W2RC | Rally del Marocco, l’Audi RS Q e-tron E2 pronto al debutto con tutti gli equipaggi
Dopo mesi di sviluppo e test
L’Audi RS Q e-tron E2 debutterà ufficialmente in gara al Rally del Marocco del prossimo 1-6 ottobre, con lo schieramento completo degli equipaggi ufficiali.
L’Audi RS Q e-tron E2 pronto per entrare in gara
La versione aggiornata del prototipo con powertrain elettrico e range extender intende bissare l’ottimo debutto alla Dakar di quest’anno cercando di migliorarsi ulteriormente nell’edizione 2023, e portando così Audi ad essere una seria pretendente al titolo e non una semplice outsider: per far ciò, i tecnici della casa dei Quattro Anelli hanno lavorato lungo questi mesi per ripensare l’RS Q e-tron alleggerendolo e apportando migliorie all’assetto e all’elettronica. Questo grazie alle varie sessioni di sviluppo e di test, facendo accumulare al mezzo poco più di 6.000 km di prove tra Europa e deserto marocchino (ben nove giorni, in quest’ultimo caso), dove a breve avverrà la prima prova generale in vista della Dakar.
Peterhansel: “Il Marocco sarà un banco di prova per la Dakar”
Al penultimo appuntamento del Mondiale Rally Raid FIA, come abbiamo detto, ci saranno tutti gli equipaggi. Stéphane Peterhansel, già vincitore del Rally del Marocco nel 2004, nel 2009 e nel 2010, ha commentato: «La mia precedente esperienza in questo raid è poco utile. In compenso, il raid marocchino costituirà un’eccezionale banco di prova in vista della Dakar, dato che affronteremo dune, aree sabbiose, lunghi tratti rocciosi e piste veloci su fondo compatto. Un’anticipazione di ciò che incontreremo il prossimo gennaio. Andando a Sud, le temperature saranno simili a quelle riscontrate durante i nostri recenti test». Per la prima volta nella storia di questo rally raid, infatti, si correrà nella zona sud-ovest del Marocco. Il suo navigatore Edouard Boulanger ha aggiunto: «In questa fase della stagione sono presenti nella regione una miriade di turisti e operatori locali. Ogni traccia può essere fuorviante. Non è possibile fidarsi di nulla. Una pista parallela, a meno di dieci metri dalla rotta ideale, può in realtà condurre a chilometri di distanza dal waypoint corretto. Dobbiamo concentrarci sulla navigazione, molto più ostica che ad Abu Dhabi, dove abbiamo conquistato il primo successo dell’era Audi RS Q e-tron».
Sainz: “Dobbiamo trovare un assetto già competitivo”
Già secondo in Marocco nel 2016, Carlos Sainz ha spiegato: «Nei test pre-gara abbiamo cercato di sfruttare al 100% le potenzialità della vettura. Vedremo presto se e quanto abbiamo lavorato correttamente. Personalmente, ritengo che l’obiettivo più rilevante sia trovare un assetto altamente competitivo in vista della Dakar, così da non intervenire ulteriormente sull’auto». Ed il suo copilota Lucas Cruz ha affermato: «Solo durante una competizione vera la pressione e la concentrazione raggiungono i massimi livelli. È tempo di confrontarsi con il cronometro e con gli avversari».
Ekstrom: “Era dalla scorsa Dakar che non affrontavo un rally raid nel deserto”
Ultimo ma non ultimo Mattias Ekström. «Nel 2022 ho partecipato con discreta regolarità a delle competizioni in pista, ma dalla scorsa Dakar ad oggi questo è il mio primo raid nel deserto. Il terreno in Marocco ricorda le superfici saudite, anche se a gennaio dovremo affrontare molte più dune», ha spiegato il pilota. Il suo navigatore Emil Bergkvist ha quindi aggiunto: «La scorsa edizione del Rally del Marocco era caratterizzata da notevoli difficoltà d’orientamento. Quando si arrivava in zone a velocità limitata, ad esempio, non vi erano punti di riferimento individuabili osservando il paesaggio circostante. È quindi necessario essere assolutamente precisi per non incorrere in penalità».
“Non puntiamo tanto ai risultati sportivi, per ora”
I tre esemplari dell’Audi RS Q e-tron E2, assemblati ed omologati, sono quindi pronti. Rolf Michl, Amministratore Delegato di Audi Sport GmbH e Responsabile delle attività sportive internazionali del marchio, ha spiegato: «Insieme al team Q Motorsport, stiamo tornando in “modalità race” dopo un’importante fase di sviluppo. Tutti i membri della squadra sono perfettamente consapevoli che nessun test possa sostituire la gara. Il Rally del Marocco costituirà la prova generale sia per la nuova vettura sia per la Dakar». Uwe Breuling, Responsabile Interventi Speciali Audi Sport, ha quindi concluso: «Abbiamo un chiaro obiettivo: non miriamo tanto ai risultati sportivi, specie individuali, quanto piuttosto a percorrere il maggior numero di chilometri possibile senza intoppi. È fondamentale preparare a fondo uomini e mezzi in vista della Dakar».
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