Dopo i titoli nel CIRT, Tamara Molinaro guarda avanti al prossimo obiettivo: il WRC

L'obiettivo mondiale di Tamara Molinaro

Fresca di titoli nazionali e contestualmente impegnata nell'Extreme E, Tamara Molinaro lavora per riuscire ad approdare nel WRC, contando inoltre sui consigli preziosi di Craig Breen
Dopo i titoli nel CIRT, Tamara Molinaro guarda avanti al prossimo obiettivo: il WRC

Nel panorama dei nostri rallisti, Tamara Molinaro sta vivendo una fase di crescita distinguendosi nei campionati nazionali, ma non bisogna inoltre dimenticare le esperienze estere.

Dai successi nel CIRT all’ingresso nell’Extreme E

La 24enne infatti non solo sta raccogliendo soddisfazioni in patria, come la conquista della Coppa ACI Sport Femminile e il Trofeo Pucci Grossi per il miglior Under 25 nel Campionato Italiano Rally Terra 2021, titoli ottenuti al Liburna Terra dello scorso fine settimana. Aggiungiamo inoltre il fatto che nel 2017 si laureò campionessa femminile nell’ERC europeo, e che nel suo curriculum compaiono tre esperienze nel WRC2, in particolare due partecipazioni al Rally di Svezia su vetture R5 nel 2018 e nel 2019: e come se non bastasse, di recente Tamara Molinaro è entrata nella famiglia dell’Extreme E prima come pilota di riserva (ruolo molto più attivo di quanto questa definizione possa lasciar trasparire) al posto nientemeno che di Jutta Kleinschmidt, già vincitrice della Dakar 2001, per poi essere invitata dal team attuale leader della classifica Rosberg X Racing per i primi rookie test della serie con protagonisti gli eSuv elettrici.

Insomma, la comasca sta vivendo un momento d’oro, perciò perché non pensare di spostare ancora un po’ più in alto l’asticella delle ambizioni? Certo, tra il dire ed il fare nel mondo dei rally c’è di mezzo la liquidità degli sponsor e di chi può supportare il proseguimento della propria carriera: avere le potenzialità od ottenere risultati nelle gare non comporta necessariamente la sicurezza di poter andare avanti in questo mondo. Abbiamo visto casi di piloti dal curriculum eccellente e pure campioni faticare nel trovare i fondi per proseguire, cosa che di solito avviene in una certa frequenza in un campionato europeo come l’ERC (che non gode di così tanta presa mediatica, nonostante tutto): stesso dicasi nelle nostre competizioni nazionali, con la stessa Molinaro che quest’anno ha rischiato di rinunciare alla corsa per il titolo nel CIRT a causa del forfait improvviso di uno sponsor. Fortunatamente per lei, la stagione ha poi preso una piega diversa.

“Il mio obiettivo è il WRC”

Fatta questa premessa, la giovane pilota ha confessato ai microfoni di WRC.com le sue ambizioni per l’immediato futuro, e che coinvolgono il Mondiale Rally: «Il WRC è sempre ciò a cui punto: è bello gareggiare in casa, ma il WRC ha la sua importanza. So che devo trovare molti fondi per fare il passo in avanti, ma è quello su cui sto lavorando in questo momento. La mia famiglia gestisce l’auto [la Citroen C3 Rally2; il padre Giorgio è titolare del team di riferimento, G-Car Sport, ndr] e siamo una famiglia normale, quindi sappiamo che dobbiamo coinvolgere altri partner. L’obiettivo del WRC è chiaramente ciò a cui ambisco». Non è facile imbastire un programma nel Mondiale, ma riuscire a disputare qualche gara nel 2022 con una vettura Rally2 sarebbe già un ottimo punto di partenza.

Molinaro su Breen: “È una fortuna averlo al mio fianco”

La Molinaro può anche contare sul sostegno da parte di Craig Breen, suo compagno rallista e fresco di approdo in M-Sport, team con il quale correrà nel WRC a bordo della Ford Puma Rally1. «Per me, questa è la cosa più fortunata del mondo. Non abbiamo la possibilità di fare molti test, ma ogni volta che lo facciamo, è fantastico avere Craig nell’abitacolo ad aiutarmi. Mi dà tanto supporto. Non smetto mai di fargli domande, voglio assimilare quante più informazioni possibili da lui». L’irlandese ha molta esperienza a livello mondiale, correndo anche con delle World Rally Car, ed inoltre di recente i due hanno condiviso la Ford Escort Cosworth al Rallylegend. «Quando guido insieme a lui, sono come una spugna che assorbe tutto. Mentre leggo le note, cerco di guardare come guida l’auto e cosa fa. Quando siamo fuori dalla vettura, è così bello stargli vicino ed ascoltare cosa dice agli ingegneri e ai tecnici. E vederlo vincere nel WRC mi fa venire voglia di arrivare anche io ad un traguardo del genere».

Crediti Immagine di Copertina: Sam Bagnall / Extreme E

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