WRC | Caldo torrido al Rally Italia Sardegna, Sordo: “Non capisco perché dobbiamo soffrire”

Dani Sordo spinge per una maggiore sicurezza

Il caldo eccessivo al Rally Italia Sardegna fa sbottare un professionista come Dani Sordo, che si scaglia contro la mancanza di vere contromisure per arginare le temperature troppo elevate negli abitacoli delle Rally1
WRC | Caldo torrido al Rally Italia Sardegna, Sordo: “Non capisco perché dobbiamo soffrire”

Manco iniziato il Rally Italia Sardegna e già ci sono i primi imprevisti e problemi, riconducibili ad un fattore che sarà cruciale nel fine settimana del quinto appuntamento del WRC 2022: il caldo. Anzi, la canicola disumana che nel fine settimana toccherà anche i 40 gradi.

Il caldo e le temperature negli abitacoli delle Rally1

Nello shakedown di questa mattina svoltosi ad Olmedo i piloti hanno più o meno ripetuto tutti lo stesso concetto, ovvero che le temperature alte saranno l’elemento da contrastare in questa gara. Certo, parliamo di professionisti abituati ad ogni genere di condizione, estrema e non, ma in questo caso dobbiamo ricordarci anche della peculiare caratteristica delle vetture Rally1 ibride, il cui tubo di scarico corre sotto il sedile del copilota rendendo il clima all’interno dell’abitacolo insostenibile (già nel precedente Rally di Portogallo qualche navigatore aveva lamentato addirittura lo scioglimento delle suole delle proprie scarpe, per dire). 

Sordo: “Bisogna installare un sistema per il raffreddamento interno”

Non c’è stato molto tempo per i team per apportare modifiche sostanziali alle vetture, in concerto con la FIA, per alleviare il disagio al loro interno, optando per soluzioni tampone come i vetri polarizzati su finestrini laterali anteriori o il rivestimento esterno sul tetto introdotto da Hyundai Motorsport per isolare la propria i20 N Rally1 dal gran caldo. Dani Sordo, che nello shakedown si è classificato solo decimo, ha però sostenuto ai microfoni di DirtFish la necessità di ben altre soluzioni: «Non so se la cosa funzioni perché in Portogallo il calore non veniva dal tetto, ma dallo scarico, vicino al sedile del copilota. […] Bisogna installare un sistema per il raffreddamento all’interno dell’auto».

Poi ha aggiunto polemico: «Questo è il rally, ed è ciò che la gente vorrebbe che sia un rally. È così. Farà caldo qui. Poi andremo in Kenya dove farà ugualmente caldo, l’anno prossimo sarà la stessa cosa, nessuno prende alcuna iniziativa, nessuno fa niente. Pensano che fintanto che siamo piloti di rally, dobbiamo vivere la disciplina come un tempo, soffrendo. Ma io non capisco tutto ciò. Nella Dakar hanno l’aria condizionata ed anche in pista. […] Immagina di andare in spiaggia. Parcheggi l’auto nella sabbia. Torni dopo qualche ora e sali a bordo. Sarà calda, no? Quale vettura non ha l’aria condizionata sul mercato?». Quesiti retorici per rimostranze, quelle di Sordo, che per noi sono sacrosante. Anche il team principal di Toyota Gazoo Racing, Jari-Matti Latvala, ha detto giorni fa che una buona soluzione per evitare la canicola in auto sarebbe stata quella di installare un sistema di aria condizionata, ma evidentemente i fenomeni che hanno stilato il calendario 2022 del WRC credevano che a giugno nel nord Sardegna, isola da alcuni anni a perenne rischio siccità e sempre più interessata da ondate di calore estremo, il clima sarebbe stato piacevole come una tiepida giornata primaverile. O che il caldo avrebbe aumentato la dose di spettacolo. In entrambi i casi, follia pura.

“Se un pilota perde i sensi in auto per il caldo, che si fa?”

«La gente vuole rapportare i vecchi tempi con questi attuali. Per me è stupido», ha proseguito Sordo, andando poi giù pesante. «Abbiamo un fantastico roll-bar, sedili avvolgenti, cinture, HANS, caschi, di tutto per la sicurezza. Ma poi, se un pilota perde i sensi perché fa troppo caldo, si schianta e ammazza 20 spettatori, allora che si fa?». Dagli torto.

Chicca finale: la cerimonia di premiazione al porto di Alghero si terrà domenica 5, alle 15. Ovvero all’apice del caldo e della massima espansione dell’anticiclone africano, da quanto risultata dalle previsioni. Così, dopo aver cotto per bene i piloti e i copiloti, si terminerà l’opera con il pubblico (salvo novità, è quasi impossibile trovare un po’ di ombra o refrigerio al porto, a meno che non ci si tuffi in acqua come fanno tradizionalmente i vincitori del rally).

 

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