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IMSA | LMDh, i team privati chiedono il rinvio della nuova classe al 2023

#85 JDC-Miller Motorsports Cadillac DPi, DPi: Matheus Leist, Chris Miller, Tristan Vautier, Juan Piedrahita

Molte squadre private dell’IMSA WeatherTech SportsCar Championship sono favorevoli a rinviare al 2023 il debutto delle nuove LMDh. La causa è dovuta alla forte crisi economica conseguente alla pandemia di Coronavirus e alle incertezze sul futuro a breve termine dei costruttori.

LMDh, possibile rinvio al 2023?

La nuova piattaforma delle LMDh dovrebbe debuttare nel 2022, dopo aver trovato un punto d’incontro con il FIA World Endurance Championship che porterà quindi prima in pista le proprie Hypercar. John Doonan, presidente dell’IMSA, ha ammesso che sarà il mercato a dettare questo rinvio, mentre John Church, co-proprietario del JDC-Miller Motorsports, ritiene che posticipare l’introduzione della nuova classe di un anno sarebbe una cosa ragionevole da fare. «Sarei favorevole» ha detto Church a Sportscar365. «Sono preoccupato di non aver visto ancora il peggio quest’anno. Penso che ci saranno dei postumi molto grossi nel 2020 in poi. Penso che la cosa sensata in questo momento sarebbe quella di rinviare tutto di un anno, ma è una cosa che dipende dal mercato. Se ci sono costruttori in prima linea con molti soldi da spendere e tutti disposti a farlo, allora corriamo sicuramente».

I dubbi dei team privati

Da quanto è noto, ci sono una dozzina di costruttori in trattativa con IMSA e ACO per la classe LMDh, che ricordiamo permetterà di competere per le vittorie assolute della 24 Ore di Le Mans, della 24 Ore di Daytona, della 12 Ore di Sebring e della Petit Le Mans. Tuttavia, come sottolinea il proprietario di DragonSpeed Elton Julian, questo stop di tre mesi ha impattato molto sul futuro delle squadre e sugli sviluppi delle auto. «Ho pressato anche l’IndyCar, e la Formula 1 ha posticipato i nuovi regolamenti».

Copyright foto: Richard Dole / LAT Images

Luca Basso:
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