Donne pilota in pista per il primo programma di valutazione della FIA

Quindici le pilotesse selezionate

Le commissioni FIA sulle Donne nel Motorsport e quella dei Piloti hanno organizzato una due giorni di prove e valutazioni in pista dei migliori talenti femminili nel mondo delle competizioni motoristiche internazionali
Donne pilota in pista per il primo programma di valutazione della FIA

Si incrina sempre di più il tetto di cristallo che rappresenta l’ultima barriera per le donne affinché possano accedere ai piani alti delle competizioni sportive. Negli ultimi tempi la FIA ha deciso di investire sempre di più sulle pilotesse (si passi la declinazione al femminile alquanto cacofonica) istituendo un organo preposto in seno alla Federazione, la Commissione FIA per le Donne nel Motorsport, presieduta dall’asso del rally mondiale Michèle Mouton. Quest’ultima, in collaborazione con la Commissione Piloti (a sua volta con a capo Tom Kristensen), ha organizzato lo scorso fine agosto una due giorni di valutazione per le driver più rappresentative del panorama sportivo internazionale, esaminate in pista sul circuito spagnolo di Navarra per fare il punto sulle loro abilità e sul loro talento.

Il programma di valutazione sul circuito di Navarra

Quindici le pilotesse selezionate appartenenti a tredici diverse nazionalità e che provengono da varie categorie e vari campionati sparsi per il mondo, studiate in pista per avere un’idea chiara, da parte della Federazione e degli esaminatori, sullo stato dell’arte della partecipazione femminile alle corse di alto livello: ognuna di essa aveva a disposizione lo stesso tempo delle altre per girare sul circuito, sia con le monoposto della Formula Renault 2.0 che con la Porsche Cayman GT4. Le loro performance sono state poi rapportate dallo staff tecnico ed ingegneristico della Federazione che ha messo al confronto i loro risultati con quelli di due piloti professionisti, valutando parametri come la velocità, il feedback sugli aspetti più tecnici delle vetture o gli effetti nel cambiamento dei set-up. Tra le varie ragazze partecipanti abbiamo avuto le rappresentanti di genere più note nel mondo del motorsport, come la spagnola Carmen Jordá, già tester in F1 con la Renault ed attualmente in GP3 (nonché recentemente protagonista con Jenson Button di un battibecco – ahimè, sempre lì si va a finire – nato da uno scivolone dell’iberica sulla semplicità per una donna nel guidare una vettura di Formula E), la svedese Mikaela Åhlin-Kottulinsky, impegnata nel campionato nazionale touring del suo Paese, Tatiana Calderón, altra test driver in F1 ed anch’essa nella GP3 e Amna Al Qubaisi, unica ragazza nel campionato italiano della F4 nonché prima araba impegnata nelle competizioni motoristiche.
Primo passo di un programma di valutazione che si estenderà nel tempo, il Women Drivers Assessment Programme servirà anche «a porci nel futuro in una posizione negoziale molto forte con i team e i costruttori», spiega Michèle Mouton, che prosegue: «la cosa interessante […] è stata vedere un gruppo di donne ad un livello così alto. Questa valutazione è importante per vari motivi e i risultati positivi che abbiamo ricavato sono stati salutati con molto ottimismo dalla Commissione che presiedo. Spero che possiamo coinvolgere anche i piloti per far sì che contribuiscano alla nostra causa, vestendo con orgoglio il nostro logo e mettendo in luce i nostri valori e la nostra missione».

Tom Kristensen, mattatore nella sua carriera a Le Mans con nove vittorie, ha fatto eco alla collega per quanto riguarda le capacità messe in luce dalle pilotesse: «Abbiamo un fiorente gruppo di donne capaci e talentuose, attualmente impegnate in corse di livello e pronte per spiccare un ulteriore salto di qualità verso categorie superiori», spiega il presidente della FIA Drivers’ Commission, già Ambasciatore per il programma Girls on Track Karting Challenge, specificando come questo sia il primo passo di una collaborazione con la Commissione presieduta dalla Mouton per far sì che le donne possano progredire nel loro cammino nel motorsport, e fare in modo che anche le ragazze più giovani possano considerare seriamente l’opportunità di una carriera nelle corse. Sperando che ci sia sempre più integrazione per le donne in pista, e non confinate in riserve indiane o ghetti legati al genere.

Le pilotesse selezionate dal Programma di Valutazione FIA

Amna Al Qubaisi (EAU) – FIA Italian F4 Championship

Beitske Visser (OLA) – GT4 European Series

Carmen Jordá (SPA) – Già test driver, Renault Sport F1 Team

Christina Nielsen (DAN) – 24 Ore Le Mans P6 GTE AM / IMSA – Porsche Motorsport North America 2018

Gosia Rdest (POL) – GT4 European Series

Jamie Chadwick (GBR) – British Formula 3 Championship

Laura Kraihamer (AUT) – GT4 European Series / VLN1 e VLN2 + 24 Ore del Nürburgring

Lilou Wadoux (FRA) – Peugeot Sport / 208 Racing Cup

Marta García (SPA) – Kart

Michelle Gatting (DAN) – DST Danish Super Tourisme / Euro Nascar Series

Mikaela Åhlin-Kottulinsky (SVE) – STCC Svezia

Natalie Decker (USA) – ARCA Racing Series

Rahel Frey (CHE) – ADAC GT

Sophia Flörsch (SVI) – FIA Formula 3 European Championship

Tatiana Calderón (COL) – GP3 Series

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