WRC | Rally Portogallo 2022, le ambizioni infrante di M-Sport
M-Sport fallisce l'assalto al podio e alla vittoria
I fasti del Monte Carlo iniziano ad essere lontani per M-Sport: da quel successo colto con Sébastien Loeb il team britannico non ha più ottenuto un altro podio nei tre appuntamenti successivi, incluso il Rally di Portogallo dello scorso fine settimana. Anzi, il debutto delle Ford Puma Rally1 su sterrato, schierate in un numero record ed ambizioso di cinque, ha dimostrato che il terzo posto nella classifica Costruttori del WRC per M-Sport – a 81 punti da una imprendibile Toyota Gazoo Racing – è una fotografia al momento alquanto fedele della situazione di questa squadra.
Loubet miglior piazzato di M-Sport in Portogallo
Solo nella prima giornata tre Puma hanno dovuto fare i conti con la polvere che entrava dentro l’abitacolo; Pierre-Louis Loubet, uno dei due piloti non a tempo pieno assieme a Loeb, nonostante qualche errore e una scelta non azzeccata di pneumatici soft nell’ultimo giorno sperando piovesse ha colto il miglior risultato, con un ottimo settimo posto per lui ma deludente per la squadra; per quanto riguarda invece i tre capitani fissi, Craig Breen si è classificato all’ottavo, lottando in particolare con i freni (anche Loubet ha avuto un problema simile), Gus Greensmith ha fallito l’obiettivo dichiarato del podio (a cui pure si stava avvicinando, era quinto ad una decina di secondi nella PS6) a causa di qualche foratura di troppo e di un danno alla sospensione che lo ha fatto precipitare in coda ai primi venti ed Adrien Fourmaux è riuscito finalmente a chiudere un rally dopo tre ritiri di fila quest’anno (al nono posto), nonostante le forature lo abbiano messo in serie difficoltà con la gestione delle ruote di scorta.
La disfatta di Loeb, che spera però di tornare sulla Puma
E poi c’è Loeb, che nonostante la sua esperienza ed aver pure colto solo per un attimo la leadership del Rally di Portogallo nella PS4, è crollato poi miseramente, scivolando con le gomme fredde su un tratto di asfalto che conduceva alla partenza della PS5, ed impattando con il retrotreno posteriore destro. Costretto ad un primo ritiro, tornerà in gara il giorno dopo ma sarà poi forzato alla resa definitiva per un calo di potenza eccessivo del suo motore (poi, non chiedeteci perché, nel bizzarro fine settimana di Loeb e della copilota Isabelle Galmiche è intervenuto pure l’ex team principal di Hyundai Motorsport Andrea Adamo, occorso ad aiutare a sistemare la Puma. E vabbè).
Insomma, non è andata benissimo, per quanto dal team cerchino di guardare il bicchiere mezzo pieno. Leggiamo le dichiarazioni ufficiali, partendo dallo stesso Loeb: «Di sicuro non posso essere troppo contento del mio fine settimana, era già finito sabato mattina quindi non era quello che ci aspettavamo. Venerdì ho sbagliato, sabato abbiamo rotto il turbo, quindi non è andata benissimo. Ma da un altro lato, abbiamo visto all’inizio del rally che la Puma è una buona vettura ed è veloce, eravamo in testa alla gara dopo quattro PS, quindi è stato un ottimo inizio, ed è questa la cosa positiva che proveremo a portarci dietro da questo rally. Cercheremo di trarre esperienza e spero che ci sia un’altra possibilità di provare quest’auto entro la fine dell’anno».
Le parole di Breen, Greensmith e Fourmaux
Passiamo ai tre capitani: «Sicuramente non abbiamo avuto il miglior weekend in Portogallo – ha spiegato Breen -. La nostra buona partenza di venerdì purtroppo è stata ostacolata dalla foratura dello stesso pomeriggio. Abbiamo fatto dei progressi con la Puma durante il weekend e stavo prendendo più fiducia, ma purtroppo un problema ai freni ci ha messo fuori dalla lotta per i punti della Power Stage. Ora ci concentriamo sul Rally Italia Sardegna, dove cercheremo di fare il miglior lavoro possibile per rimettere in carreggiata il nostro campionato». Greensmith: «Venerdì è iniziato molto bene, alla fine della giornata stavamo lottando per il podio che è dove volevamo essere questo fine settimana. Purtroppo una cattiva scelta delle gomme e anche una foratura subita sabato mattina ci hanno portato fuori dalla lotta per il podio […]. Poi nel pomeriggio di sabato ho sfruttato un terrapieno di sabbia per portare un po’ più di velocità , ma nascosto lì dentro c’era un grosso sasso che ha squarciato la sospensione posteriore […]. Ma ci sono molti aspetti positivi da ricavare se penso alla prestazione di venerdì». Quindi Fourmaux: «È stato un bel rally per ritrovare la fiducia, siamo felici di essere arrivati alla fine ed ottenere dei punti per il campionato, e anche per quello costruttori. È stato bello tornare su sterrato con questa nuova generazione di auto e ora non vediamo l’ora che arrivi la Sardegna».
Chiudiamo con le parole di Richard Millener, team principal di M-Sport, che ha detto: «Siamo venuti qui con uno schieramento molto forte e la speranza di un secondo podio. Venerdì all’ora di pranzo le cose stavano andando bene e come squadra eravamo tutti molto eccitati. Sfortunatamente, un errore che penso che nessuno si sarebbe aspettato da Seb ha significato la fine anticipata di una giornata emozionante. La sfortuna di Gus e Craig ha impedito loro di ottenere i risultati che meritavano, ma Pierre e Adrien hanno dato prova di prestazioni molto forti. Manca poco alla Sardegna e la squadra è ancora una volta sotto pressione per ripreparare le vetture, ma non vedo l’ora di iniziare un altro evento tra pochi giorni».
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