WRC | I tempi sono stretti, ma M-Sport assicura progressi con la vettura 2022
Il Ford Puma in gara nel WRC 2022?
Lo stop delle gare causa virus sfruttato da M-Sport per lavorare sulla vettura del 2022
In generale, i passi che porteranno alla determinazione dei regolamenti tecnici in vigore tra due anni procedono sui giusti binari e con le tempistiche previste, come ha ammesso il direttore generale per il settore rally della FIA Yves Matton ed anche il team principal di Hyundai Motorsport, Andrea Adamo; sul fronte M-Sport, dicevamo, si è sfruttato questo periodo di stop delle competizioni iridate a causa del coronavirus per lavorare sulla vettura del 2022, in particolare sulle parti di pertinenza dei team ufficiali. «Questi mesi di inattività imprevista causati dagli eventi hanno consentito ai nostri progettisti di progredire bene con la ricerca e il design di partenza della vettura», ha argomentato il team principal Richard Millener su AutoSport. «Stiamo facendo buoni progressi, ma allo stesso tempo ci sono alcune nuove sfide in quanto abbiamo solo una percentuale molto piccola della forza lavoro che lavora su questo progetto, quindi non tutto può essere a pieno regime in questo momento». Inoltre Millener ha spiegato: «La maggior parte delle persone coinvolte attualmente nella lavorazione della vettura del 2022 non viaggerebbe per gli eventi del WRC, ma la mancanza di gare ha reso più facile concentrarsi maggiormente sul compito da svolgere».
“Lavoriamo a stretto contatto con Ford Performance”
La nuova vettura Rally1 godrà della base attuale del Global Race Engine, alcune modifiche come l’eliminazione del differenziale centrale e un cambio a cinque rapporti di velocità, mentre l’unità ibrida sarà fornita in via esclusiva da Compact Dynamics. Non è chiaro però se M-Sport si presenterà ancora con la Ford Fiesta o invece punterà sul crossover Puma. Nell’attesa di scoprirlo, M-Sport procede lo sviluppo mantenendosi in contatto con il suo partner tecnico nel WRC nonché braccio sportivo dell’azienda americana, ovvero Ford Performance. Spiega infatti Millener: «Senza di loro questo progetto sarebbe impossibile. Ci offrono supporto e design per tutte le parti dell’auto, non solo un’area specifica. Abbiamo incontri quotidiani con vari membri del personale Ford, sia europei che statunitensi, per assicurarci di lavorare insieme per produrre l’auto migliore possibile». Le tempistiche restano comunque strette, anche perché l’obiettivo è di far girare l’auto prima che possa entrare ufficialmente in competizione: «Con le norme che dovrebbero entrare in vigore nel primo round del 2022, non abbiamo molto tempo [per lavorare sulla vettura]. Penso realisticamente che vorremmo vedere un’auto in funzione per 12 mesi prima di disputare il primo appuntamento della serie. Come si può intuire, questo non ci offre molto tempo a disposizione».
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