WRC | Dani Sordo: “Desideroso di tornare alla normalità. Impressionante l’evoluzione di Hyundai Motorsport”
Dani Sordo commenta la situazione attuale
Tra i vari piloti bloccati in casa per colpa del COVID-19 c’è anche Dani Sordo, alfiere di Hyundai Motorsport nel WRC e che quest’anno ha potuto correre in un solo appuntamento su tre effettivamente svolti in questo scampolo di stagione, ovvero il Rally del Messico. Il part time sulla terza i20 Coupé WRC schierata dalla scuderia di Alzenau ha parlato ai microfoni del Diari de Tarragona della situazione attuale, non solo quella che sta vivendo lui ma anche del campionato in generale.
Dani Sordo: “Non mi appassionano i simulatori”
Sulla testata catalana Sordo ha raccontato di essere confinato in casa dal Rally del Messico, suo debutto stagionale concluso però con un ritiro per un problema di surriscaldamento al motore. «Sono desideroso di tornare alla normalità – racconta – ma nel frattempo, cerco di mantenermi in forma ed intrattenermi in vari modi. Mi piacerebbe che tornassimo alle gare il prima possibile, ma vedendo cosa sta succedendo, resta qualcosa di secondario. A casa ho diversi macchinari per allenarmi, mi tengo anche in contatto con la squadra e faccio cose che di solito non ho tempo di fare durante l’anno, come alcuni lavoretti a casa. Ho anche utilizzato un simulatore, che ora va molto di moda, ma ad essere sinceri non sono appassionato: è molto difficile imitare il comportamento di un’auto da rally! Preferisco sentire la vettura, e questo è molto complicato in un simulatore, comunque ho intenzione di dargli una possibilità…», spiega Sordo, confermando il punto di vista sul sim racing applicato ai rally di un suo ex collega Hyundai, ovvero Hayden Paddon.
“La Hyundai i20 Coupé WRC sta andando molto bene”
Sordo quest’anno ha corso giusto al Rallye Serras de Fafe in Portogallo nell’ultimo weekend di febbraio, in modo da poter riprendere la mano con la i20 Coupé WRC su sterrato in vista del Messico, ottenendo «delle buone sensazioni» (pur rischiando di sfiorare con il retrotreno uno spettatore incosciente piazzato troppo a bordo strada). Dopo l’appuntamento in Centroamerica del Mondiale lo spagnolo avrebbe dovuto correre in Argentina, Portogallo ed Italia, eventi tutti rinviati per via dell’emergenza coronavirus. A suo dire, è difficile prevedere come potrà evolvere la stagione 2020: «L’obiettivo ora è sapere quali eventi faremo e quando possiamo iniziare. Avevo programmato di fare Portogallo, Italia e Argentina … e ora tutto è fermo. In Messico ho avuto un ritmo molto buono, ma non abbiamo potuto approfittarne, perché abbiamo sofferto di problemi tecnici». Ed aggiunge: «L’auto sta andando molto bene, ha alcune piccole evoluzioni rispetto allo scorso anno, specialmente in termini di sterzo e sospensioni».
“Il WRC 2022? Vediamo di correre quest’anno…”
A proposito di progressi, Sordo è in Hyundai dal recente rientro del costruttore coreano nel WRC, quindi ha potuto essere testimone diretto dei cambiamenti del suo team nel corso di questi anni: «L’evoluzione di Hyundai è stata impressionante. Sono partiti da zero nel 2014 e già nel loro primo anno con la i20 WRC sono riusciti a vincere in Germania. Poi sono arrivate altre vittorie e buoni risultati fino a vincere il campionato costruttori lo scorso anno. È la ricompensa per il duro sforzo fatto per così tanto tempo». E rivela: «Sono particolarmente a mio agio qui, come squadra andiamo abbastanza d’accordo. Durante le gare tutto è più teso, perché siamo molto concentrati, ma al di fuori di quella tensione c’è un’atmosfera molto buona». E con Hyundai è arrivata la sorprendente vittoria al Rally Italia Sardegna 2019, «ricompensa di un duro sforzo portato avanti in tutto questo tempo […], che è la chiave per ottenere buoni risultati», ma in generale Sordo non si sarebbe mai aspettato di ottenere risultati come l’essere il quinto pilota nella storia con più presenze nel WRC: «È incredibile poter competere al più alto livello per così tanti anni, con team all’avanguardia e professionali come quelli in cui sono stato, e aver raggiunto ciò che ho raggiunto. Ci sono molte belle gare che ricordo; soprattutto le due vittorie, che sebbene non siano molte, sono molto speciali [l’altra è stata al Rally di Germania del 2013, ndr]; molti podi … e tempi molto buoni in generale».
Infine Sordo commenta da par suo la nuova era ibrida che si aprirà nel Mondiale dal 2022: «Bisogna analizzare bene i regolamenti quando li annunceranno, vedere come sono le vetture e le sensazioni che danno. Ma prima vediamo ciò che possiamo correre quest’anno e poi parleremo del futuro…».
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