Non sembra essere a rischio il doppio appuntamenti della Formula E a Diriyah, in programma dal 26 al 27 febbraio prossimi. L’Arabia Saudita ha chiuso la frontiera con 20 paesi, tra cui Regno Unito, Francia e Germania, ma gli organizzatori dell’ePrix assicurano: «Le gare si svolgeranno».
Chiuse le frontiere per 20 paesi
Già a inizio anno, dall’Arabia Saudita era arrivata la conferma del doppio round della Formula E, dopo che il campionato elettrico era stato costretto a spostare l’ePrix di Santiago del Cile. Ora arriva una seconda conferma, nonostante appunto il paese abbia vietato l’ingresso a coloro che arrivano da una lista di 20 paesi, dopo l’intervento del Ministro degli Interni: i casi positivi sono 300 al giorno, con un minimo registrato lo scorso 3 gennaio a 82 casi. La maggior parte del personale dei team e della Formula E provengono proprio da questi 20 paesi, soprattutto dal Regno Unito che è stato inserito al primo posto dopo la scoperta della nuova variante di COVID-19 dello scorso dicembre.
“Le gare sono in programma, a lavoro con le autorità locali”
Carlo Boutagy, promoter dell’ePrix di Diriyah, ha voluto assicurare tutti attraverso Motorsport.com: «La gara è sempre stata in programma per il 26-27 febbraio fin dal primo calendario. Non abbiamo pensato o discusso di posticipare o annullare la corsa. Non è nemmeno nei nostri pensieri in questo momento, le gare si svolgeranno. Stiamo lavorando a stretto contatto con le autorità locali, con il Regno, il Ministero della Salute e il Ministero dello Sport, per assicurarci che siano messe in piedi tutte le corrette misure di sicurezza».
Copyright foto: per gentile concessione della Formula E