WRC | M-Sport, stato di crisi: “Ma non prendiamo decisioni avventate”

Ennesimo risultato deludente per M-Sport

All'Ypres Rally M-Sport ottiene un altro risultato deludente, ai limiti del disastro. Il team principal Richard Millener riflette sul da farsi
WRC | M-Sport, stato di crisi: “Ma non prendiamo decisioni avventate”

Tira aria di tempesta in casa M-Sport, il team che era partito con il piede giusto nel WRC 2022 vincendo al Rallye di Monte Carlo con Sébastien Loeb e calamitando l’ammirazione di tutti per una Ford Puma Rally1 tanto bella esteticamente quanto prestante, per poi raccogliere un solo podio a fronte di una raffica di risultati molto sotto le attese, oltre a qualche problema di affidabilità di troppo.

Disastro M-Sport all’Ypres Rally

La carrozza si è quindi trasformata in zucca molto velocemente, e siamo arrivati al nono appuntamento del Mondiale Rally con l’ennesimo brutto risultato per il team britannico raccolto sugli asfalti dell’Ypres Rally in Belgio, con l’onta di finire per la prima volta in questa stagione molto fuori dalla top ten (miglior risultato il 19esimo posto per Gus Greensmith, mentre Craig Breen ed Adrien Fourmaux hanno subito incidenti e ritiri: e persino Jari Huttunen, schierato sulla Fiesta Rally2 per il WRC2, è stato costretto ad abbandonare la gara anzitempo per colpa di una foratura e di un guasto meccanico).

Le parole di Millener

L’ultimo buon risultato per M-Sport è stato il secondo posto di Breen a giugno al Rally Italia Sardegna, ma in un deserto di conclusioni decenti in questo 2022 (anche se Fourmaux prima del suo quinto ritiro stagionale stava lottando per la top 5 ad Ypres). Con il capo un po’ cosparso di cenere e il non facile compito di metterci la faccia, il team principal Richard Millener ha così commentato dopo la fine della gara: «Fa parte dei rally, può succedere, ma la quantità di sfortuna che stiamo subendo o gli errori commessi non ci fanno proprio bene. Resto al fianco della squadra e della vettura, dobbiamo lavorare ancora insieme, non ha senso litigare tra di noi. Abbiamo bisogno di ottenere risultati migliori, punto. È molto difficile, metti i piloti sotto pressione per fare meglio, ma questo non funziona. Allora non gli metti alcuna pressione affinché si divertano e basta, e manco questo va bene. Non c’è solo M-Sport, ci sono molti partner che rendono il tutto possibile e se vuoi essere una persona completamente negativa, allora potresti affermare che alcuni di quei partner decidono che non va più bene e tolgono i fondi, e così diventa molto, molto difficile per noi».

“Ci prendiamo del tempo per riflettere a mente fredda”

Poi ha proseguito, assicurando di non voler agire d’istinto (pur ammettendo di recente di sognare un pilota di alto livello per la propria squadra, ma non c’è il budget necessario al momento per rendere la cosa possibile, e gli impegni con gli attuali occupanti dei sedili verranno comunque onorati sino alla fine): «L’auto ha vinto una gara nel WRC, quindi non è male. Non vorrei prendere alcuna decisione in questo momento perché quando accadono cose del genere le tue emozioni possono coprire quelle che sono potenzialmente le opzioni migliori. Penso che dobbiamo sicuramente riorganizzarci all’inizio della settimana, ma aspettare fino ad allora per decidere qualcosa, se ci fosse qualcosa da decidere».

All’Acropolis Rally in Grecia, prossimo appuntamento in programma, ci saranno ben sei Puma Rally1 in gara, con il ritorno di Loeb. Ma c’è da fare i conti con i danni ottenuti dalla vettura di Fourmaux, che ha colpito un palo del telegrafo. «Abbiamo comunque bisogno di un paio di giorni al momento per sederci, riorganizzarci, guardare i fatti, non prendere decisioni avventate e poi da lì ripartire», ha spiegato Millener, che ha ammesso il fatto che la stagione stia diventando «molto complicata e difficile per loro», ormai terza forza ed anello debole del campionato, fuori da qualsiasi lotta per il titolo.

 

Motorionline.com è stato selezionato dal nuovo servizio di Google News,
se vuoi essere sempre aggiornato sulle nostre notizie
Seguici qui
Leggi altri articoli in Primo Piano

Commenti chiusi

Articoli correlati