WRC Promoter, Peter Thul nuovo direttore sportivo. Ascolti in crescita per il Mondiale Rally

Un nuovo ingresso nel WRC Promoter

Il WRC Promoter si prepara ad accogliere il già copilota Peter Thul, che svolgerà il ruolo di Senior Director Sport. Nel 2020, intanto, il pubblico televisivo del WRC ha subito un incremento
WRC Promoter, Peter Thul nuovo direttore sportivo. Ascolti in crescita per il Mondiale Rally

Siamo in attesa che dal Consiglio Mondiale del Motorsport arrivi la fumata bianca per la stagione 2020 del WRC, che andrebbe praticamente riscritta in quel che manca da disputare, aggiungendo anche altre gare per dare dignità ai titoli che verranno assegnati. Nel frattempo arrivano alcuni assestamenti in seno al WRC Promoter, che si occupa degli aspetti commerciali del Mondiale.

Il ruolo di mediazione di Peter Thul

Oggi è stato ufficializzato l’innesto nel ruolo di Senior Director Sport di Peter Thul. Il 57enne tedesco, già copilota con due titoli nazionali in Germania tra il 1993 e il 1994, svolgerà praticamente il ruolo di ministro dei rapporti tra i team e gli equipaggi da una parte e i settori sportivi della FIA dall’altra, mediando tra di essi. Il vicecampione ERC 1994 (assieme a Dieter Depping) dopo la carriera agonistica ha svolto per Volkswagen dal 2008 al 2016 la mansione di responsabile delle comunicazioni per il programma WRC, e successivamente è stato addetto stampa per Skoda Motorsport. Thul assumerà quindi il nuovo incarico di ufficiale di collegamento dal primo agosto, all’interno di un WRC Promoter che da questa estate dovrebbe salutare dopo sette anni il suo amministratore delegato Oliver Ciesla.

Si amplia l’audience tv del WRC

Sempre sul fronte del Promoter del Mondiale Rally arriva intanto una bella notizia per il prestigio del prodotto: l’audience televisiva del WRC è cresciuta infatti quest’anno del 15%. Sono dati riferiti ai primi tre appuntamenti del 2020, ovvero il Rallye di Monte Carlo, Svezia e Messico, gli unici disputati prima dello stop impresso dalla pandemia. Paradossalmente, nella stagione più scalcagnata del campionato, all’insegna di rinvii e appuntamenti cancellati, i dati di ascolto sono quindi molto positivi, tanto è vero che nel primo quarto della stagione i tempi di trasmissione sono saliti del 28%. I primi tre round di quest’anno, rispetto al 2019, hanno avuto un incremento di 31 milioni di spettatori, portando il totale della platea televisiva a 242 milioni (dati Nielsen Sports).

«I dati tv del primo trimestre indicano un inizio favoloso per la serie 2020 – ha commentato un soddisfatto Ciesla – e sottolineano l’interesse globale in continua crescita per WRC. I trasferimenti dei piloti da un team all’altro hanno portato ulteriore imprevedibilità ed interesse […]. Il Covid-19 ha avuto ovviamente un forte impatto sulla nostra stagione sin dai primi tre round. Tuttavia, WRC TV continua a produrre magazine e programmi “best of” per i nostri partner di trasmissione globali fino a quando le auto non potranno correre di nuovo». Insomma, nonostante gli impicci recenti, il prodotto WRC funziona eccome, per la gioia della FIA, dell WRC Promoter, team e organizzatori delle gare (più tutto l’indotto).

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