Il primo amore non si scorda mai. In pochi lo sanno, ma Alfonso de Orleans-Borbone si è avvicinato al Motorsport nelle vesti di pilota in quella che è una delle gare più famose del mondo, la 24h di Le Mans, a cui prese parte nel 1994 e nel 1995 in classe GT2. Discendente da una delle famiglie più potenti d’Europa degli ultimi 500 anni, Alfonso ha poi fondato la Racing Engineering, squadra cha ha debuttato con una Porsche 911 GT3 alla 24h di Le Mans nel 2000, ripresentandosi poi l’anno successivo con la medesima vettura iscritta sempre alla classe GT2.
Dopo una parentesi nel mondo delle formule, in cui la scuderia Andalusa ha conquistato titoli in Formula 3, World Series by Nissan e GP2, quest’anno il Duca di Galliera, fresco cinquantenne, ha deciso di tornare in endurance, iscrivendo una Oreca 07 LMP2 al campionato europeo endurance (ELMS) e alla 24h di Le Mans che verrà disputata in giugno. E quale modo migliore per tornare nelle ruote coperte se non con una bella vittoria nella 4h di Le Castellet, prima prova del campionato 2018. A conquistare il successo sulla vettura #24 sono stati Oliver Pla, grande specialista delle maratone e pilota ufficiale Ford nel WEC; Norman Nato, già visto con Racing Engineering in Gp2 nel 2016, e Paul Petit, figlio d’arte al secondo anno di corse in LMP2.
Il trio francese ha preceduto sul traguardo altri due equipaggi completamente transalpini, quello del team TDS che vedeva al via Vaxiviere, Duval e Perrodo, e quello del Team Duqueine di Ragues, Jamin e Panciatici, entrambi su Oreca 07. La stessa vettura aveva conquistato la pole position nelle mani di Paul Loup Chatin, al rientro nelle competizioni dopo un anno sabbatico.
Grandi difficoltà per il team Cetillar Villorba Corse, che l’anno scorso, al debutto in classe LMP2, ci aveva abituato a risultati di rilievo. Le buone notizie per i nostri colori sono però arrivate dalle categorie minori. In LMP3, alle spalle dei vincitori Farano, Van Uitert e Garofall su Ligier JS P3 del team RLR, ha terminato la Norma M30 del team di Yvan Muller. Questa vettura, a Saint-Pé-de-Bigorre in Francia, è stata progettata interamente dalla Tatuus di Concorezzo, a due passi da Monza, azienda leader nel mondo delle formule minori. In terza piazza ha concluso la Ligier dell’Eurointernational guidata da Giorgio Mondini e Kay Van Berlo.
Finale al cardiopalma in classe GTE, dove Miguel Molina e Matteo Cairoli hanno battagliato fino all’ultimo giro di gara per la vittoria. Purtroppo per l’equipaggio tutto tricolore composto da Cairoli e padre e figlio Gianluca e Giorgio Roda, la vittoria è andata nelle mani della Ferrari del Team JMW. Ottimo debutto invece per il team Ebimotors, terzo di classe con Babini, Pera e Narac.