WRC | Nonostante gli imprevisti, Loeb loda ancora la Ford Puma Rally1
Loeb assicura un ottimo feeling con la Puma
Il connubio tra Sébastien Loeb e la Ford Puma Rally1 ha dato solo una volta su quattro gare affrontate degli ottimi risultati a livello di piazzamento finale, ovvero la vittoria al Rallye di Monte Carlo. In seguito, negli appuntamenti del Portogallo, Safari in Kenya ed Acropolis in Grecia il nove volte campione del mondo è stato affondato da problemi tecnici e di affidabilità della vettura, anche se negli sprazzi in cui tutto andava per il verso giusto il binomio tra equipaggio (completato da Isabelle Galmiche) e l’auto schierata da M-Sport ha portato in dote anche degli exploit, come il comando della corsa nella prima giornata dell’Acropolis Rally prima che un guasto all’alternatore vanificasse il tutto.
La Ford Puma Rally1 ha raccolto poco sino ad ora in questo 2022
Loeb alla fine ha ottenuto un ottavo posto al Safari Rally come altro miglior risultato dopo la vittoria al Monte Carlo, ed anche in quel caso sul piazzamento finale ha influito un imprevisto, ovvero un principio di incendio al motore della Puma. In ogni caso, la vettura ha messo in croce anche gli altri equipaggi di M-Sport, a parte i casi fortuiti di podio con Craig Breen al Rally Italia Sardegna dello scorso giugno, o il terzo posto sfiorato da un ottimo Pierre-Louis Loubet in Grecia (finirà comunque quarto).
Ma Loeb: “La Puma ha un buon potenziale”
Morale: il team britannico anche in questa stagione è stata la terza forza – su tre team nel WRC – dietro a Toyota e Hyundai, nonostante le premesse e le ambizioni per questo 2022 fossero diverse. Eppure Loeb ha confessato a DirtFish di essere persuaso del fatto che la Puma possa ancora fare grandi cose. «Ho sempre detto di avere un buon feeling con l’auto e mi diverto a guidarla», ha spiegato il 48enne francese durante l’Acropolis. «Si adatta davvero al mio stile di guida e sembra anche a Pierre-Louis, quindi siamo stati in grado di fare dei bei tempi. Anche il fatto di tornare qualche anno dopo [ai rally] ed essere in grado di affrontare tutte le gare tutto sommato non è poi così male. Mi sento bene con la Puma, penso che abbia un buon potenziale».
E sugli altri colleghi che invece riscontrano più difficoltà , ha quindi aggiunto: «Penso che abbiamo tutti la stessa configurazione, immagino, perché non è un segreto tra noi. Sono abbastanza sicuro che Loubet abbia un set-up molto simile al mio; gli altri non so esattamente. Non mi fanno domande sull’assetto rispetto a Pierre-Louis, perché non ne hanno bisogno e penso che sappiano tutto sulla configurazione che stiamo usando. L’auto si adatta alla mia guida, sono contento di essa, quindi non mi lamento. Tutti sono contenti della Puma, ma il livello del campionato del mondo è alto, quindi quando hai Tanak, Neuville, Rovanperä e piloti del genere da battere…».
“Se corro ancora nel WRC è perché sono motivato”
Loeb ha quindi concluso la propria disamina: «Prendersi così tanti rischi e impegnarsi così tanto è ciò che devi fare, perché il WRC è molto impegnativo con le ricognizioni, la preparazione, i video… Non è come nell’Extreme E [altro fronte competitivo del pilota, ndr], aspettare e poi stare seduti in auto per cinque minuti. C’è molta preparazione e quindi se continuo a gareggiare nel WRC è perché sono motivato a farlo. Quando ho smesso con Hyundai, non immaginavo che sarei tornato. Alla fine, ho avuto di nuovo un’altra opportunità . L’auto mi è piaciuta sin dal primo test che svolsi, quindi ho deciso di provare e alla fine il feeling ha funzionato».
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