WRC | Andrea Adamo su Hyundai Motorsport: “Sono la terza forza del Mondiale, ma con il tempo torneranno vincenti”
Adamo torna sul suo ex team
Il buon risultato di Hyundai Motorsport al Rally di Svezia ha fatto respirare un po’ una squadra reduce dal disastro nella gara precedente, il Rallye di Monte Carlo. Il podio di Thierry Neuville e le buone prestazioni di Ott Tanak ed Oliver Solberg, piegate da problemi tecnici in alcuni casi (come quello dell’estone) dipendente dal sistema ibrido e dai regolamenti indipendenti dalla volontà del team hanno rimesso Hyundai sulla scia delle realtà in lotta per il WRC 2022.
Ma non è tutto oro ciò che luccica. Gli stessi piloti hanno riconosciuto che la sviluppo della i20 N Rally2 è in ritardo rispetto alle concorrenti, pagando lo scotto di essere partiti dopo M-Sport e Toyota Gazoo Racing nel progetto della vettura ibrida in gara nel Mondiale 2022. Ergo, l’auto coreana non è ancora al livello giusto in termini di prestazioni ed affidabilità .
La versione di Adamo sul ritardo nello sviluppo della Hyundai i20 N Rally1
Cosa che ha illustrato Andrea Adamo, ex team principal di Hyundai Motorsport intervenuto di recente in un podcast di DirtFish. Già schietto di suo, l’ingegnere piemontese ha parlato a ruota libera della situazione della squadra che ha condotto verso due titoli Costruttori ottenuti di fila nel WRC tra il 2019 ed il 2020: «Non possiamo dimenticare […] che Hyundai ha ottenuto il via libera per il progetto [Rally1] molto più tardi rispetto agli altri costruttori. Ho bene in mente un incontro durante il Rally di Spagna del 2019 in cui ero lì con Alain Penasse [ex team manager, ndr] ed era un incontro sulle auto ibride del 2022. Lì, Tom [Fowler] e Chris [Williams] di Toyota e di M-Sport facevano domande e stilavano punti che dimostravano il fatto che erano molto più avanti rispetto a Hyundai, la quale non aveva avuto ancora il via libera [dalla casa madre, ndr]».
Adamo ha specificato quindi che la sua (ex) gente nel team ha fatto un lavoro «incredibile» con i tempi stretti a disposizione, «e alcune brave persone come Christian [Loriaux] sono state assunte molto tardi perché non era possibile ingaggiarle prima», riferendosi al consulente per l’aspetto ingegneristico arrivato da M-Sport. «Quindi – ha proseguito Adamo – tutte le ruote dell’ibrida hanno iniziato a girare molto più tardi delle altre, e il motorsport non è la disciplina in cui puoi inventare cose dall’oggi al domani, specialmente nell’eventualità di cose molto complicate come l’attuale vettura da Rally1. Quindi Monte Carlo è andato così male che non poteva essere reale, onestamente mi dispiaceva per i miei ex perché sapevo che non era reale quello che stava succedendo: non era possibile che ci fossero così tante cose brutte insieme».
“Ma in Svezia i piloti Hyundai hanno fatto un lavoro straordinario”
Secondo l’ex team principal «la sua gente» ha lavorato sotto pressione e con tempistiche molto ridotte, quindi «non si possono fare miracoli», anche alla luce dell’imprevisto nei test di dicembre, ovvero l’incidente di Thierry Neuville e Martijn Wydaeghe che complicò l’avvicinamento al primo round della stagione 2022; inoltre anche la procedura di omologazione «è stata molto complicata», e il tutto ha praticamente seguito la legge di Murphy. «Ma in Svezia penso che i piloti abbiano fatto un lavoro straordinario. Thierry ha fatto un rally fantastico e Ott ha fatto lo stesso finché era in gara, una volta ritiratosi non aveva motivazione per rischiare e sarebbe stupido perché una volta che sei nel superrally [cioè torni il giorno dopo in gara dopo un ritiro non grave, ndr] il tuo lavoro è giocarti il tutto nella Power Stage, e correre nel caso in cui una delle vetture davanti a te abbia un problema, devi essere insomma il backup per i punti della classifica Costruttori».
“Al momento l’auto migliore è la Ford Puma Rally1”
Adamo, con la sua consueta schiettezza, ha poi ammesso che al momento la migliore auto è la Ford Puma Rally1 di M-Sport, nonostante l’arretramento che c’è stato da Monte Carlo alla Svezia. Ed ha affermato: «Penso che Hyundai in questo momento sia la terza forza sulle tre squadre del campionato, ma per ragioni chiare ed evidenti: non è questione di quello che la gente può dire sul budget, ma si tratta del fatto che quando inizi molto più tardi rispetto agli altri ti tocca recuperare terreno, tutto qui». E, lanciandosi in un paragone con la Formula 1, ha ricordato come Mercedes non era molto dominante nel 2014, quando furono introdotte le power unit ibride, ma nel frattempo hanno lavorato «sul sistema per tre anni o qualcosa del genere, quando gli altri erano lì a lottare per il campionato». Insomma, serve tempo per ritornare di nuovo in vetta e mantenerla nel tempo, è il messaggio di Adamo, secondo cui bisogna rispettare il lavoro di Hyundai Motorsport e di tutto lo staff tecnico e non. «Devono poter respirare e vanno lasciati lavorare pressione […], ma spero che tutti possano sostenerli perché se lo meritano».
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