ERC | La partenza del campionato tarda ancora: rinviato anche il Rally Liepaja
La gara Lettonia prevista a fine maggio
Era inevitabile nonché nell’ordine delle cose un ulteriore rinvio per il FIA ERC, il campionato europeo rally che ha già subito due posticipazioni. Adesso è ufficiale: anche il Rally Liepāja è spostato a data da destinarsi.
ERC 2020, si ripartirà a giugno con il Rally di Polonia?
L’evento in Lettonia rappresenta il terzo appuntamento del calendario 2020 secondo l’ordine originario; poi è diventato il primo con il rinvio in coda alla stagione del round di apertura nelle Azzorre e successivamente di quello nelle Isole Canarie. Il nuovo calendario, che sarebbe ripartito quindi il weekend del 29-31 maggio con il Liepāja, dovrà essere nuovamente rimaneggiato dal coordinamento dell’ERC ed in accordo con i vari organizzatori. Un bel problema perché se è vero che i primi due appuntamenti sono riusciti a trovare una sistemazione fortuita (rispettivamente a settembre e a dicembre), con l’inevitabile allungamento della stagione, adesso bisognerà cercare di incastrare anche il round lettone visto che dall’ERC filtra sempre la volontà di mantenere otto appuntamenti come inizialmente previsto. Ammesso e concesso che il campionato europeo rally possa ora partire dal Rally di Polonia in programma dal 26 al 28 giugno, evento successivo al Liepāja. Un altro rinvio renderebbe ancora più complicata una situazione che a lungo andare potrebbe contemplare qualche sacrificio nel calendario.
Si cerca di mantenere il Rally Liepaja nel calendario 2020
«Il nostro obiettivo è sempre stato quello di organizzare l’evento più sicuro possibile – ha commentato il direttore del Rally Liepaja Raimonds Strokss – Deve essere sicuro per i concorrenti, nonché per gli spettatori e gli organizzatori. Alcuni mesi fa, sembrava che la situazione globale si sarebbe calmata entro la fine di maggio, ma ora le cose sono diverse. Non possiamo concentrarci solo sulla situazione in Lettonia, ma nell’Europa nel suo insieme. Se avessimo organizzato una gara a maggio, non saremmo stati sicuri che tutti sarebbero potuti uscire di casa. Vogliamo garantire una gara giusta per tutti». Il problema infatti non sono tanto i contagi interni (al momento nel Paese baltico risultano 657 casi confermati per il COVID-19), quanto quelli importati da un resto d’Europa con alcuni Stati ancora in difficoltà con il virus.
«Verrà fatto ogni sforzo per mantenere un calendario di otto gare, con la famiglia dell’ERC che intanto si stringe attorno a tutti i colpiti da malattia e lutti dovuti al COVID-19. Molti lavoratori hanno perso la vita e il loro posto, le persone stanno affrontando un periodo molto duro ed è di vitale importanza restare a casa e al sicuro», si legge nel comunicato ufficiale diramato dall’ERC.
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