WRC | Salgono di nuovo le quotazioni per il ritorno dell’Ypres Rally nel 2022. Safari confermato sino al 2026
Le manovre all'interno del WRC
Chiuso il primo appuntamento stagionale con il Rallye di Monte Carlo svoltosi nello scorso fine settimana, restano potenzialmente altre dodici gare per il WRC 2022. Potenzialmente, perché manca ancora il tassello del round del 18-21 agosto, che sembrava prossimo ad essere destinato al Rally GB con l’Irlanda del Nord come luogo di competizione.
Ypres Rally uscito dalla porta, rientrato dalla finestra?
Ed invece questo evento è saltato, almeno per questa stagione, quindi rieccoci punto e a capo. Si è aperto però uno spiraglio per il ritorno dell’Ypres Rally, non previsto né per il WRC né tantomeno per l’ERC europeo in questo 2022 per un mancato accordo di date tra organizzatori e promoter della serie rally. La gara belga infatti quest’anno dovrebbe di nuovo tenersi a giugno, suo tradizionale slot nel calendario, con validità solo nazionale.
Salterebbe la tappa sul circuito di Spa
Pare però che proprio durante il Rallye di Monte Carlo delegazioni del WRC Promoter e di Club Superstage, organizzatori dell’Ypres, si siano incontrati per trovare forse un accordo. Secondo RTBF.be l’eventuale spostamento da giugno ad agosto per ospitare il Mondiale vedrebbe un format diverso dall’edizione 2021, che contemplerà quindi tre giorni di gara in territorio fiammingo senza l’incursione nel circuito di Spa-Francorchamps, introdotto nella scorsa stagione per l’ultima giornata ma che non ha suscitato molto entusiasmo tra gli addetti ai lavori (sia per la resa finale dal punto di vista sportivo che per le centinaia di chilometri di trasferimento che i team si sono dovuti sobbarcare per raggiungere la pista). Inoltre ad agosto ci si troverebbe sin troppo a ridosso del GP di Formula che il 26-28 del mese si terrà proprio a Spa.
Ypres e la concorrenza con Monza
Alain Penasse, a capo di Club Superstage, ha dichiarato a RTBF: «È molto importante per il Belgio poter essere in grado di organizzare per la seconda volta un round del WRC. Abbiamo molti spettatori belgi che sono appassionati di rally. Dobbiamo approfittarne finché Thierry [Neuville, unico pilota belga di spicco nel campionato, ndr] è in gioco per il Mondiale […] Ci sono ancora tanti criteri da rispettare ma stiamo studiando questa opportunità . Penso che la decisione non tarderà ad arrivare. Spero che arrivi entro metà febbraio». Ypres però dovrà vedersela con la concorrenza di Monza, altra gara che potrebbe occupare la data agostana.
Safari Rally nel WRC sino al 2026
Maggiori certezze invece per il Safari Rally, evento in Kenya tornato nel WRC lo scorso anno (doveva essere nel 2020, poi non se ne fece nulla a causa della pandemia) dopo una assenza che perdurava dal 2002. L’appuntamento africano si è rifatto con gli interessi, perché è stato firmato un accordo tra FIA, WRC Promoter, organizzatori ed autorità locali per tenere la gara nel Mondiale sino al 2026. Le firme sono state apposte questa settimana presso la sede dell’Automobile Club di Monaco, ed era presente anche il Ministro dello Sport del Kenya Amina Mohamed, molto attiva per il ritorno del Safari nel WRC.
L’edizione del 2021, vinta da Sébastien Ogier, ha entusiasmato pubblico ed addetti ai lavori, il che ha avuto il suo peso nella conferma dell’evento (oltre al supporto del Governo locale). «Vorrei ringraziare la FIA ed il WRC Promoter per questo nuovo benvenuto dopo il rinnovo del contratto che manterrà il Safari Rally all’interno del calendario del Mondiale», ha dichiarato la ministra. «Li ringrazio per la loro ospitalità a Monte Carlo e per quello che fanno per il Safari Rally. Grazie al nuovo legame con loro, abbiamo attivato diverse partnership legati a progetti per il Kenya che prevede un lavoro sui nuovi talenti per il futuro, sperando che possano presto correre nel WRC, ma anche per ciò che riguarda il territorio. Bisogna sottolineare come il Safari Rally sia stato tra gli eventi di maggior successo nel 2021 per ciò che riguarda i social media, con milioni di impression, ma anche per la nostra economia. Abbiamo stimato che il rally abbia portato diversi milioni di euro alle casse dello Stato».
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