WRC | Safari Rally 2021, alla fine vince Ogier. Katsuta e Fourmaux rivelazioni, non bene Hyundai

Il resoconto finale del Safari Rally

Tutti i dettagli finali sul Safari Rally: il resoconto conclusivo, vincitori, vinti e classifiche aggiornate dopo il sesto appuntamento del WRC 2021
WRC | Safari Rally 2021, alla fine vince Ogier. Katsuta e Fourmaux rivelazioni, non bene Hyundai

Un Safari Rally che entrerà nella storia e che ci ha regalato forse il miglior spettacolo di questa prima parte della stagione del WRC 2021. Il ritorno del Mondiale in Africa a diciannove anni dall’ultima volta ha regalato colpi di scena, e fin qui siamo all’ordinario quando si parla di rally su sterrato, ma con molta più follia; e poi paesaggi inediti, prove durissime ed estremamente impegnative (soprattutto nell’impatto con il primo giorno di gara, davvero tosto per gli equipaggi che mai prima d’ora avevano affrontato il Safari) e, alla fine, una certezza che ormai si sta ripetendo con assidua continuità: la vittoria di Sébastien Ogier.

L’inizio difficile di Ogier e la leadership di Neuville

Arrivato in Kenya da leader del campionato e quindi chiamato ad aprire le strade, il francese di Toyota Gazoo Racing soffre una prima giornata di venerdì infernale, piegata in particolare da un danno all’ammortizzatore posteriore sinistro della sua Yaris WRC, che costringe il sette volte campione del mondo ad una condotta di gara cauta. Verso la fine però, e nonostante il fastidioso fesh fesh (una polvere dalla consistenza molto densa, come quella che nelle Dakar in Perù tormentava gli equipaggi) che inceppa un po’ il radiatore del suo mezzo, Ogier riesce a salvare un dignitoso quarto posto. 

In testa, sia venerdì che sabato, svettava per Hyundai Motorsport Thierry Neuville, nonostante qualche foratura nella prima giornata. Nella penultima invece le cose si sono fatte più o meno tranquille per tutti, pur dovendo fare i conti ogni tanto con l’impaurita fauna locale, come le zebre che di tanto in tanto transitavano sulla strada. Ma i destini di Neuville ed Ogier si sarebbero incrociati domenica, quando il belga è stato costretto al ritiro per un danno alla sospensione, come vedremo nella cronaca della giornata qui sotto riportata.

L’incredibile Safari della rivelazione Katsuta

Per l’ennesima volta quest’anno, l’affidabilità tradisce un equipaggio Hyundai, e con lo stesso problema che ha accusato anche Ott Tanak nei precedenti round del WRC in Portogallo e in Italia. E per l’ennesima volta Neuville manca di costanza, fallendo una vittoria che poteva sigillare nella sua tasca. Della cosa ne approfitta prima un sorprendente Takamoto Katsuta, quarto uomo di Toyota Gazoo Racing (in virtù del TGR WRC Challenge Program), che prosegue il suo momento d’oro nel WRC 2021 ritrovandosi già alla fine di venerdì secondo sulla piazza d’onore, giovandosi anche della raffica di ritiri eccellenti, e domenica arriva persino per un istante sulla vetta della classifica, a seguito del ritiro di Neuville. 

Ma Katsuta non fa in tempo a godersi questo traguardo importante della sua carriera che Ogier, nel frattempo ritrovatosi sul podio dopo il ritiro di Tanak alla fine di sabato (ne riparleremo), si porta al secondo posto a paritempo con il giapponese. Nelle ultime due PS di oggi il francese spinge i motori a tutta forza, grazie anche alle doti di esperienza e sangue freddo che ovviamente Katsuta ancora non ha, e dopo Monte Carlo, Croazia e Italia vince il suo quarto appuntamento del WRC 2021, entrando nella storia del Mondiale ed aggiornando l’albo d’oro del Safari: era dai tempi di Jean-Pierre Nicolas su Peugeot 504 V6 Coupé, edizione del 1978, che un francese non vinceva la gara in Kenya. «È stata un’esperienza straordinaria partecipare a questa gara», ha dichiarato alla fine il vincitore e sempre più leader del campionato. «Il supporto che abbiamo ricevuto dalle persone qui è incredibile. C’era un’enorme quantità di persone che tifavano per noi lungo i tratti stradali. È una grande vittoria. Dopo i problemi di venerdì, un weekend davvero buono. Abbiamo avuto un ottimo passo e la Toyota Yaris WRC è stata fantastica. Oggi voglio anche congratularmi con Taka. Ha fatto un lavoro fantastico, quindi bravo Taka. Non è stato così facile raggiungerlo alla fine. Un ottimo risultato per la squadra. Forse la gara sarà stata un po’ più breve rispetto ai vecchi tempi, ma la sfida è stata comunque molto dura. Ci siamo divertiti».

Tanak sale sul podio

Secondo posto quindi per Katsuta a 21,8 secondi da un clamoroso primo successo in carriera, ma anche questo podio segna una pietra miliare nella sua carriera; terzo Ott Tanak, che salva il podio dopo averlo messo a rischio alla fine della giornata di sabato, quando improvvisamente nell’ultima prova speciale si è scatenato il maltempo con precipitazioni repentine, e la Hyundai i20 Coupé WRC dell’estone ha accusato un problema di appannamento al parabrezza; l’ex campione WRC 2019 avrebbe potuto terminare quarto se Neuville non si fosse ritirato domenica, causando la risalita degli altri avversari e colleghi dietro di lui.

M-Sport in gran spolvero: grande prova per Fourmaux (poi sanzionato)

Quarto uno splendido Adrien Fourmaux, altra rivelazione del 2021 assieme a Katsuta e sempre più a suo agio con la Ford Fiesta WRC messa a disposizione da M-Sport (team presente ai minimi termini in Africa per difficoltà logistiche legate ai viaggi in tempi pandemici, e con lo stato maggiore rimasto in Gran Bretagna a seguire a distanza la gara), tanto da ottenere la sua prima vittoria in una prova speciale, la sedicesima, in carriera. Davvero non male per il francese giovane non solo anagraficamente, ma pure in termini di esperienza e di carriera nei rally. Un gran bel fine settimana senza errori, e non era così scontato (ed immaginiamo che a casa un certo Teemu Suninen inizi sentire sempre di più la pressione del compagno di squadra e rivale per la vettura…), così come non era scontato il quinto posto di Gus Greensmith, altro alfiere di M-Sport e che affronta al meglio il Safari dimostrando costanza e capacità di tenersi alla larga dagli errori.

Conclusa la gara, è arrivato però un leggero cambiamento per la classifica degli M-Sport. Fourmaux infatti passa al quinto posto, distaccato di appena un decimo di secondo da Greensmith che invece sale al quarto. Il francese infatti è stato sanzionato di dieci secondi per aver imboccato un percorso non autorizzato durante la PS14. Una deviazione che ha fatto guadagnare al pilota qualche secondo, probabilmente: in ogni caso i Commissari di Gara hanno rivelato l’infrazione dell’art.19.2 del regolamento sportivo del WRC. Il copilota di Fourmaux, Renaud Jamoul, si è difeso parlando di un equivoco, basato sul fatto che erano convinti di poter usare quella scorciatoia. Insomma, pare sia stata solo una incomprensione senza una chiara volontà di barare, visto che nella ripetizione della prova l’equipaggio non ha preso lo stesso tratto. In ogni caso, la conseguenza più sostanziale di questo cambio della guardia è che Greensmtih ottiene il suo miglior risultato in carriera nel WRC.

Sesto Kalle Rovanpera, che invece paga l’ennesima sbavatura di stagione finendo bloccato fuori strada nella PS7. Il finnico di Toyota ancora una volta è costretto al ritiro per ritornare in gara il giorno dopo, e salva un piazzamento frutto di cautela per evitare di tornare a casa con zero punti, per lui e per la squadra.

Onkar Rai vince nel WRC3

Onore al merito ad Onkar Rai e Drew Sturrock, che si laureano miglior equipaggio locale nella classifica assoluta, a bordo della Volkswagen Polo GTI R5, concludendo al settimo posto (ad una mezz’oretta di ritardo) nonché primi nel WRC3, unica categoria di supporto rimasta in piedi al Safari dopo il ritiro del solo iscritto nel WRC2, Martin Prokop su Ford Fiesta Rally2, nelle tappe precedenti. Ottavo un altro kenyano, Karan Patel, su Ford Fiesta R5 e nono la glora locale Carl Tundo, su Polo R5, cinque volte vincitore in carriera del Safari.

Bertelli ad un passo dalla top ten

Decimo Elfyn Evans, che paga l’impatto contro una roccia nella prima giornata, tale da danneggiare la sospensione anteriore destra della Toyota Yaris WRC. Ritornato in gara il giorno dopo, il gallese compie una buona rimonta (non che avesse una concorrenza spietata davanti a lui) che lo riporta nella top ten, spodestando verso la fine Lorenzo Bertelli, di ritorno nel campionato con Simone Scattolin sulla Ford Fiesta WRC dopo l’apparizione in febbraio all’Arctic Rally Finland e alla prima gara su sterrato dal Rally del Cile del 2019. Il nostro portacolori chiude undicesimo, pagando un problema di surriscaldamento al motore nella prima giornata, ma conclude in maniera dignitosa una esperienza formativa per lui e per il navigatore. Dodicesimo infine Dani Sordo, anch’egli costretto al ritiro nell’infernale venerdì dopo aver perso una ruota andando fuori strada, e che alla fine spiega in maniera perfetta lo stato attuale di Hyundai Motorsport: «Stiamo vivendo un periodo davvero brutto per la squadra, ma le cose cambieranno e torneremo più forti».

Nelle classifiche del WRC Toyota Gazoo Racing allarga di un’altra decina di punti (ora siamo a 59) il divario da Hyundai, che resta seconda, mentre in quella piloti Ogier prova già la fuga su tutti, a cominciare dal compagno di squadra Evans immediatamente dietro di lui, ma a ben 34 lunghezze di distanza, e da Neuville, terzo a 56 punti da Ogier. Ma il belga deve stare attento ai movimenti subito dopo, perché Tanak è a sole 8 lunghezze dal compagno di squadra, e l’estone a sua volta è insidiato da Katsuta, con un distacco di soli tre punti.

Il Safari Rally resterà nel WRC per i prossimi cinque anni

Infine, una spigolatura sul destino del Safari Rally: dopo il successo di questo ritorno a diciannove anni dall’ultima volta nel Mondiale, l’evento resterà nel WRC sino al 2026, stando a quanto dichiarato oggi dal presidente del Kenya Uhuru Kenyatta, che ha annunciato l’accordo tra lo Stato africano e la FIA per i prossimi cinque anni. Ovviamente si attende conferma da parte della Federazione e del WRC Promoter.

Safari Rally 2021, la PS14

L’ultima rocambolesca giornata del Safari Rally parte già con un primissimo colpo di scena, ovvero la riduzione della Hell’s Gate 1 da 10,56 km a 5,63 km, in modo da consentire agli organizzatori di rimettere in sesto la strada dopo le ricognizioni. Ma prima bisogna affrontare la PS14 che ha aperto la mattinata sulle sponde nord e sud del Lago Naivasha, ovvero la Loldia da 11,33 km.

Sordo, che avrebbe dovuto partire per primo ai sensi degli ordini di marcia per oggi, accumula un ritardo di venti minuti dal parco assistenza, a quanto pare per sistemare l’imprevisto di una irregolarità sul fronte della pressione del carburante. Inoltre l’equipaggio completato da Borja Rozada è arrivato al tempo stesso al controllo orario con una decina di minuti di anticipo, prendendosi così dieci minuti di ritardo, che vanno a sommarsi ai tre minuti e venti per il ritardo dall’assistenza.

La PS14 viene vinta da Ogier, davanti a Fourmaux, ma la scena se la prende tutta suo malgrado Neuville: improvvisamente, all’uscita di una curva destra, la Hyundai i20 Coupé WRC del belga ha cominciato a rallentare, per poi svelare un problema alla sospensione posteriore destra. Il pilota comunque conclude la sua prova, ma se ieri aveva chiuso la tappa con un vantaggio di 57 secondi su Katsuta e con un minuto e un quarto su Ogier, adesso si ritrova il giapponese a poco più di 11 secondi e il francese, forte anche della sua ottima prestazione, a 16 secondi.

Safari Rally 2021, la PS15

Il dramma di Neuville si consuma così prima della prova successiva, la PS15 di Hell’s Gate 1 che come abbiamo detto è stata ridotta a 5,63 km. Il danno alla sospensione era tale, con la ruota praticamente fuori sede, che all’equipaggio belga non è rimasta altra opzione che ritirarsi. Succede quindi l’imponderabile, ovvero Katsuta che balza per la prima volta nella sua carriera al comando di un rally, per altro del WRC.

Per la cronaca, il miglior tempo se lo aggiudica Evans, con un secondo di vantaggio su Tanak e 1,6 su Ogier, il quale inizia ad insidiare la leadership dell’altra Yaris WRC con a bordo Katsuta: in classifica i due sono separati da soli 8 decimi di secondo, quindi è ormai questione imminente la salita sulla vetta del francese, mentre Tanak si ritrova terzo a un minuto e tredici dal primo posto. Il forfait di Neuville fa scalare tutti, con gli M-Sport Greensmith e Fourmaux rispettivamente quarto e quinto, seguito da Rovanpera (a ben otto minuti dalla top 5, e come molti suoi colleghi in difficoltà con il grip su strade con molta ghiaia libera) e da un fantastico Onkar Rai, miglior pilota locale in classifica e leader del WRC3.

Safari Rally 2021, la PS16

Arriviamo quindi alla PS16 di Malewa, l’unica prova del programma assieme alla superspeciale di giovedì da percorre una sola volta, e da 9,71 km. Altro colpo di scena: per la prima volta nella sua giovanissima carriera Fourmaux vince una prova speciale. Non solo: è il primo successo per M-Sport in questo 2021. Il francese è seguito nella lista dei tempi da Tanak, Ogier e un prudente Katsuta, con ritardi dai quattro secondi in su, mentre nella classifica il sette volte campione del mondo prende il comando, ma ritrovandosi appaiato con il giapponese, entrambi con lo stesso tempo. Nel frattempo Evans riesce ad entrare nella top ten, al decimo posto, spodestando Bertelli, attardato però rispetto al gallese di sette decimi di secondo.

Safari Rally 2021, la PS17

Penultima prova del Safari Rally, la PS17 che ripete la Loldia e rivede di nuovo Ogier ottenere il miglior tempo, seguito a 3,8 secondi da Fourmaux. Katsuta si ferma invece con un ritardo di 8,3 secondi, cosa che fa allargare un divario di pari entità tra i due sulla vetta. Il giapponese paga una minore esperienza e sangue freddo rispetto al blasonato collega, sbagliando una curva a destra pur recuperando quasi subito da un possibile disastro.

Safari Rally 2021, la PS18

La Power Stage conclusiva e che ripete la Hell’s Gate vede Tanak ottenere il miglior tempo e cinque punti extra per la sua classifica e per quella di Hyundai, rivelando di non aver voluto spingere in questo Safari oltre il limite per evitare di mettere a rischio la sua gara (visti anche i problemi di affidabilità delle vettura, ci verrebbe da dire). La top 5 della prova, dove ci sono le posizioni che accedono ai punteggi bonus a scalare, vede poi la presenza di Rovanpera al secondo posto, Evans al terzo, Ogier al quarto ed infine Sordo.

Safari Rally 2021, la top ten finale

 

WRC 2021, le classifiche aggiornate

-Costruttori:

POS. TEAM   PUNTI
1. Toyota Gazoo Racing World Rally Team Toyota 273
2. Hyundai Shell Mobis World Rally Team Hyundai-Logo 214
3. M-Sport Ford World Rally Team Ford-logo 109
4. Hyundai 2C Competition Hyundai-Logo 28
 
 
-Piloti:
POS. PILOTA PUNTI
1. Sébastien Ogier Toyota 133
2. Elfyn Evans Toyota 99
3. Thierry Neuville Hyundai-Logo 77
4. Ott Tänak Hyundai-Logo 69
5. Takamoto Katsuta Toyota 66
6. Kalle Rovanperä Toyota 56

 

 

Crediti Immagine di Copertina: Toyota Gazoo Racing

 

 

 

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