Porsche celebra ancora i 70 anni con un’altra livrea storica: torna la 911 GT1 98
Il ritorno della vettura che vinse Le Mans nel 1998
Continuano le celebrazioni dei 70 anni di Porsche, anniversario che cade quest’anno e che è stato omaggiato con iniziative che hanno riguardato anche le livree delle supercar scese nelle piste, nel corso delle varie competizioni intorno al globo dove è presente la casa di Zuffenhausen.
È il turno della rievocazione della 911 GT1, nel modello del 1998 che vinse quell’anno la 24 Ore di Le Mans, la cui livrea riapparirà sulle attuali Porsche 911 RSR impegnate nella Petit Le Mans di Atlanta di questo weekend.
La storia e le caratteristiche della Porsche 911 GT1
La prova chiuderà la stagione 2018 della WeatherTech SportsCar Championship, il torneo statunitense organizzato dall’IMSA dove corrono prototipi e GT. In occasione della finale di scena nello Stato della Georgia, sul circuito del Road Atlanta, i due equipaggi formati da Patrick Pilet, Nick Tandy e Fred Makowiecki da una parte ed Earl Bamber, Laurens Vanthoor e Mathieu Jaminet dall’altra saliranno a bordo delle 911 RSR con l’eccentrica livrea che ripercorre una storia cominciata nel 1995, quando Porsche fece esordire la vettura concepita per la 24 Ore di Le Mans dell’anno successivo.
Il modello nacque per arginare una concorrenza agguerrita che mise in difficoltà le 993 GT2: urgeva quindi correre ai ripari con vetture al passo con i tempi e più performanti. La 911 GT1 si presentò quindi più leggera rispetto agli altri modelli precedenti grazie alla scocca in kevlar, ma le cui dimensioni erano molto allungate per valorizzare l’aerodinamica (quasi cinque metri di lunghezza per due di larghezza, e poco più di un metro di altezza). Il motore di questo fuso (abbastanza simile a quello della precedente 961) seguiva la tendenza dell’epoca che nelle GT li voleva posteriori centrali anziché a sbalzo, e arrivò a sviluppare una potenza di 600 CV a 7.200 giri, grazie al 6 cilindri boxer da 3,2 litri turbocompresso con il raffreddamento ad acqua, depotenziato nella versione Straßenversion, cioè per la strada (uno di quei casi in cui nasce prima la vettura da corsa e poi quella per uso “civile”, tra l’altro in pochissimi esemplari).
L’esordio alla Le Mans del 1996 pagò un po’ la natura acerba della 911 GT1, ma una delle auto schierate – la 002 – arrivò sino al secondo posto di classe. Nel 1997 invece la vettura deluse, di conseguenza il progetto fu revisionato per renderla più “cattiva”: nacque così la GT1 Evo 98 capace delle prestazioni che abbiamo precedentemente elencato e con una serie di migliorie nella aerodinamica. Grazie a questo aggiornamento la 911 GT1 festeggiò al meglio il cinquantenario di Porsche, vincendo nel 1998 la 24 Ore sul circuito della Sarthe. L’anno successivo sparì la classe GT1 dall’endurance, determinando un eclissamento della vettura.
La caratteristica livrea della GT1 98 presentava dei motivi stilizzati che risaltano i profili aerodinamici della vettura, oltre a due fari colorati con una campitura in due colori, rosso e giallo. La prima variante la vedremo sul modello che guiderà l’equipaggio Pilet-Tandy-Makowiecki alla Petit Le Mans del prossimo 13 ottobre: un trio che cercherà il bis dove la vittoria di classe alla 12 Ore di Sebring di quest’anno, oltre alla conquista della North American Endurance Cup. L’altra variante invece riguarderà la Porsche di Bamber-Vanthoor-Jaminet.
L’iniziativa prosegue il filo celebrativo che sta annodando la casa di Zuffenhausen quest’anno, in cui abbiamo visto gli omaggi alle livree storiche Rothmans e Pink Pig sfoggiate all’ultima 24 Ore di Le Mans e il reebot della 935 Moby Dick.
Crediti Immagine di Copertina: (c) Porsche
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