dei tempi migliori, così come Basso, navigato da Moira Lucca e quinto dietro al polacco Grzegorz Grzyb su Skoda Fabia R5 e secondo assoluto.
Campedelli invece inizia a perdere terreno per via di una foratura (stesso problema che ha colpito diversi piloti ERC, come Rhys Yates e Jan Cerny): mantiene il terzo posto nella generale ma nella successiva prova, la ripetizione della Roccasecca – Colle San Magno fora di nuovo perdendo trenta secondi e rimanendo a secco di gomme di riserva. Per il cesenate non è rimasto altro che un mesto ritiro, a cui però resta la chance di un ritorno in gara oggi ma con lo scotto di dover perdere 7 minuti ad ogni PS non disputata (essendo due, si arriva a 14 minuti di penalità).
Il miglior tempo della sesta frazione se lo aggiudica l’equipaggio Basso-Lucca su Skoda Fabia R5, seguiti dall’attuale leader dell’ERC Magalhães, Grzyb, Fabian Kreim e Chris Ingram.
Basso si prende anche la successiva prova, la ripetizione della Santopadre – Arpino, con Lukyanuk sempre leader. Il pilota italiano iscritto all’ERC precede Kreim e Grzyb, mentre gli altri tre posti sono occupati da Antonio Rusce, Andrea Crugnola (entrambi su Ford Fiesta R5) e Marco Pollara su Peugeot 208 T16 R5.
La giornata si conclude con il superstage di Pico di appena 2,54 km, vinto da Andrea Crugnola (navigato da Danilo Fappani) mentre Lukyanuk si laurea leader della prima tappa del Rally di Roma Capitale, seguito da Basso e da Kreim. In pieno controllo Andreucci, che dopo il ritiro di due avversari tostissimi, nonché i più prossimi per insidiare la sua leadership, come Scandola e Campedelli, dovrà stare attento a non sciupare questo vantaggio competitivo in ottica CIR ed evitare di strafare lungo le strade del sesto round del Tricolore. Nel Campionato Italiano al momento dietro al pilota su Peugeot 208 T16 R5 troviamo Rusce, Giacomo Scattolon (Fabia R5), Crugnola, che ottiene la vittoria nella PS 8 che chiude la giornata, Andrea Dalmazzini (Fiesta R5) e Pollara.
Nel CIR Junior domina Damiano De Tommaso su Peugeot 208 R2, concedendo la doppietta anche nel Due Ruote Motrici nazionale, nonostante le ottime prestazione degli avversari Alessandro Nerobutto e Tommaso Ciuffi.
Nei Trofei Renault Rally Ivan Ferrarotti è al comando nelle Clio R3T davanti a Riccardo Canzian, mentre nel Suzuki Rally Trophy tutto come previsto, con Giorgio Cogni leader davanti a Stefano Martinelli.
Si riparte oggi con la giornata conclusiva del Rally di Roma Capitale 2018, a cominciare dalle 10.11 con la prima delle sette speciali in programma che condurranno al gran finale sul Lungomare di Ostia, ultima PS prevista alle 19.18.
Classifica Assoluta Rally di Roma Capitale 2018: prima giornata
1. Lukyanuk-Arnautov (Ford Fiesta R5) in 1.01’31.2;
2. Basso-Lucca (Skoda Fabia R5) a +15.8;
3.Kreim-Christian (Skoda Fabia R5) a + 40.4;
4. Grzyb-Wrobel (Skoda Fabia R5) a 41.8;
5. Andreucci-Castiglioni (Peugeot 208 T16 R5) a +48.0;
6. Magalhaes-Magalhaes (Skoda Fabia R5) a 1’11.9;
7. Nordgren-Suominen (Skoda Fabia R5) a +1’25.7;
8. Ingram-Whittock (Skoda Fabia R5) a 2’06.5;
9. Rusce-Farnocchia (Ford Fiesta R5) a +2’11.9;
10. Ahlim- Sjoberg (Skdoa Fabia R5) a +2’18.4.
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