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Formula E | Frijns e Cassidy: con Virgin occhi puntati su Roma [INTERVISTA DOPPIA]

Una pole pole position, un podio e – rispettavemente – il 3° posto nella classifica piloti e team: Envision Virgin Racing si presenta così al prossimo ePrix di Roma, secondo doppio appuntamento della stagione 2020-21 di Formula E. In occasione della trasferta in Italia, abbiamo avuto modo di fare quattro chiacchere in videochiamata con Robin Frijns e Nick Cassidy: ecco quello che ci hanno detto.

Robin, in Arabia Saudita hai segnato la pole position e lottato per la vittoria prima della sospensione anticipata della corsa. Cosa reputi di positivo e di negativo del weekend? Hai qualche rammarico per la vittoria?

Robin Frijns: In generale è stato un buon weekend, siamo arrivati vicini al successo. Ho segnato la pole position e la gara in sé è andata bene, io e Sam [Bird, ndr] ci siamo scambiati diverse volte le posizioni. Potevo battere Sam in pista prima dell’arrivo della bandiera rossa, eravamo più preoccupati e concentrati sui piloti di DS Techeetah che erano molto vicini. Probabilmente senza bandiera rossa avrei terminato dietro sia a Sam che alle due monoposto di DS Techeetah.

Nick, l’ePrix di Arabia Saudita è stato il tuo debutto in Formula E. Rispetto alla tua esperienza in Giappone con la Super Formula – ricordiamo che hai vinto il titolo 2019 – quali differenze hai trovato, a partire dalle auto e dalle piste?

Nick Cassidy: Ovviamente è completamente differente, molti dei piloti sulla griglia venivano da auto e monoposto diverse prima di correre nelle piste cittadine della Formula E, tutti hanno avuto una simile transizione prima. Posso imparare quanto il più possibile, è vero ci sono stati momenti difficili ma la trasferta in Arabia Saudita è andata abbastanza bene, ho preso un po’ di confidenza in vista del campionato. E per è stato bello vedere Robin in pole e lottare per la vittoria perché, in vista del team e del campionato, è una gran cosa; un secondo punto è che avere un compagno di squadra come lui in prima fila… [e ridono entrambi ndr] È un punto di riferimento per me, porta molti benefici.

Proprio in merito a questo, come vi trovate come compagni di squadra? Siete competitivi l’uno con l’altro o avete occasione di darvi una mano?

Robin: Siamo entrambi competitivi, Ovvio che vuoi battere l’altro, ma siamo trasparenti con tutti il più possibile. Ci aiutiamo l’uno con l’altro il più possibile, anche perché hai alti e bassi – specialmente in Formula E con l’attuale format di qualificazione – e, alla fine, abbiamo avuto una buona giornata. Spero di vedere Nick sul podio il più presto possibile, guidiamo per lo stesso team e abbiamo le stesse auto, c’è una bella atmosfera e si lavora davvero bene.

Nick: va bene per ora, siamo due persone molto tranquille. In questo momento penso che ho molto da più io da imparare da Robin che lui dal sottoscritto, in futuro dovrò spingere di più e penso che possiamo lavorare bene assieme.

Rispetto ai test dello scorso dicembre a Valencia – per te Robin, rispetto allo scorso anno – in quale parte della monoposto avete visto netti miglioramenti? Chi, secondo voi tra piloti e team, è un rivale da tenere d’occhio?

Nick: Tutti hanno migliorato quanto possibile. Essendo noi un team clienti non abbiamo molta possibilità di provare e per noi queste giornate sono molto importanti. Tuttavia, son difficile da utilizzare perché la pista [Valencia, un permanente ndr] è diverso da un tipico tracciato della Formula E. Allo stesso momento, le performance tra il primo e l’ultimo giorno hanno mostrato quando competitiva è la crescita e puoi passare dalle retrovie alle prime file. Mi aspetto che questa stagione saremo tutti molto vicini, sicuramente Mercedes e DS Techeetah saranno il punto di riferimento.

Robin: Mercedes ha fatto un grande passo in avanti rispetto allo scorso anno, sono stati molto veloci a Valencia e, ovviamente, hanno vinto. Non sorprende DS Techeetah sia più veloce del solito, al venerdì si trovavano nel Gruppo 1 e hanno avuto una giornata difficile, ma Antonio e Jean-Eric [da Costa e Vergne, ndr] sono stati bravi a recuperare a ridosso dei punti. In Gara 2 era chiaramente visibile che erano nelle prime posizioni. Come ha detto Nick, Mercedes e DS Techeetah sono i team da battere ma se siamo in giornata abbiamo l’occasione per farlo.

Nick, per te è la prima volta a Roma: un circuito veloce e ricco di saliscendi, con alcuni punti molto stretti. Cosa ti aspetti da questa corsa?

Nick: Sarà sicuramente una sfida, un tipo differente di circuito cittadino. La mia esperienza in Formula E è stata veramente breve, Valencia e Riyadh sono veloci e fluidi. Penso che per me la chiave sarà imparare velocemente la pista e, se ci riuscirò, potrò avere un buon weekend.

Robin, nel 2019 hai ottenuto un 4° posto a Roma, ma il circuito ora è nettamente cambiato. Quali modifiche ti hanno incuriosito di più? Cambierà la strategia di gestione della gara?

Robin: Quest’anno, con il cambio del layout, c’è qualche differenza. Abbiamo simulato la corsa e ora abbiamo una visione abbastanza chiara su cosa faremo dal vivo. Penso che, come abbiamo visto due anni, non sia così facile sorpassare. Abbiamo più potenza rispetto a due anni fa e possiamo andare più veloci e spero che possa darci più possibilità, ma alla fine mi sono sempre divertito. Queste piste più lunghe sono decisamente piacevoli da guidare. Con i saliscendi, il fondo sembra essere un po’ irregolare, sarà sicuramente una sfida ma vedremo dove siamo. La strategia si adatta alle circostanze, penso che il team sia stato sempre abbastanza bravo da quando sono qui. Cosa più importante è di qualificarci in una posizione in cui possiamo lottare per i punti.

Recentemente hanno annunciato un doppio appuntamento per Roma e per Valencia. Cosa cambia per voi, anche nell’allenamento?

Robin: l’unico cambiamento è il volo di ritorno, uno di ritardo! [e ride, ndr]. Per me, penso che sia più facile andare su una pista che ti piace, Roma mi è piaciuta nella stagione 5 e non vedo l’ora del doppio appuntamento. Se guardi indietro allo scorso anno, abbiamo avuto quelle sei gare di Berlino e non mi sono mai divertito così tanto. Non puoi davvero fare sei gare ma due non cambiano nulla in modo massiccio, è solo un giorno in più. Ti adatti solamente alla circostanza del momento.

Nick: Personalmente, in quanto esordiente, penso che sia una cosa positiva. Con due gare in un weekend puoi provare quello che hai imparato il giorno prima: ciò è molto importante. I cambiamenti non dipendono da noi, cambia il calendario e noi corriamo dove la Formula E ma non ho una mia opinione.

Negli ultimi anni si è parlato spesso del format delle qualifiche. A mio parere, avere quattro gruppi con tempi nettamente diversi è svantaggioso per i primi che scendono in pista e sarebbe da rivedere chi accede alla Super Pole. Voi cosa ne pensate dell’attuale format?

Nick: Penso che il format sia ottimo [e ride, ndr]. Seriamente, se sono nel Gruppo 1 non può piacermi il format, è naturale e posso comprendere i piloti. Allo stesso modo, penso dal punto di vista dei tifosi. È una bella sfida e penso che si distinguiamo da altre serie perché è molto difficile prevedere chi sarà in pole position e questo rende il tutto eccitante.

E tu Robin, che hai preso la pole in Arabia Saudita?

Robin: Sì, esatto. Io ero nel Gruppo 3, ma è ovvio che, come hai detto, nel Gruppo 1 sei svantaggio rispetto al Gruppo 4 ma dipende da pista a pista. Nella seconda o terza stagione, dopo il Gruppo 1, aveva iniziato a piovere e il resto dei piloti non ha avuto la possibilità di partire davanti.

Robin e Nick, riguardo alle Gen3 che prestazioni differenti vi aspettate rispetto a una Gen2? Envision Virgin vi ha già svelato se continuerà nei prossimi anni?

Nick: Non ho visto i regolamenti, ma ho sentito le discussioni delle persone. Sembrano essere abbastanza sorprendenti, è un grosso passo in avanti per la tecnologia. Quella attuale delle Gen2 è impressionante, ma la velocità che raggiungeranno le Gen3 sembra fantastica. Spero che siano possibili i sorpassi, stare molto vicini – perché sappiamo che se più vai veloce, più è difficile stare molto vicini – perché sappiamo che se più vai veloce, più è difficile.

Copyright foto: Envision Virgin Racing

Luca Basso:
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